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- 19 gennaio 2014

La stretta sulle tasse infinita

Che l'Italia stia attraversando un profondo periodo di crisi economica, è un fatto ormai noto a tutti. Se ne sono accorti soprattutto coloro i quali hanno sempre pagato le tasse e che, fino a questo momento, lo avevano fatto senza pensarci troppo, senza perciò mai realmente quantificarne l'onerosità e l'incidenza sul bilancio famigliare e individuale.  Considerando che, ad ogni tassa eliminata ne vengono introdotte altre, con diversi nomi e acronimi, nè molto difficile star sereni: per le tasche e i portafogli degli italiani non c'è davvero tregua.  Troppe promesse sono state fatte, troppe contraddizioni, troppe le speranze deluse da non riuscire più ad avere un minimo di fiducia nei confronti di coloro che ci governano e ci tartassano giorno dopo giorno con aumenti e nuove imposte dai nomi sempre più incomprensibili. Nel 2012 è stata introdotta nuovamente la Tasi tassa sulla casa dall'allora Presidente del Consiglio Mario Monti che, come tutti sappiamo, ha preso il nome di Imu e che, per certi versi dovrebbe corrispondere alla vecchia Ici che aveva tolto Berlusconi durante il suo mandato, ma che, in realtà è molto, ma molto più cara. Dal 2012 ecco che comincia la saga: promesse di togliere l'Imu nel 2013, promesse di diminuire la tassa, promesse di rimandare il pagamento dell'Imu. Risultato: l'Imu c'è ancora e sempre più cara!

Tassa sulla casa: IMU

Ebbene l'Imu, puntualissima è tornata a minacciare le tasche dei contribuenti. Se si volesse spiegare come calcolarla, che tipo di criteri adoperare, quando è prevista la scadenza e così via, si può solamente rischiare di cadere in una profondissima confusione. Fatto sta che si deve pagare e che, con l'arrivo del nuovo anno essa è stata accorpata anche ad altre tasse di cui parleremo nel paragrafo successivo. L'unica soluzione leggermente più consolatoria è che questa tassa dovrà essere pagata solamente sulle seconde case. Quindi, coloro che hanno due o più case dovranno necessariamente pagarla, mentre chi ne ha una sola e quella corrisponde alla sua prima abitazione, sarà esonerato dal pagamento dell'Imu. Questo detto in parole molto semplici, anche se non sono sufficienti per rassegnarsi a questo tipo di costrizione. A maggior ragione che, coloro che devono pagare l'Imu sulle seconde case non hanno ben chiaro quali sono i parametri che devono seguire, quali sono le tariffe, le scadenze e così via. Questo implica un profondo disagio perché, quei pochi soldi che sono rimasti nella busta paga, devono essere considerati e conteggiati per far fronte a delle spese (obbligatorie) come l'Imu senza però potersi fare i conti.

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