Redazione - 06 settembre 201606 settembre 2016
Le stufe a pellet fanno risparmiare e si addicono anche ai piccoli spazi. Scopri i modelli e i vantaggi offerti dalle stufe MCZ.
Redazione - 06 settembre 201606 settembre 2016
Il pellet, sempre più usato per il riscaldamento domestico, è un combustibile economico perché a parità di calore prodotto costa molto meno rispetto al gasolio e al metano, rinnovabile in quanto si ricava da scarti della lavorazione del legno, pulito e rispettoso dell'ambiente, di facile reperimento, trasporto e stoccaggio. Le stufe a pellet, dunque, sono un’ottima soluzione per riscaldare le case, anche quelle contemporanee, dove trovano la loro naturale collocazione. Veri e propri termoarredi, sono la perfetta sintesi tra funzionalità, tecnologia e design. Si integrano armoniosamente in ogni tipo di ambiente: accese creano un’atmosfera intima ed accogliente, spente abbelliscono l’intorno con il loro design e il loro fascino. E se non disponete di grandi metrature non temete: esistono modelli di stufe a pellet studiate appositamente per essere installate negli ambienti dove lo spazio non è generoso. In foto la stufa a pellet a ventilazione forzata Deco di MCZ. Realizzata in ghisa, nera o smaltata in colore verde, richiama le stufe a legna tradizionali sia per la forma, sia per la fiamma, particolarmente ampia e suggestiva. Le dimensioni del corpo, 76 (L) x 80 (H) x 56 (P) cm., sono ridotte. Può pertanto essere inserita anche in un camino che non eroga sufficiente calore o in disuso. L’uscita dei fumi è superiore. La funzione No-Air esclude totalmente la ventilazione forzata garantendo silenziosità. La stufa può essere gestita, tramite App (ma con specifico kit), anche utilizzando uno smartphone o un tablet.
MCZ, nome autorevole nel settore del riscaldamento a biomassa dove ha iniziato ad investire nei primi anni Ottanta, propone ben dieci modelli di stufe per spazi ristretti: i cinque a ventilazione forzata Deco, Face, Kaika, Thema, Cute, i quattro ad aria canalizzata Stream, Flair, Flat, Philo e, la stufa hydro Flux. Tutti i prodotti offrono alte prestazioni e hanno i requisiti per ottenere incentivi con il Conto Termico 2.0. Data la profondità ridotta, queste stufe possono essere sistemate in un corridoio, incastonate in una libreria, collocate in una nicchia, posizionate in un sottoscala o inserite nel vano di un vecchio camino inutilizzato; l’effetto è sempre lo stesso: valorizzano e personalizzano l’ambiente. Le stufe MCZ si caratterizzano non solo per i materiali e la tecnologia, ma anche per le forme, sobrie ed eleganti. Nel 2011 l’originale Toba è stata la prima stufa a pellet a vincere il prestigioso IF Design Awards. In foto la stufa a pellet Stream di MCZ con frontale dallo stile minimale e geometrico, senza bocchette di ventilazione a vista, disponibile in pietra serpentino o acciaio verniciato. È perfetta per ottimizzare gli spazi grazie alla profondità ridotta (39 cm) e all’uscita fumi superiore, che permette di sfruttare la canna fumaria già esistente.
Chi dispone di superfici ridotte, può utilizzare gli angoli e valorizzarli al meglio per recuperare spazio utile in casa. Tra le stufe a pellet di MCZ, alcune, di forma tonda, sono state progettate proprio per queste zone: Amy, Mood, ma anche Halo, Curve e Tube che rispondono, con largo anticipo, ai requisiti dettati dalla direttiva europea Ecodesign 2022. In foto Philo stufa a pellet ad aria canalizzata di MCZ. Il top è in alluminio, i fianchi sono in acciaio, la profondità è estremamente ridotta (27cm). I due flussi d’aria possono essere orientati in funzione del riscaldamento desiderato. Un telecomando permette la programmazione settimanale o giornaliera, l’impostazione di temperature diverse in fasce orarie differenti e, nelle versioni Comfort Air, la regolazione dei flussi di aria.