Sergio Leoni, il creatore italiano delle stufe in maiolica

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- 09 dicembre 2014

La ceramica artigianale italiana

La capacità di modellare e lavorare la ceramica affonda le sue radici nella tradizione artigianale italiana. A Reggio Emilia, in particolare, sede della Sergio Leoni, c’è una lunga tradizione legata alla lavorazione della ceramica, iniziata presso la corte medievale di Matilde di Canossa. Sergio Leoni si avvicina al mondo della ceramica ancora giovanissimo, negli anni Cinquanta, affascinato da un materiale duttile che si poteva modellare facilmente per ottenere gli oggetti più diversi, sia per forma che per dimensione. Inizia a creare vasi, statue e cornici per camini e queste ultime, in particolare, gli consentono di avvicinarsi al mondo del riscaldamento. Era un aspetto, quello del riscaldamento, che per tradizione non era legato alla ceramica italiana, considerata più dal punto di vista artistico che fisico e chimico, al contrario di quello che accadeva da tempo in Nord Europa e nelle zone alpine. In foto: Stufa a legna in ceramica Elizabeth di Sergio Leoni, con accumulo supplementare che consente di riscaldare per 12 ore continuative senza ulteriori cariche.

Come funzionano le stufe in ceramica

La ceramica è un materiale refrattario, che accumula calore e lo rilascia naturalmente. Nel Nord Europa c’era una lunga tradizione, in cui la maiolica veniva usata per realizzare Stube e Kachelofen tradizionali. Le stube sono costituite da una camera di combustione costruita in materiale refrattario e un rivestimento in ceramica o maiolica, che rilascia il calore lentamente per irradiazione. E’ un sistema di riscaldamento molto naturale e piacevole, che può essere paragonato all’irraggiamento solare. I clienti per i quali Sergio Leoni realizzava le cornici in ceramica per caminetti non erano soddisfatti: i focolari aperti non scaldavano abbastanza, finivano per essere più un oggetto d’arredo che un vero strumento per avere stanze calde durante l’inverno. Sergio Leoni decise quindi di disegnare per loro le prime stufe in ceramica. In foto: Stufa Maria Luigia, uno dei primi modelli disegnati da Sergio Leoni e tuttora top seller della gamma.

Le stufe stube rivisitate da Sergio Leoni

Le stufe a legna di Sergio Leoni non avevano nulla a che fare con lo stile alpino. Erano oggetti completamente diversi, mai visti prima. Le forme innovative si coniugavano con la cura maniacale del materiale, interamente lavorato e rifinito a mano, Alle fiere locali dell’Artigianato queste stufe in ceramica spopolavano, attiravano acquirenti dalle grandi città italiane e anche da Francia, Germania, Russia. Splendide come oggetti d’arredo, le stufe in maiolica di Sergio Leoni erano efficaci anche dal punto di vista del riscaldamento e offrivano una validissima alternativa per coloro i quali si dichiaravano insoddisfatti dai camini aperti. In foto: La Marlene di Sergio Leoni è una famiglia di stufe, sia a pellet che a legna, che esistono in dimensioni diverse, anche bifacciali e con forno.

La Sergio Leoni oggi

Creata negli anni Sessanta, dopo i primi esperimenti amatoriali del suo fondatore, la Sergio Leoni oggi ha sede a San Polo d’Enza (RE) e occupa una ventina di persone, tutte accomunate da una grande capacità artigianale e dalla passione per il proprio lavoro. I modelli disegnati in passato sono tuttora in produzione, con investimenti importanti per migliorarne rendimenti e prestazioni e per affiancare alle camere di combustione a legna alcuni modelli a pellet. La tradizione della ceramica artigianale di Sergio Leoni rivive quindi tuttora, offrendo stufe che risultano ancora molto originali ed attuali. Approfondimento a cura di yourFire, il web-magazine di MCZ Group

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