Camino Bioetanolo, per riscaldare e arredare

- 17 febbraio 2017

Camini biotanolo

I caminetti a bioetanolo si stanno diffondendo a ritmo sostenuto da qualche tempo a questa parte. Un successo dovuto alla grande varietà dei modelli disponibili in commercio (alcuni dei quali anche piuttosto economici) e alla semplicità di installazione. Il camino bioetanolo è infatti la soluzione perfetta per chi abita in un appartamento e non possiede né la canna fumaria, né il permesso per realizzarne una ex novo. Il bioetanolo è un combustibile completamente biologico derivante dalla lavorazione di particolari biomasse di altri elementi ricchi di glucosio; quando brucia non rilascia nell'aria fumi nocivi in quantità tali da essere dannose per le persone. Con la combustione viene creato invece vapore acqueo, che è del tutto innocuo. I camini di questo tipo non producono cenere e scintille; non prevedono neanche tubi di scarico e lavori di muratura, sempre faticosi e dispendiosi. Alcuni modelli possono essere incassati in una parete, altri addirittura appesi al muro come fossero quadri. La combustione quasi completa e garantisce un effetto fiamma molto veritiero. La legna che a volte viene abbinata al biocamino è realizzata in fibraceramica e va semplicemente posizionata attorno alla fiamma con uno scopo del tutto ornamentale. In foto Goya di British Fires, un Camino moderno da appendere al muro. Struttura realizzata in MDF laccato bianco e fondo in metallo nero. Cornice disponibile sia in bianco che in nero. Serbatoio: 1 litro.

Caminetti bioetanolo

Un camino a bioetanolo trova posto in ambienti arredati secondo gli stili più diversi; in commercio ci sono infatti sia modelli classici che modelli caratterizzati da un design contemporaneo. Basta scegliere, insomma. Per quanto riguarda il funzionamento, due litri di questo combustibile in forma liquida sono in grado di alimentare il camino per circa tre ore. Una superficie tra i quaranta ed i cinquanta metri quadrati, per esempio, viene riscaldata in modo efficiente in breve tempo, con un incremento di circa dieci gradi ogni ora. Il combustibile è contenuto nel serbatoio del camino, che generalmente è dotato di una pietra porosa, la quale ha il compito di assorbire il bioetanolo che bruciando rilascia nell’ambiente dei vapori completamente innocui per l’uomo. La pietra all’interno del biocaminetto svolge inoltre una funzione di sicurezza, in quanto separa tra di loro la fiamma ed il combustibile, impedendo che vengano in contatto. In foto un camino a bioetanolo in pietra, tradizionale, con focolare chiuso firmato Ruby Fires.

Camini Bioetanolo

Il camino bioetanolo è la soluzione ideale per chi desidera ricreare nella propria casa le atmosfere tipiche di un tradizionale caminetto ma non ha la possibilità di installare una canna fumaria. Il bioetanolo è un combustibile ecologico, di conseguenza consente anche di rispettare l’ambiente. Occorre mettere però in chiaro che difficilmente i camini a bioetanolo riescono a riscaldare un intero appartamento, dunque c’è bisogno di un sistema di riscaldamento complementare; in caso di un singolo locale, anche di medie dimensioni, questo tipo di caminetto può invece risultare sufficiente. L’assenza di canna fumaria non è da sottovalutare anche per quanto riguarda il rendimento, in quanto il calore prodotto dalla combustione è disponibile al 100 per cento. I consumi dei dispositivi per il riscaldamento a bioetanolo dipendonodalla potenza stessa e dalla capacità di gestione della combustione che sempre più spesso, negli apparecchi di fascia medio-alta, viene gestita attraverso sistemi elettronici in grado di ottimizzare la combustione. Utile anche la presenza di una pompa per il travaso del carburante. In foto Boheme di MaisonFire: un elegante focolare da appoggio a terra, con vista "fiamma" passante, completo di misurino graduato per il caricamento e accenditore. Capacità serbatoio: 2 lt. Autonomia: 6 ore. Misure: larghezza 90 cm, altezza 90 cm, profondità 40 cm. Peso: 43 Kg.

Bronpi camini

Quali i consumi di un caminetto a bioetanolo? Innanzi tutto diciamo che si può acquistare il bioetanolo denaturato (reg. CEE 3199 22/11/93 a 96°) presso rivenditori locali o online. In Italia costa in media tra i 2,5 e i 4,7 euro a litro, escluso il trasporto, e per quantità che superiori a 50 litri non può prescindere dal Das, ovvero Documento di accompagnamento semplificato, e dalla licenza ADR (licenza trasposto merci pericolose). I consumi possono variare a seconda della capacità di gestione di combustione e della potenza del dispositivo. Il bioetanolo si consuma velocemente: 10 litri di carburante bruciano in circa dodici ore. Le emissioni di CO2 vengono abbattute in misura importante: parliamo di circa il 70 per cento in meno rispetto alle fonti combustibili fossili. Scegliere un camino a bioetanolo significa arricchire la propria dimora nel segno della praticità, dell’eleganza, del calore ma anche della convenienza. Un notevole valore aggiunto. foto Denver Corner di Decoflame, è un caminetto dal forte impatto visivo, ideale per spazi ampi, da abbinare con un divano ad angolo.

