Trasferimento canone Rai per cambio residenza

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- 05 aprile 2016

Cambio residenza canone Rai

L’abbonamento tv viene pagato quando si possiede un apparecchio televisivo provvisto di sintonizzatore per ricevere il segnale del digitale terrestre o del satellitare, a prescindere dall’uso che se ne faccia. Spesso si fa l’errore di pensare che il canone venga pagato per finanziare la tv di Stato. Il canone, sovvenziona molti programmi Rai, poiché l'azienda è tenuta a fornire trasmissioni di approfondimento, di carattere istituzionale, di attualità, secondo quanto deliberato nel Contratto di Servizio, redatto con il Ministero delle Comunicazioni. Se si sceglie di non seguire i canali Rai, non significa essere esentati dal pagamento del canone. Solo perché si ha un televisore in casa, si è tenuti al versamento della tassa. Quando ci si trasferisce in una nuova abitazione, il televisore viaggia verso la nuova destinazione e per questo motivo è necessario chiedere il trasferimento canone Rai per cambio residenza.

Canone Rai e cambio di residenza

Se si è già titolare del canone tv e si cambia abitazione, dopo aver comunicato al Comune di appartenenza la variazione del luogo abitativo, bisogna provvedere a fare lo stesso con l’Agenzia delle Entrate per il trasferimento canone Rai per cambio residenza. In questo caso il televisore è come se fosse un oggetto personale che viaggia insieme al suo proprietario. Proprio perché viene considerato un bene di possesso, va data comunicazione di cambiamento indirizzo. Entro venti giorni dal trasferimento, l’utente deve spedire all’Agenzia delle Entrate – Sportello Abbonamenti Tv con sede a Torino una lettera, indicando il numero di abbonamento. La comunicazione del canone Rai per cambio residenza può avvenire telefonicamente, o compilando il form disponibile in rete.

Cambio indirizzo canone Rai

Se non si ha molta confidenza con la rete, oppure non si possiede un computer, la comunicazione del trasferimento canone Rai per cambio residenza può essere eseguita dando avviso all'Agenzia delle Entrate con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Nell'oggetto bisogna indicare la causale, che in questo caso riguarda la variazione di indirizzo. Nella lettera, tra i dati identificativi, occorre inserire il numero di abbonamento e il codice di controllo. Il dichiarante deve specificare inoltre che ha provveduto a prelevare il televisore, nel luogo dove prima aveva la residenza per trasferirlo nel nuovo indirizzo, dove ha stabilito la nuova domiciliazione. Si consiglia di riepilogare tutti i dati personali, compreso il numero di codice fiscale in fondo alla lettera, ricordandosi di rilasciare il consenso secondo quanto stabilisce l’informativa sulla privacy.

Abbonamento Rai cambio residenza

Quando si tratta di abbonamento tv, un po’ per furbizia, un po’ per mancata conoscenza della legge, si rischia di fare confusione e di trovarsi in difetto nei confronti del fisco. Quindi bisogna comprendere che il canone rai viene pagato perché si possiede un televisore in grado di percepire il segnale che consente di vedere in video i programmi. Se ci si trova nella condizione di affittare un appartamento arredato, occorre fare attenzione a non lasciare in dotazione dell’inquilino il televisore, perché in questo caso è compito del locatore pagare l’abbonamento, poiché è lui il proprietario dell’apparecchio. Per regolarizzare la situazione, l’inquilino dovrebbe stipulare un nuovo canone tv, oppure se proviene da un’altra abitazione, avvisare del trasferimento canone rai per cambio residenza, dopo che, all’anagrafe è stata fatta la modifica di indirizzo.

Novità canone Rai

Nel corso dell'anno 2016 è stata prevista una riforma per quel che riguarda questa tassa; è stato infatti deciso che questo balzello entrerà a far parte della bolletta per l'energia elettrica e verrà addebitato a chi è intestatario di un contratto di fornitura energetica. Naturalmente se si hanno più contratti per l'elettricità non è necessario pagare più volte il canone, come anche per i coniugi che hanno, per qualunque motivo, una residenza diversa. Non saranno nemmeno calcolati arretrati per chi non ha pagato precedentemente, e per ottenere l'esonero, sarà necessario presentare la documentazione necessaria che attesti il mancato possesso dell'apparecchiatura televisiva, oppure, che certifichi l'appartenenza a specifiche categorie che risultano esonerate. Per tutti gli altri, da luglio 2016, il canone sarà addebitato in bolletta e la prima rata sarà di 60 euro, per recuperare quelle dei primi 6 mesi, poi ce ne saranno ancora 4 da 20 euro, per un totale di 100 euro.

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