Redazione - 15 luglio 201615 luglio 2016
Altezza pensili cucina: come stabilire la giusta altezza a cui posizionare i pensili della cucina per facilitare le attività che si svolgono in questo ambiente? Ecco tanti utili consigli.
Redazione - 15 luglio 201615 luglio 2016
Con il passare del tempo le cucine si sono di molto modificate, sono passate da blocchi unici a elementi componibili, quindi espandibili a piacimento, modulabili in dimensione, forma e altezza. Anche i pensili nel tempo hanno modificato la loro forma, da classica verticale tutti in linea, ad articolati e movimentati, dalle dimensioni variabili e dalle altezze differenti. I pensili possono essere appesi anche sfalsati in modo da creare piacevoli movimenti nella parete verticale della cucina: una decina di centimetri più in su e subito dopo, una decina più in giù, a creare graziosi gradini magari di colori differenti. Si può giocare con la fantasia a creare spazi e creazioni tutte differenti e personalizzate con le differenti altezze pensili cucina. C'è da dire che questi elementi risultano fondamentali per disporre di un ambiente completo e funzionale, in quanto consentono di organizzare al meglio gli oggetti e gli strumenti indispensabili. In foto: cucina Mia di Aran, in cui i pensili possono essere personalizzati in base alla composizione scelte e si caratterizzano per la possibilità di inserire anche vani aperti, così da alleggerire l'insieme.
Le altezze pensili cucina sono per lo più standard, anche se è possibile trovare modelli fuori standard o elementi in dimensioni differenti, realizzati appositamente per dare una maggiore possibilità di personalizzazione, come accade nelle cucine Ikea e il sistema Metod. Diversamente, le altezze sono standardizzate, in maniera classica, dalle misure delle basi sottostanti. Infatti, quando si osserva una cucina nella composizione standard, quella classica dimostrativa, osserviamo che la larghezza dei pensili corrisponde a quella delle basi sottostanti. Per quanto riguarda l’altezza, la misura standard che si trovava un tempo, è di 72 cm, oppure 96 cm per le soluzioni a tutta altezza. In realtà si sono molto evolute le dimensioni dei pensili in altezza poiché le forme articolate di nuova generazione, richiedono versatilità e diversità dimensionale e formale. Possiamo approssimativamente racchiudere in un range dimensionale le differenti altezze dei pensili cucina, partendo da una dimensione minima di 36 cm, passando dal 48 cm, 60 cm, 72 cm, fino ad arrivare ad una massima di 96. In foto: Cucina Ariel Cesar, con pensili disposti ad altezze diverse per creare un motivo decorativo interessante.
Le altezze pensili cucina come abbiamo visto, possono essere molto differenti. Dalla più bassa alla più alta, passando per misure intermedie, è possibile disporre accostati moduli di differenti misure anche in posizione non allineata per la creazione di gradevoli effetti di movimento, che magari si alternino a movimenti formali del piano inferiore, dati da diverse altezze delle basi. In questo modo la nostra cucina assumerà un aspetto davvero molto articolato e particolare, che la renderà unica e differente, tutta da scoprire! Inoltre, non tralasciamo il lato funzionale: le differenti altezze dei pensili permetteranno di utilizzare sia l’interno sia la parte superiore come piano di appoggio, creando un comodo spazio che accolga un bel vaso con una folta pianta verde a rallegrare l’ambiente.
Un altro elemento fondamentale per avere un ambiente pratico e funzionale è quello legato, oltre che all'altezza pensili cucina, all'altezza del piano di lavoro, che deve essere ben calibrato per evitare di avere elementi che siano scomodi. Per avere un'idea di quale sia la misura standard del piano di lavoro è possibile dire che, di solito, le basi hanno un'altezza di circa 85 cm da terra, senza contare l'altezza del top. Naturalmente i produttori sanno che le esigenze possono essere differenti e variare in funzione della statura di chi dovrà utilizzare la cucina. Quindi, le basi possono essere realizzate con misure che vanno da circa 83 cm per arrivare fino a 100 cm. Un'altro dimensione importante da considerare è quella legata alla distanza tra il piano cucina e i pensili, che deve essere ben calibrata per consentire di cucinare comodamente. La distanza standard è compresa tra 51 cm e 54 cm. In foto: cucina Scavolini Higland.
