- 04 maggio 2015

Quando sostituire una piastrella

Le ragioni per cui possiamo trovarci nella situazione di dover sostituire una o più piastrelle sono molteplici: un guasto inaspettato ad un tubo sepolto, una scheggiatura irrecuperabile prodotta da un oggetto che ci scivola di mano, ma anche solo un problema di umidità che solleva le nostre mattonelle costringendoci ad un pronto intervento prima che sia troppo tardi e che ci crolli addosso un'intera parete. Comunque che siano a pavimento o a parete, le piastrelle scheggiate sono davvero antiestetiche, specialmente se sono in bella vista, a centro muro, e se si tratta di ceramiche biscottate, ceramiche cioè che sotto lo stato di vetrina colorata -o peggio- decorata, lasciano intravedere il colore del cotto rossiccio, decisamente antiestetico. Le piastrelle rotte o scheggiate, inoltre, non pongono solo un fastidioso problema estetico, ma di fattomettono a rischio, la sicurezza del nostro ambiente: la lesione, la crepa, crea una vera e propria 'porta' tra il muro sottostante e gli agenti esterni (acqua, aria, polvere, detriti) favorendo dunque infiltrazioni pericolose -soprattutto se siamo in stanze come la cucina o il bagno, dunque in prossimità di tubi, elementi sanitari o rubinetti. Le lesioni veicolano umidità al di sotto delle mattonelle rischiando di far venire giù intere porzioni di parete. Non è un caso, dunque, che quando nei negozi di rivestimenti acquistiamo mattonelle e piastrelle per la nostra casa, il commerciante ci consigli di prenderne sempre qualche pezzo in più, di solito una scatola, così da poter sostituire, all'occorrenza solo l'elemento rovinato. Tuttavia, in caso di bisogno, immaginare di chiamare un operaio per la sostituzione di una sola piastrella è davvero assurdo e inutilmente dispendioso, vediamo dunque come è possibile cavarcela da soli, con qualche piccolo suggerimento, magari in una sola giornata di lavoro.

Come procedere in caso di rottura

È dunque arrivato il gran giorno: verifichiamo di avere ancora conservato nel ripostiglio, in cantina, o in soffitta, un esemplare della mattonella da sostituire, o, nella peggiore delle ipotesi, procuriamoci una mattonella il più simile possibile a quella rotta, armiamoci di trapano con punta per ceramica, un cacciavite, colla al silicone, e proteggiamo la zona circostante il lavoro da eventuali botte, o martellate, o comunque da gesti inconsulti, violenti, che compiremo inevitabilmente per rimuovere la piastrella rovinata. Un paio di grossi cartoni basteranno, o al massimo qualche vecchia coperta. Ricordiamoci anche di proteggere gli occhi con delle lenti speciali da eventuali schegge che potrebbero schizzare via e ferirli. Il nostro migliore alleato in questa prima fase, si diceva, è un trapano con punta per ceramica con cui forare la piastrella da rimuovere in un paio o più punti. Forandola, infatti, la mattonella inizierà a creparsi e così aiutandoci con un cacciavite che infileremo nei fori, sarà più semplice asportare via via i singoli pezzi di piastrella che si formeranno.

Come inserire la piastrella nuova

Rimuoviamo con cura tutti i residui e poi ripuliamo la superficie sottostante di tutti i residui di colla, intonaco, muro che potrebbero essere rimasti lì. Pulita la zona dove dovremo mettere la mattonella verifichiamo che non sia umida, la colla non farebbe presa. Diversamente aspettiamo che, all'aria, asciughi il tempo necessario, anche diversi giorni, nel caso. Al momento di dover attaccare la mattonella, prepariamoci col nostro adesivo: un piastrellista esperto userebbe una colla professionale, che però richiede una certa pratica nell'applicazione, diversamente metteremo del silicone sul dietro della piastrella da applicare e mantenendola con garbo, la inseriremo nel vano ospitante esercitando una leggera pressione con un supporto uniforme, tipo un'asta di legno, così che la colla si distribuisca ugualmente su tutta la superficie. Quando la colla sarà asciutta e la mattonella fissata con sicurezza usare del mastice o del cemento per riempire le fughe, che andrà applicato con cura, senza eccessi di prodotto, ed eventualmente ripulito dalle sbavature con una spugnetta umida. il cemento nella fuga ci metterà qualche ora ad essiccare, se la stagione è calda, magari una giornata, ma alla fine il risultato sarà perfetto e nessuno si accorgerà della sostituzione della mattonella, ma soprattutto nessuno si accorgerà che l'operazione così complessa e delicata è stata effettuata in perfetta autonomia e senza l'aiuto di un operaio specializzato.

Sfoglia i cataloghi: