Il sottotetto può diventare uno spazio abitabile, seguendo la normativa nazionale, con qualche differenza a livello regionale.
In linea di massima, i requisiti per avere un sottotetto abitabile sono:
Per ristrutturare il sottotetto servono permessi specifici per l’abitabilità, da richiedere al comune di appartenenza, perché si modifica la sua destinazione d’uso, da locale di deposito a luogo abitabile.
Per chiedere e quindi avviare i lavori serve un tecnico abilitato che certifichi la presenza dei requisiti corretti in altezza, luce, arieggiamento: soltanto lui può procedere a questo tipo di controlli, non è contemplato il fai-da-te.
In seguito, bisogna presentare un progetto e richiedere la cosiddetta Sca, Segnalazione certificata di agibilità, che accorpa anche la abitabilità, in quanto ammette la presenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità possibili per un sottotetto abitabile.
Far diventare un sottotetto abitabile permette di usufruire di alcune agevolazioni fiscali grazie ai lavori di ristrutturazione.
Da ricordare:
Quali sono le differenze tra sottotetto e mansarda?
Prima di tutto va indicato che cos'è esattamente un sottotetto. Si tratta di quella parte di edificio compresa tra il più alto solaio di copertura e il tetto. Di solito è un locale di deposito, la classica soffitta talvolta usato anche come stenditoio, senza necessità di luce e arieggiamento. Proprio per queste carattteristiche risulta non abitabile. Come tale al Catasto è classificato nella categoria C/2, appunto luogo di deposito. La mansarda invece nasce già come ambiente abitabile, con tutti i requisiti idonei allo scopo, tanto che al Catasto è classificata nell’idonea categoria di abitazione A. Può essere costituita da uno o più vani.