Caminetto Bioetanolo

Quanto costano i camini a bioetanolo? La forbice dei prezzi è ampia, si parte da qualche centinaio di euro per arrivare anche a quota 3000. La differenza è data dalle dimensioni del camino, dai materiali con cui esso è stato realizzato, dalla progettazione, dalle dimensioni dei serbatoi e quindi dalla durata del riscaldamento con un solo “carico”. Il camino a bioetanolo permette di tenere l’ambiente pulito sia dentro che fuori: non si pone il problema dell’inquinamento e non vengono liberati fumi nocivi nell’appartamento. C’è un risparmio dal punto di vista della posa e non serve un allacciamento alla rete elettrica o del gas. Non è necessario avere una legnaia dove conservare il combustibile; le taniche di etanolo sono poco ingombranti e possono essere acquistate man mano che servono. Gli svantaggi del camino a bioetanolo sono principalmente legati al costo del combustibile che in Italia è ancora più alto della media europea. In foto Louvre di Biokamino, ispirato alla maestosità delle piramidi egizie eàal fascino senza tempo di una delle cittá più romantiche al mondo. Aperto su quattro lati, per una visibilitá della fiamma a 360 gradi, è perfetto per un angolo di relax con un buon libro o per riunire gli amici attorno al fuoco a raccontare le vacanze passate o programmare le future. La sicurezza e la lunga autonomia sono assicurate grazie ad un bruciatore efficiente e di qualità: BR200Q.

Camino a bioetanolo

E’ importante sapere che in commercio esistono prodotti definiti “camini a bioetanolo” che in realtà non sono tali. Funzionano in base a un alcol bio potenzialmente pericoloso e non soddisfano la normativa di sicurezza standard NF D35-386. La norma NF D35-386, attualmente in vigore, è la normativa di riferimento Francese che regola gli standard di sicurezza per la costruzione e commercializzazione di dispositivi ad alcol: fate le dovute verificare prima di procedere con l’acquisto. Se vi è possibile, inoltre, optate per un camino che richieda semplicemente il riempimento dell’apposito serbatoio e che quest’ultimo avvenga premendo un pulsante di apertura. I modelli ancora più evoluti sono dotati di telecomando e dotati di sensori di sicurezza che bloccano il bruciatore in caso di malfunzionamenti o anomalie. In foto il caminetto Pigna Red di Tomasucci, realizzato in maiolica a 2 cotture interamente a mano. Grazie alle caratteristiche della ceramica e alla sua forma irradia uniformemente il calore, con solo 250 cl. (costo circa €0,50) di bioetanolo si può riscaldare una stanza di 30 mt quadri. Ogni articolo non sarà mai uguale al successivo; questo ne garantisce l’unicità e originalità. La cottura viene effettuata a 1000° (fase della biscottatura) e la successiva decorazione delle tinte qualificano i nostri articoli come prodotti di lusso nel campo delle ceramiche artistiche.

Camini a bioetanolo

I caminetti a bioetanolo sono sistemi a fiamma libera che richiedono una presa d'aria esterna per apportare il necessario ricambio di ossigeno all'interno degli ambienti. Il bioetanolo è composto da alcool etilico denaturato ottenuto attraverso la fermentazione di biomasse dalla quale si ottengono sostanze zuccherine di origine vegetali (patate, mais, vinacce, barbabietola da zucchero etc). Il funzionamento del caminetto a bioetanolo si basa sul principio della vecchia spiritiera (o fornello ad alcool): l'alcool è contenuto in un serbatoio mentre pietre porose, che funzionano come il tradizionale stoppino, sono imbevute di questa sostanza consentendo la combustione dei suoi vapori. Si tratta di una combustione che genera solo CO2 e vapore acqueo, ecco perché i caminetti ecologici non necessitano di canna fumaria. Inoltre la resa calorifica è enorme visto che le tradizionali canne fumarie portano fuori oltre ai prodotti di combustione anche una notevole quantità del calore prodotto dalla combustione. Quando acquistate un camino del genere, verificate che abbia l'etichettattura e la documentazione che ne attesti la conformità alla norma UNI 11518, la placca segnaletica delle caratteristiche dell'apparecchio, la placchetta di sicurezza che fornisce informazioni sul caricamento e i relativi manuali di manutenzione, installazione ed uso. In foto il biocamino Zen di Horus.

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