il tappeto per bagno, complemento utile che arreda

- 30 settembre 2020

In quali materiali può essere realizzato

I materiali più utilizzati per la realizzazione di tappeti per il bagno sono i seguenti:

  • Fibre sintetiche (in primis poliestere): si asciugano in poco tempo e resistono bene a una lunga serie di lavaggi, questi sono i loro pregi più grandi. Di contro, però, hanno un potere assorbente inferiore rispetto ad altri materiali.
  • Cotone: è un materiale naturale, capace di assorbire anche molta acqua. I relativi tappeti bagno risultano morbidi al tatto e si possono lavare ad alte temperature, senza il rischio che i colori vengano danneggiati. Durano a lungo.
  • Fibre naturali (per esempio bambù, fibra di cocco e di giunco): rappresentano la soluzione ideale per chi è allergico agli acari, si asciugano in un batter d’occhio e aggiungono originalità all’ambiente. Però i tappeti prodotti con questi materiali risultano non molto piacevoli al tatto e possono anche essere scivolosi.


Sempre più apprezzati risultano i tappeti in microfibra, che possiedono ottime qualità antiscivolo e sono parecchio confortevoli. Non temono i lavaggi frequenti.

Quali caratteristiche deve avere un tappeto per il bagno

Il tappeto per il bagno protegge il pavimento da gocce e schizzi d’acqua, permette di non sentire freddo ai piedi quando si esce dalla doccia oppure dalla vasca, o comunque ci si muove scalzi nell’ambiente; è anche un elemento decorativo da non sottovalutare e incrementa il livello di sicurezza, perché abbatte il rischio di scivolare e farsi male. Ma quali caratteristiche deve avere?

Innanzi tutto è importante che risulti comodo, sì, ma non ingombrante; occorre anche che sia proporzionato alle misure della stanza. Bisogna inoltre prestare attenzione ai materiali, assicurandosi che risultino durevoli e che non si rovinino, appunto, con l’acqua.

Inoltre è preferibile che il tappeto si lavi facilmente, magari anche in lavatrice: guardare l’etichetta prima di procedere con l’acquisto sarebbe doveroso. Per quanto riguarda lo spessore, non ci sono particolari “regole” e anzi la scelta è libera. Si tenga presente che, più il tappeto è alto, maggiore è il suo potere assorbente ma anche il grado di morbidezza.

Le giuste dimensioni e la forma

Le misure del tappeto per il bagno devono essere collegate a quelle della stanza in questione. Fra i tappeti di dimensioni medie troviamo i modelli da 60x90 cm, ma ne esistono anche di più piccoli (per esempio da 50x80 cm e da 45x60 cm) o, al contrario, di più ampi: pensiamo ai modelli da 70x140 cm, da 70x180 cm, da 65x160 cm.

Come si può dedurre dagli esempi che abbiamo appena fatto, nella maggior parte dei casi i tappeti per il bagno hanno una forma rettangolare; è possibile trovare anche tappeti ovali e quadrati o insoliti e originali, per esempio a forma di foglia o di fiore, ma prima di comprarli è opportuno verificare che risultino davvero pratici.

Ci sono poi i modelli a mezzaluna e quelli definiti girowater, girobidet e girolavabo, ovvero pretagliati in modo da aderire perfettamente ai suddetti elementi. Non risultano più, però, molto richiesti.

Quanto costa un tappeto per il bagno

Per quanto riguarda i prezzi, i tappeti da bagno sono davvero alla portata di tutti. Nel catalogo di Ikea, ad esempio, troviamo proposte da 4-6 euro e si arriva al massimo a 17-18 euro. I modelli reperibili da Leroy Merlin costano invece fra i 4 e i 50 euro.

In media, e riferendoci anche alle altre marche (per esempio Caleffi), con 15-20 euro è già possibile acquistare un modello di qualità e anche esteticamente soddisfacente. Chi desidera un livello ancora più elevato e dispone di un budget maggiore (diciamo dai 30 ai 60 euro), trova tappeti belli, spesso anche originali e praticamente indistruttibili, oltre che caratterizzati da un elevato grado di funzionalità e comfort.

Non mancano modelli che sfiorano gli 80 euro, però si tratta davvero di proposte esclusive e bisogna valutare se sia davvero il caso di spendere così tanto.

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