Come usufruire del superbonus per sostituire gli impianti

- 26 agosto 2020

In cosa consiste il superbonus 110%

Il Superbonus è una delle misure contenute nel Decreto Rilancio, approvato dal Governo italiano per agevolare la ripresa dell’economia nazionale dopo l’emergenza Covid 19 e il conseguente lockdown. In pratica la già esistente aliquota di detrazione delle spese sostenute fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, prevista per determinati interventi, è stata elevata al 110%. Gli interventi in questione riguardano:

  • L’efficientamento energetico.
  • Gli interventi antisismici.
  • L’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.


I cittadini possono optare per la fruizione diretta della detrazione oppure richiedere un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o, ancora, scegliere la formula della cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

Il Superbonus spetta ai condomìni, alle persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento, agli Istituti autonomi case popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, alle Onlus e associazioni di volontariato e alle associazioni e società sportive dilettantistiche.

Per sostituire la caldaia conviene sempre?

Mettiamolo subito in chiaro: la sola sostituzione della caldaia non dà diritto al Superbonus 110%. Occorre cioè, che sia concomitanti con uno dei cosiddetti interventi trainanti, che sono i seguenti:

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.
  • Lavori sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione.
  • Lavori sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione.
  • Lavori di efficientamento energetico che si traducano in un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.


Diciamo quindi che, se si ha la necessità di effettuare i suddetti interventi, conviene anche sostituire la caldaia. Se al contrario si ha soltanto bisogno di cambiare quest’ultima, si può usufruire del “normale” Ecobonus, che nel caso di un apparecchio a condensazione che sia almeno in classe A è pari al 50%, mentre sale al 65% qualora alla sostituzione venga associata l’installazione di un sistema di termoregolazione evoluto.

Superbonus e termosifoni, quando si può usufruirne

Anche per quanto riguarda l’installazione dei termosifoni vale la regola degli interventi trainanti la riqualificazione, sopra esposta. In pratica, se si intende cambiare soltanto gli elementi di emissione del calore, non è possibile richiedere il Superbonus 110% introdotto dal DL34/202.

Se invece questo intervento rientra nella sostituzione di tutto l’impianto di climatizzazione invernale, quindi anche della caldaia, allora si può richiedere e usufruire della nuova agevolazione.

Tale sostituzione deve però riguardare le parti comuni dei condomìni oppure gli edifici unifamiliari o, in alternativa, le unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti. Obbligatorio è sempre il salto di due classi energetiche.

I caloriferi possono rientrare nel Superbonus?

Chi decide di installare i caloriferi, anche di design, può usufruire del Superbonus 110%? Un quesito, questo, che appare sempre più diffuso. Ebbene, si ha la medesima situazione analizzata in riferimento ai termosifoni. I termoarredi, così come i radiatori, fanno parte dell’impianto di riscaldamento, più precisamente del sistema di emissione del calore.

Ciò significa che l’agevolazione in questione viene concessa esclusivamente nel caso in cui si proceda con una sostituzione totale e non parziale. Chi decide di cambiare solo i caloriferi ma non gli altri elementi che compongono l’impianto, a cominciare dal generatore di calore, deve abbandonare l’idea di ottenere il Superbonus.

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