Un aspetto da tenere nella dovuta considerazione è quello riguardante le dimensioni mobili cucina, che saranno l'elemento cardine per la realizzazione della composizione più adatta al proprio spazio. Parlare di dimensioni mobili cucina significa dare dei riferimenti a quelle che, di solito, sono le dimensioni standard da considerare, anche se, in commercio esistono moduli personalizzabili che consentono di avere misure differenti. Il modulo standard per una cucina, di solito, ha dimensioni di 60 cm di larghezza; le basi e i pensili si compongono utilizzando questa misura come riferimento ma è anche possibile scegliere tra la misura di 45 cm, perfetta per ambienti a dimensioni contenute e 90 cm, come per le basi per il lavello. Esistono poi dimensioni differenti che possono essere scelte per composizioni su misura. Solitamente, poi, le aziende, soprattutto quelle della grande distribuzione, prevedono quella che chiamano la composizione base, una cucina lineare che serve da riferimento per stabilire il prezzo da cui partire per effettuare le personalizzazioni necessarie.
Parlare di misure standard per le cucine di oggi può essere piuttosto riduttivo in quanto la stragrande maggioranza delle composizioni disponibili in commercio è componibile, così da poter essere adattata al meglio a qualsiasi spazio. Soprattutto le abitazioni di oggi, infatti, molto spesso hanno delle metrature piuttosto compatte, fattore che può risultare un ostacolo per la migliore disposizione dei mobili; grazie alle cucine componibili, però, è possibile avere una soluzione personalizzata, senza dover fare ricorso ad una cucina su misura, certamente molto più costosa. Ci sono in ogni caso alcune misure standard a cui fare riferimento per capire quali possono essere le dimensioni minime di una cucina. Come detto prima, il modulo di base da cui si parte per stilare un progetto per una cucina standard ha dimensioni da 60x60 cm. Questa è la misura di riferimento per procedere con un progetto preliminare che aiuti nella disposizione dei mobili cucina. Le aziende, però, sono molto attente alle ultime tendenze d'arredo e alle nuove esigenze dell'abitare e si rendono conto che, spesso, i mobili dovranno andare ad arredare una mini cucina; per questo, per poter inserire tutti i mobili e gli elettrodomestici necessari, si sono progettate soluzioni alternative che si presentano con dimensioni ridotte. Per questo tipo di cucina non è difficile trovare moduli da 45 cm di larghezza, magari con una profondità di 50/55 cm, così da recuperare spazio per potersi muovere agevolmente. Può capitare che il frigorifero trovi spazio in un mobile sottopensile, mimetizzandosi nelle basi. Ovviamente la capienza sarà ridotta, ma, spesso, queste cucine vanno ad arredare monolocali o bilocali occupati da una o due persone, e quindi la capienza è sufficiente per accontentare tutte le esigenze. In foto: Cucina Stosa Malibù.
Come misure di riferimento per i moduli cucina, le larghezze più comuni prevedono moduli da 45, 60, 90, 120 cm. Per quel che riguarda l'altezza standard dei pensili, nel corso degli anni, si è assistito ad un'inversione di tendenza, in quanto, negli anni passati, era molto comune avere pensili molto alti, da circa un metro, mentre oggi si prediligono soluzioni più basse. La scelta della corretta altezza deve tenere conto di numerosi fattori, come quelli legati alla necessità di spazi contenitivi e alla visione d'insieme che si vuole ottenere. Pensili alti sistemati in un ambiente piccolo daranno certamente una sensazione di maggiore cupezza, meglio allora puntare su pensili più bassi e, se si ha la necessità di maggiori elementi di contenimento, optare per mobili dispensa, realizzati in modo tale da garantire un'ottima capienza. i pensili alti possono essere impiegati per ambienti ampi e sono ancora molto comuni nel caso degli arredi per le cucine classiche.