- 17 luglio 2018

4 idee furbe per il rivestimento bagno

Quale rivestimento scegliere per la ristrutturazione del bagno? Sei indeciso su materiali, formati e decori dei pavimenti e dei rivestimenti? Ecco i consigli giusti per non sbagliare il nuovo rivestimento del bagno.

- 17 luglio 2018

Come scegliere il giusto rivestimento per il bagno

Per capire quale rivestimento del bagno scegliere, occorre partire da un ottimo progetto di ristrutturazione. Il mercato offre oggigiorno una marea di soluzioni d’arredo, dalle piastrelle in vecchio stile a nuove proposte decorative, all’interno delle quali è facile perdere l’orientamento. Per mirare verso l’obiettivo e scegliere la migliore soluzione per il proprio stile di vita ed i propri gusti, occorre ampliare l’orizzonte e posizionarsi fuori dalla porta del bagno per guardare alla complessità della propria casa, con le sue peculiarità e la sua architettura. È necessario quindi armonizzare lo stile del bagno a quello dell’abitazione, seguendo un fil rouge, un motivo dominante, che sia riconoscibile in ogni stanza, evitando così dissonanze e contrasti troppo evidenti. Ciò non significa la totale ed assoluta uniformità degli elementi ma un’armoniosa corrispondenza di materiali, di forme e colori tra il bagno ed il resto dell’abitazione.

In questo accordo di “note” occorre però non trascurare mai la funzionalità, poiché il bagno deve essere sì bello ma soprattutto pratico ed efficiente. La praticità è data dal corretto posizionamento degli elementi tipici della sala da bagno, dalla loro giusta dimensione e dalla perfetta altezza del rivestimento a parete. Occorre potersi muovere con estrema disinvoltura all’interno di uno spazio davvero ridotto nella superficie come il bagno ed adottare la giusta profondità di sanitari e mobili, nonché la migliore altezza delle piastrelle, oltre che decidere il loro decoro, la loro posizione ed il loro senso di posa. In foto un'ambientazione bagno realizzata con la collezione Patina di Ragno, che in base al modello di piastrella selezionato richiama i riflessi scintillanti del metallo, quelli usurati della resina, quelli levigati del cotto, per conferire all’ambiente bagno un mood unico e speciale.

Qual è l’altezza giusta per le piastrelle del bagno?

Rivestimento basso o a mezza altezza, oppure sino a soffitto, su un’unica o su tutte e quattro le pareti, l’altezza del rivestimento del bagno pone sempre davanti ad un sacco di dubbi. Qual è dunque l’altezza giusta delle piastrelle in bagno? Purtroppo non esiste una risposta univoca, tutto però dipende dalle caratteristiche fisiche del locale e dallo stile d’arredo che si vuole seguire! Per fare chiarezza occorre guardare alla struttura del locale. Il bagno è basso e piccolo? È stretto e lungo? Ampio e regolare nella geometria? Poco o tanto luminoso? Una volta ottenuta la corretta risposta si possono seguire degli schemi tipo, quali:

  • rivestimento sino alla porta
  • rivestimento sino a soffitto
  • rivestimento a mezza altezza
Se il locale di servizio ha un’altezza complessiva di circa 240 cm ed è di piccole dimensioni bisogna evitare di rendere l’ambiente soffocante, giocando con i colori e le luci naturali ed artificiali, decidendo un’unica altezza da seguire su tutto il locale, evitando scalini e cambiamenti improvvisi di materiali. Seguire l’altezza della porta (220 cm circa) è una delle classiche regole più frequentemente utilizzate ed adatte a bagni di ogni conformazione. Se il bagno è grande, focalizzate l’attenzione solo su di un’unica parete e rivestite l’ambiente solo in alcuni punti “caldi” , realizzando delle fasce cromatiche e materiche a tutt’altezza. Interessante sotto questo punto di vista è l’utilizzo delle innovative carte da parati, adatte anche per ambienti umidi. Instabilelab ha ideato dei nuovi rivestimenti impermeabili e resistenti all’acqua in Fibra Glass e Fibra Tex, tradotto: fibra di vetro e tessuto non tessuto, in grado di personalizzare e decorare in modo del tutto inedito la sala da bagno, come mostrato in foto con la grafica It was glass dai tenui e ripetuti segni grafici. Molto in voga da diversi anni è anche il rivestimento a mezza altezza o basso, in cui le piastrelle coprono una fascia alta indicativamente tra i 120 ed i 130 cm, tanto da inglobare la cassetta di scarico e che faccia da “marcapiano” dello specchio. Regola d’oro è seguire il modulo della piastrella giocando con i suoi multipli, evitando tagli impropri della decorazione del rivestimento.

