Vi presentiamo di seguito un progetto di riscaldamento alternativo, realizzato in Friuli. In questa villetta di 160 metri quadri, acqua calda sanitaria e riscaldamento sono ottenuti utilizzando soltanto energie rinnovabili. In salotto un’idrustufa modello Duo di MCZ scalda l’intera casa integrandosi con l’impianto esistente. Nella zona giorno si mantengono 23°C costanti, salvo quando l’intera famiglia è fuori casa, mentre nella zona notte si è scelta una temperatura di circa 20°C. Anche l’acqua calda per bagni e cucina è prodotta dalla stufa, che è stata integrata con uno scambiatore termico. Un puffer, installato al piano interrato nella zona caldaia, immagazzina l’acqua calda prodotta in eccesso e la rilascia a richiesta nei termosifoni o nell’impianto sanitario. Duo è una stufa idro particolare, perché oltre a riscaldare l’acqua dei termosifoni, può anche soffiare aria calda per ventilazione forzata nella stanza in cui è installata (tecnologia Hydro-Air). Si tratta di una fonte di riscaldamento supplementare, che va ad aggiungersi al riscaldamento già dato per irraggiamento dalla stufa stessa ed è completamente gestibile dall’utente. La famiglia di questo progetto, ad esempio, ne fa uso nelle giornate più fredde, oppure quando vuole scaldare più velocemente la stanza. In foto termostufa a pellet Duo di MCZ, 24 kW di potenza per 92,5% di rendimento.
In questo progetto di riscaldamento alternativo la scelta è assolutamente ecologica. Bruciare pellet infatti è a impatto zero sull’anidride carbonica in atmosfera. La combustione del pellet, inoltre, è dieci volte più pulita di quella della legna, perché le emissioni, soprattutto con i prodotti moderni come il modello Duo scelto per questo progetto, sono ridotte al minimo. Una piccola caldaia a gas è stata installata per le emergenze, ma non viene messa in funzione praticamente mai, né d’inverno né d’estate.
Nel progetto di riscaldamento alternativo che vi presentiamo, all’impianto a pellet è stato associato anche un impianto solare, sia termico che fotovoltaico. D’inverno, i pannelli solari termici danno una mano alla stufa idro per riscaldare l’acqua. Nelle giornate fredde ma soleggiate, grazie all’energia gratuita del sole l’acqua arriva nel puffer arriva già a 40°. Questo permette di far funzionare di meno la stufa e quindi di risparmiare combustibile. Accanto al solare termico, c’è l'impianto fotovoltaico che funziona d'estate e permette la completa autonomia, anche per i consumi elettrici. La famiglia è diventata quindi completamente autonoma dai combustibili fossili, inquinanti e sempre più cari.
La famiglia che ha scelto questo progetto di riscaldamento alternativo consuma circa un sacco e mezzo al giorno (20-25 kg) di pellet. Acquistandolo ad inizio stagione, a prezzi ridotti, hanno speso circa 700 euro, cifra che è andata a coprire l’intera stagione fredda. L'investimento fatto verso le rinnovabili è stato importante, ma con il consistente risparmio sulle bollette andrà ad ammortizzarsi in breve tempo.