Da qualche tempo l’Albero di Pasqua ha conquistato l’Italia. Potrebbe sembrare una novità, invece ha origini molto remote e collocate a metà strada fra la leggenda e la realtà. Gli Alberi di Pasqua sono una tradizione appartenente al Nord Europa, per essere più precisi alla Scandinavia: pare che già nel Medioevo le piante e gli alberi fossero addobbati con uova dipinte e/o fiori freschi per simboleggiare la rinascita, l’inizio di una nuova vita. Nella metà degli anni Sessanta, poi, un signore tedesco di nome Volker Kraft decise di appendere una trentina di uova di plastica colorate sui rami del grande melo presente nel proprio giardino: un modo per far felici i propri figli. Ha continuato di anno in anno, sostituendo le uova di plastica con uova di galline, dipingendole e decorandole a mano. Uno spettacolo. Ora il signor Kraft ha smesso perché l’età si fa sentire, ma su quell’albero ci sono oltre diecimila uova e arrivano da ogni parte del mondo per ammirarlo. Diciamo che quest’uomo così fantasioso ha contribuito a diffondere l’usanza. Gli Alberi di Pasqua dovrebbero essere realizzati poco prima che cominci la Quaresima e portati a termine nell’arco dei relativi 40 giorni: si aggiunge una decorazione al giorno. Tuttavia i ritardatari vengono perdonati e possono mettersi all’opera, anche perché quest’oggetto cambia davvero il volto della stanza in cui viene collocato e crea subito un’atmosfera “festaiola”. E poi, lo ripetiamo, è veicolo di un messaggio bello e positivo!
Per fare l’Albero di Pasqua bisogna innanzi tutto procurarsi dei rami di melo, pesco o ciliegio e metterli in un vaso fissandoli con la spugna da fiorista. Anche altre piante possono andar bene, ma queste appena citate hanno le fronde lunghe e che quindi ben si prestano agli addobbi. C’è chi aggiunge i ramoscelli di ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme. In tutti i casi, si evitino rami troppo sottili perché potrebbero cedere sotto il peso delle decorazioni. A proposito di decorazioni, naturalmente le uova di gallina sono protagoniste. Prima di colorarle, dipingerle o comunque “vestirle” a festa, occorre bollirle oppure praticare piccoli buchi sulle due estremità e soffiare per svuotarle; in alternativa si possono utilizzare uova di plastica o di polistirolo. Con un po’ di colla si attacca su ciascuna un nastrino per poi appenderle. Non solo uova: gli Alberi di Pasqua rappresentano un vero e proprio invito a sguinzagliare la fantasia. Via libera, dunque, a fiori e farfalle di carta o di stoffa, morbidi pulcini e coniglietti di pannolenci, perline e palline. Via libera pure ai fiori freschi, preferibilmente narcisi e tulipani: i primi sono fra i simboli pasquali cristiani e simboleggiano la gioia derivante della resurrezione di Cristo; gli altri sbocciano sempre in primavera e sono considerati anch’essi un messaggio di rinascita.
Largo alla creatività, dicevamo: gli Alberi di Pasqua sono veicolo di allegria, di colore e di buoni sentimenti. Rappresentano anche un modo per divertirsi insieme ai più piccoli, coinvolgendoli nel processo di realizzazione; i bambini saranno ben lieti di partecipare e si può suggerire loro di fare qualche disegnino da appendere insieme alle altre decorazioni. Altre idee? Creare piccoli oggetti con la pasta di sale, tenendo però conto che quest’ultima ha un certo peso e dunque i rami devono essere in grado di reggere le formine in questione. Oppure si possono preparare dei biscotti di pasta frolla che rappresentino gli elementi tipici di questa festività: colombe, cestini, conigli e appunto uova. Dal momento che si seccano, tuttavia, il consiglio è quello di realizzarli proprio negli ultimi giorni che precedono la Pasqua oppure… Rinunciare all’idea di mangiarli!
Gli Alberi di Pasqua non si trovano già pronti nei negozi. E, anche se fosse, acquistarli sarebbe un grande errore. Perché significherebbe privarli della loro stessa essenza. L’Albero di Pasqua deve essere realizzato a casa, con le proprie mani, seguendo tutto il procedimento e – utile ribadirlo – aggiungendo gradualmente le decorazioni. Soltanto così è davvero un simbolo di buon auspicio. E poi diciamolo: che gusto ci sarebbe se ci si dovesse limitare a collocarlo in qualche parte della casa? A questo proposito, è doveroso specificare che l’Albero di Pasqua trova posto nella zona giorno. Nel salotto o, al massimo, sulla consolle all’ingresso. Se lo spazio lo consente, il massimo è metterlo al centro della tavola durante il pranzo di Pasqua. Per quanto concerne i colori, si può decidere se andare a ruota libera oppure scegliere tonalità abbinate all’arredamento. Una trovata carina consiste nel limitarsi a due colori, come vi mostriamo nella foto: fa molto effetto, non pensate voi? E funziona pure l’idea di allestire un vero e proprio buffet, affiancando all’Albero una serie di leccornie in tema. Ecco, questo potrebbe essere lo “scenario” adatto a una festa organizzata per i bambini. I quali, sicuramente, apprezzeranno moltissimo!