Separè, flessibilità e design al servizio della privacy

- 07 giugno 2016

Separè da interni

Il termine separè mantiene un legame con l'immaginario del passato. Evoca atmosfere ovattate, stampe cinesi e piume di struzzo. Le nostre trisavole proteggevano l'intimità dei rituali mattutini, collocando dietro uno schermo di stoffa il lavabo con lo specchio e la brocca per l'acqua, ovvero utilizzavano il separè per cambiarsi d'abito in presenza di altre persone. Ancora oggi, in molti ambulatori e studi medici, i pazienti si preparano alle visite dietro un divisorio pieghevole, che non ha l'appeal dei complementi inizio '900, ma conserva la medesima funzione. Grazie ai paraventi sistemati fra un letto e l'altro, anche le persone ricoverate in ospedale riescono a ricreare un contatto privato con familiari e amici in visita. La magia dei separè sta proprio nel “mondo a parte” che riescono a ritagliare, rispetto all'ambiente circostante – non importa se si tratti di un edificio pubblico, del soggiorno di casa o di qualsiasi altro luogo. Nella dimensione raccolta dietro la superficie di separazione, realizzata con materiali che spaziano dal legno alla carta, dal vimini al metallo, dalla plastica alla tradizionale stoffa, si possono organizzare vere e proprie stanze, con arredi e attrezzature distinte da quelle poste al di là della divisione; oppure, angoli in cui dedicarsi ai propri hobby o schiacciare un pisolino. Per esempio, potremmo decidere di dedicare alla lettura una zona della nostra camera da letto. Quali possibilità ci offre il design in una situazione che richiede semplicità di utilizzo ma offre infinite opzioni creative? Una risposta “forte e chiara” arriva da Softwall, il divisorio prodotto da B&B Italia con struttura in trafilati d'acciaio verniciato e riempimento in polistirolo espanso su lamiera l'acciaio: il complemento, rivestito di feltro e assemblato in modo da comprendere una serie di fessure e scanalature, integra il principio base di divisorio con supporti che lo trasformano in contenitore di piccoli oggetti e portariviste. In foto: divisorio Softwall © B&B Italia.

Separè e paravento

Nell'idea della struttura leggera dietro la quale proteggersi da sguardi indesiderati rientra anche il paravento, che – in senso stretto - protegge dagli agenti atmosferici, ma nel tempo è diventato sinonimo di separè, arricchendo di molti riferimenti esotici l'immaginario a esso collegato. Il graticcio all'aperto costruito per creare ombra e riparo all'interno di giardini e cortili, richiama alla mente l'architettura del sud-est asiatico, con gli inserti di bambù e carta colorata, o le cortine di tendaggi sistemate per isolare dalla calura e dagli estranei le abitazioni mediorientali. Questa impronta rimane, sia nell'outdoor – con i sostegni per rampicanti e i pannelli a cui addossare sgabelli e fioriere, sia nell'arredamento degli interni, e si perpetua attraverso i materiali: teli, canne, paglia continuano a essere scelti, anche solo come riferimento estetico. Spesso infatti altri materiali, molto più “tecnologici”, vengono adoperati nella produzione degli elementi del separè, ma con un aspetto che, in forma più o meno stilizzata, riproduce i componenti tradizionali. A metà fra razionalismo essenziale e calore dell'Africa, Black 199 della linea Complementi (Collezione Black) di Gervasoni fissa una sintesi di forma e funzione: la cornice di sostegno è realizzata in noce canaletto (tinta ebano) e mantiene sospeso un leggero paravento definito da sottili listelli in black bamboo. Su presupposti analoghi, ma con una sintassi che attinge a un lessico in cui i riferimenti sono radicalmente concettualizzati, ecco Transmit di Glas Italia: due cavetti d'acciaio fissati al soffitto tengono appesa una sequenza di strisce di cristallo riflettente grigio temprato, che genera un sofisticato schermo con il quale suddividere lo spazio. In foto: paravento Black 199, collezione Black/Complementi © Gervasoni

Come realizzare un separè

Ricondurre il separè a un concetto assoluto apre alla possibilità di realizzarlo tramite uno o più arredi che hanno una funzione principale diversa: concentrando l'attenzione sullo spazio delimitato piuttosto che sulla forma di divisorio scelto, si coglie la varietà di soluzioni a cui gli interior designer possono ricorrere. Da questo punto di vista, uno degli elementi più versatili è lo scaffale, soprattutto se basato su un modulo componibile che consenta di creare il giusto equilibrio tra pieni e vuoti, tra chiusura e apertura. La trasparenza opaca dei paraventi di tela o la trama delle grate di bambù vengono riprese in termini di ostacolo alla visione diretta e delimitazione dei percorsi, attraverso la composizione di un mobile che contiene, suddivide, ma lascia anche filtrare lo sguardo da una parte all'altra del separè. LagoLinea di Lago è una libreria dalla trama così leggera (solo 3 centimetri di spessore) da adattarsi alle configurazioni più originali: grazie a un sistema brevettato per l'aggancio tra fianchi e mensole, l'assemblaggio guadagna maggiore resistenza e consente di ridurre il numero di fori praticati nel muro. Lagolinea Weightless apporta l'innovazione del meccanismo di sospensione degli scaffali al soffitto, con un effetto "cortina" divisoria di grande impatto. In foto: LagoLinea Weightless © Lago

Separè in legno

Quale miglior materiale per la realizzazione di un separè se non il legno? Esso si rivela pratico, comodo, facilmente lavorabile, adatto ad essere impiegato sia per la realizzazione di paravento moderni, che di modelli più classici e tradizionali, ben si presta anche ad un utilizzo fai da te, essendo facilmente lavorabile con semplici attrezzature. Un separè in legno è perfetto sia per allestire uno spazio riparato all'interno della propria casa, che per realizzare un angolo tranquillo all'interno del proprio giardino. Un bell'esempio di paravento in legno per esterno è il modello Zen di Exteta, progettato da Ludovico e Roberta Palomba. Questo elemento è realizzato a mano utilizzando l'essenza di cedro rosso del Canada. Gli snodi sono in acciaio inox di tipo nautico, per una grande resistenza. Chi pensa di realizzare un elemento unico e originale potrebbe utilizzare delle tavole in legno o anche in mdf, da assemblare con apposite cerniere, per poi decorarle dando spazio alla fantasia, magari utilizzando vecchie fotografie o delle stampe, così da avere un oggetto originale. In foto: Zen by Exteta.

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