Il parquet in bagno? Oggi si può

Sempre più apprezzato quale nobile materiale per pavimenti, il legno in tutte le sue vesti cromatiche e dimensionali, è entrato di petto anche nella sala da bagno. La tendenza impone superfici continue, fluide, costanti, uniformi, che attraversano orizzontalmente tutta la casa: dalla sala da pranzo alla cucina, dalla camera da letto al bagno, il diktat è utilizzare un solo materiale di rivestimento. Il parquet dunque, con il suo fascino poliedrico, si insinua tra lavabi e sanitari, soffermandosi anche a bordo vasca. Caldo, materico, naturale, il legno non si macchia e non assorbe acqua, si fa resistente e stabile, grazie a speciali trattamenti, per resistere immutato nella forma anche in un ambiente come il bagno dall’intensivo uso e consumo. Cadorin ad esempio utilizza vernici professionali per rendere impermeabile e protetto il suo parquet, rendendolo così funzionale e pratico in spazi umidi come cucine e bagni. In foto vediamo della prestigiosa collezione Listoni d’Epoca, la finitura Quercia Contorta Sbiancata, candidamente elegante e moderna al tempo stesso, con nodi e venature a vista. Come possiamo notare dall’ambientazione fotografica, le doghe in legno, con le loro qualità estetiche e fonoassorbenti e seguendo sempre il principio di assoluta continuità visiva, sono posate anche a parete, in modalità boiserie, e fanno da sfondo alla base lavabo contornando anche la vasca da bagno. La sala da bagno si fa dunque preziosa e personale, di assoluta ed assicurata tendenza.

I nuovi formati per le piastrelle del bagno

Spessori ridotti e superfici maxi, sono questi i segni particolari delle nuove piastrelle del bagno. Stiamo parlando delle grandi lastre in gres porcellanato, rivestimenti di ultima generazione su cui stanno puntando i maggiori produttori del settore. Estremamente versatile e dal grande potenziale estetico, il gres dal grande formato riveste senza soluzione di continuità pavimenti e pareti sino al soffitto. Esenti da fughe, giunti e stuccature, che spesso sono attaccabili da sporco e muffe, le grandi lastre possono essere posate anche su rivestimenti preesistenti, apportando così un grosso vantaggio in tutti i lavori di ristrutturazione del bagno. Evitare di demolire il vecchio pavimento o rivestimento a parete diminuisce il quantitativo di detriti da smaltire in discariche specializzate ed accelera i lavori di restyling del bagno, a favore anche del portafoglio. Nonostante il formato oversize, che raggiunge con facilità anche i 4,5 mq di superficie a lastra, le grandi piastrelle in gres porcellanato sono notevolmente leggere e possono essere tagliate e modellate con facilità, raggiungendo ogni angolo del bagno, a favore di una più semplice posa in opera. La tecnologia digitale ha apportato poi i suoi vantaggi. È difatti possibile incidere qualsiasi decorazione sulle lastre, puntando su disegni dal forte impatto visivo, anche personalizzati. I rivestimenti ricalcano il più delle volte l’effetto cemento e resina, oppure quello della pietra naturale e del marmo, con grandi risultati imitativi. È effetto pietra naturale la nuova piastrella Ritual di Ragno, in foto, che sfrutta il grande formato (32,5 x 97,7 cm) e lo spessore ridotto a 6 mm per ricreare una superficie tridimensionale ed mossa che evoca la lavorazione manuale a scalpello della pietra. Con la nuova frontiera delle grandi lastre, la ceramica in bagno assume dunque un alto valore architettonico, diventando essa stessa arredo decorativo, rivestendo in modo uniforme anche superfici inedite, come top di lavabi, mensole ed altre superfici d’appoggio.

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