- 17 novembre 2015

Tovaglie da tavola

La tovaglia rappresenta da sempre non solo un capo di biancheria per la casa ma un vero e proprio complemento d’arredo. La tovaglia veste la tavola di tutti i giorni e nelle varie occasioni, festività o cerimonie secondo tradizioni ma anche con nuove tendenze nella scelta dei colori e tessuti, che si fanno sempre più particolari, strizzando un occhio alla praticità. Il suo utilizzo ha tre finalità: protettiva , in quanto previene eventuali graffi e segni sul piano del tavolo, evitando il contatto diretto con oggetti caldi; igienica, perché permette una semplice pulizia alla fine di ogni pasto e decorativa. Fin dall'antichità è un segno di decoro, distinzione ed eleganza per la tavola apparecchiata, un segno di opulenza o frugalità a seconda del tessuto di cui è intessuta. Al di là delle mode di importazione, come l’uso di tovagliette all’americana che coprono solamente il posto tavola di ogni commensale, l’uso della tovaglia è consolidato e mantiene il suo valore nel tempo seguendo i diktat della moda casa. Sempre più gettonate le tovaglie antimacchia, che uniscono la praticità allo stile nel vestire la tavola.

Tovaglie plastificate

Questa tipologia di tovaglie è in grado di arredare e di definire gli spazi esterni come il giardino o il terrazzo in modo pratico e funzionale. Ideali per un impiego esterno in quanto impermeabili non temono l’acqua e solo dopo tempo sbiadiscono ai raggi solari ma non c’è di che preoccuparsi, queste tovaglie sono realmente resistenti agli agenti atmosferici. Un passo avanti è stato fatto nello stile delle tovaglie plastificate, in quanto sono passati i tempi in cui le tovaglie plastificate erano tremende da guardarsi, ricche di disegni strampalati e di colori assurdi. Oggi le stampe seguono le tendenze in versioni fantasia molto piacevoli o in tinte unite chic come il grigio o il bordeaux. La seconda buona caratteristica di queste tovaglie va ricercata nel basso costo, in quanto si tratta di elementi economici, che non richiedono di essere lavate non hanno bisogni di particolari cure. In definitiva, si tratta di tovaglie pratiche, economiche e anche ricche di stile se scelte con attenzione C’è chi le usa anche all’interno per proteggere il tavolo della cucina da macchie e mantenerlo sempre pulito, anche se da un punto di vista estetico non risultano essere il massimo dell’eleganza.

Tovaglie antimacchia Bassetti

Da qualche hanno spopolano tra le aziende che producono biancheria per la casa le soluzioni antimacchia, filati che promettono di poter togliere i residui di cibo o bevande con un colpo di spugna senza che il tessuto assorba e si macchi, grazie alla ricerca costante di nuove fibre idrorepellenti e impermeabili. A differenza delle tovaglie plastificate, le tovaglie antimacchia alla vista sono uguali alle normali tovaglie. Un’ottima alternativa alla classica tovaglia e un valido aiuto in casa per evitare irrimediabili macchie sul tessuto che resistono anche a numerosi lavaggi. Un secondo aspetto da non sottovalutare è che le tovaglie antimacchia non si stropicciano quindi non hanno bisogno di essere stirate ed inoltre non scoloriscono. Per proteggere il tavolo con stile Bassetti ha lanciato una linea di tovaglie antimacchia dai colori vivaci, fantasie astratte e floreali adatte a tutte le occasioni, ideali per tutti i giorni, sia in casa che all’esterno. Disponibile in varie misure e con un prezzo contenuto la tovaglia Semprepulita permette di vestire la tavola con praticità.

Tovaglie antimacchia provenzali

Indubbiamente uno degli stili più di tendenza in fatto di arredamento e che promette di essere uno dei più a amati anche nei prossimi anni. Lo stile provenzale spazia dal beige all’avorio, grigio chiaro e bianco e queste sono anche le tonalità delle tovaglie antimacchia che si ispirano allo stile francese. I tessuti ricordano il lino e il cotone grezzo, dando l’idea di fibre naturali e di vecchie tovaglie della nonna, con pizzi e merletti disegnati oppure applicati al bordo. Oltre alle tinte unite, le tovaglie sono ricche di fiori dai toni delicati, come ortensie, rose, camelie e fiori di lavanda. In altri casi, invece, le tovaglie provenzali sono decorate con alcune fantasie geometriche, come linee e quadretti, ma sempre arricchite da elementi figurativi. Fiori di campo, romantici nastrini intrecciati in delicati fiocchi, frutti tipici del sud della Francia come ciliegie, aranci e limoni, sono tutti elementi immancabili. Il loro stile delicato ma al tempo stesso la praticità dei filati antimacchia permettono il loro facile utilizzo, sostituendosi tranquillamente senza sfigurare alle tovaglie di lino, le cui fibre si macchiano facilmente e si stropicciano rapidamente.

