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- 21 gennaio 2014

IUC: la nuova Imposta Unica Comunale sugli immobili, entrata in vigore a partire dal primo gennaio

Il governo di coalizione presieduto da Enrico Letta ha abolito l'IMU (Imposta Municipale Unica) sulla prima casa degli italiani ma, contestualmente, ha introdotto una nuova imposta sugli immobili, la IUC (Imposta Unica Comunale). La IUC è un'imposta che è entrata in vigore a partire dal primo gennaio di quest'anno: il termine per pagarne la prima rata è stato inizialmente fissato per giovedì 16 gennaio 2014. Il dibattito parlamentare e lo scontro tra il governo centrale e gli enti locali ha poi portato ad uno slittamento, con i comuni che hanno tempo sino al prossimo 28 febbraio per stabilire l'ammontare dell'importo da pagare attraverso la determinazione delle aliquote. La IUC si compone di tre imposte, ognuna delle quali con caratteristiche proprie. La prima di queste tasse è la Tasi, una tassa sui cosiddetti 'servizi indivisibili' che le amministrazioni locali prestano a beneficio di chiunque risieda nel territorio comunale: si tratta principalmente dell'illuminazione pubblica, del servizio anagrafe, della manutenzione delle strade e di altri piccoli lavori. La Tasi, essendo destinata a tutti coloro che risiedono nel territorio di un determinato comune e non solamente a quelli che possiedono una casa, è un'imposta che deve essere pagata sia da coloro che vivono in un'abitazione di loro proprietà, sia dalle persone che abitano in un immobile in affitto. La Tasi non si applica solamente agli edifici residenziali ma anche alle aree scoperte e a quelle che, pur essendo adibite ad uso agricolo o pratile, sono segnalate come edificabili all'interno degli appositi piani regolatori comunali. Un'altra importante componente della IUC è determinata dalla Tari, la tassa sui rifiuti, che deve essere pagata da tutti i residenti su di un territorio comunale, in proporzione alla metratura della loro abitazione. La terza componente della IUC è valida solamente per le seconde case di proprietà: si tratta della vecchia l'Imu, abolita per la prima residenza ma ancora in vigore per la seconda.

Le tre componenti della IUC: Tasi, Tari e Imu. Chi deve pagarle e in quale proporzione

La IUC, come accennato, si compone di tre tasse: Tasi e Tari valgono per tutti gli immobili, l'Imu grava esclusivamente sulle seconde case e sulle prime case di lusso. Per quel che riguarda Tari e Imu, le modalità di calcolo sono abbastanza simili a quelle vigenti sino all'anno scorso per calcolare l'imposta comunale sui rifiuti e quella sugli immobili. La più importante novità introdotta con la Tasi riguarda essenzialmente il fatto che a pagarla non sono solamente i proprietari di un immobile ma anche, nel caso di un contratto di locazione, coloro che vivono in affitto. La Tasi dovrà essere pagata dal proprietario per una percentuale oscillante tra il 70 ed il 90 % del totale, a seconda di quanto stabiliranno i vari enti locali. La restante parte della tassa, variabile tra il 10 e il 30 % a seconda del comune di residenza, dovrà essere versata da chi vive in affitto in un immobile. I comuni avranno tempo sino al prossimo venerdì 28 febbraio - data in cui si chiudono i bilanci preventivi comunali - per stabilire le quote che dovranno essere pagate dall'inquilino e quelle che invece saranno di competenza del proprietario di un immobile.

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