La tovaglia, usi e costumi

Un tempo, le giovani spose dovevano portare la dote; oltre ai beni, anche il corredo che comprendeva, tra l’altro, le tovaglie, spesso in bisso di fiandra o in lino, sempre impreziosite da ricami ornamentali e dalle iniziali intrecciate della donna. Con l’abolizione dell’istituto della dote, a seguito della riforma del Diritto di Famiglia nel 1975, e con l’evolversi dei tempi, molte cose sono cambiate, ma la biancheria da tavola di lusso, raffinata ed elegante, è sempre molto apprezzata. Tuttavia, soprattutto nella vita quotidiana, difficilmente viene utilizzata poiché può facilmente macchiarsi. Ma non solo, vino, caffè, sugo, frutta, verdura, pappe per bambini, sono sostanze che talvolta, anche dopo la pulitura, lasciano antiestetici aloni, per questo motivo cresce l’uso delle tovaglie antimacchia pratiche, funzionali, resistenti e gradevoli dal punto di vista estetico. In foto Tovaglia della linea Colomba di Preziosa Home. Resistente ad ogni tipo di macchia e poco impegnativa, è adatta all’uso quotidiano.

Tovaglia plastificata

La scelta di tovaglie antimacchia è molto ampia: variano tessuti, i trattamenti, i colori, le fantasie e le dimensioni. Versatili, possono essere usato non solo in cucina, ma anche per l’outdoor o per coprire i tavoli quando i bambini utilizzano, ad esempio, i pennarelli. Il tovagliato plastificato, in 100%  PVC, ovvero cloruro di polivinile, si pulisce facilmente con una spugna ed è lavabile a 40° C . Nella versione trasparente, una tovaglia plastificata può essere posata su un normale tessuto usato per apparecchiare la tavola. . Di altro tipo i prodotti in cotone plastificato, la cui superficie, a seguito di uno specifico trattamento, viene rivestita in plastica per rendere la stoffa impermeabile e refrattaria allo sporco. Sono tessuti molto resistenti e, a differenza delle tela cerata, morbidi al tatto. Si puliscono con una spugna umida, possono essere lavati in lavatrice e stirati a bassa temperatura, ma solo sul lato del cotone. In foto Tovaglia plastificata in PVC trasparente; trasforma una normale tovaglia in tessuto in una tovaglia antimacchia.

Tovaglia antimacchia

Spesso più costosa dei modelli plastificati, la tovaglia rivestita in acrilico sembra in cotone poichè la superficie è opaca; non assorbe l’umidità, non emana il tipico odore della stoffa artificiale e può essere lavata in lavatrice. Un’ altra copertura utilizzata è il teflon , ovvero politetrafluoroetilene, che impedisce ad olio ed a sostanze grasse di penetrare nel tessuto. Le fibre impregnate di PTFE, infatti, non solo diventano impermeabili, ma anche particolarmente resisti all’usura e alle macchie. Queste tovaglie antimacchia, non particolarmente economiche, sono molto robuste. Il cotone resinato viene spesso utilizzato per confezionare tovaglie su misura poiché è facile da cucire. Lavabile a freddo in lavatrice , non può essere né centrifugato né messo nell'asciugatrice. La stiratura deve essere fatta a rovescio, ovvero sul lato tessuto, a bassa temperatura e senza usare vapore. In foto Tovaglia antimacchia resinata, semplice, pratica e graziosa.

Tessuto per tovaglie antimacchia

Il tovagliato adorna, ma soprattutto protegge il tavolo. Anche il lino resinato , il poliestere, il misto cotone-poliestere o altre mischie, possono essere usati per realizzare tovaglie antimacchia da confezionare su misura, pronte all’uso o adattabili a specifiche esigenze. Tra le tovaglie Ikea, ad esempio, Lialotta, 100% cotone, ha la superficie in plastica acrilica, si pulisce facilmente e può essere lavata in lavatrice, ma non a secco. Ha una superficie di 1.45 m² e poiché non necessita di orlo può essere tagliata in base alla misura desiderata. Ottime anche le tovaglie non plastificate, ma sottoposte a specifici trattamenti idrorepellenti e oleorepellenti. Ad esempio, di Coincasa la tovaglia, stampa Erbario, in puro cotone idrorepellente non plastificata. Di Eridaneo, Blu, 80% cotone 20% poliestere non plastificata, idrorepellente e oleorepellente ; ogni macchia si elimina facilmente con un panno o con una spugna umidi. In foto Particolare di tessuto usato per realizzare la Tovaglia Antimacchia Innovation – Blu di Eridaneo.

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