Una vera e propria stanza in più a casa, da fruire in ogni stagione: è possibile grazie alla progettazione di una veranda chiusa.
Ma di cosa si tratta esattamente? Secondo la normativa, è uno spazio esterno, un terrazzo, un balcone, un portico, un loggiato, un piccolo/grande giardino, che viene chiuso sui lati da superfici trasparenti, impermeabili, apribili del tutto o solo parzialmente.
In pratica, con la veranda chiusa, si realizza una struttura fissa che non può essere smontata a piacimento e senza relativo sforzo.
Inoltre, la sua presenza nell’abitazione ne determina
La veranda chiusa non è un intervento della cosiddetta libera edilizia, poiché è una costruzione duratura, da rimuovere in pratica solo demolendola.
Dunque per realizzarla servono permessi specifici basati sui regolamenti edilizi comunali. Tra l’altro, va verificata l’esistenza della volumetria residua dell’immobile, cioè la possibilità di aggiungere un ulteriore volume abitativo senza oltrepassare i limiti consentiti dal piano regolatore territoriale. Non va chiesta autorizzazione all'assemble condominiale, ma serve sapere se ci sono vincoli artistici/paesaggistici e chiedere l'approvazione alla relativa Soprintendenza.
Per la procedura in genere si contatta un tecnico abilitato (architetto, geometra, ingegnere) che, una volta verificati i requisiti corretti, presenterà al Comune la richiesta di permesso di costruire.
Questo passaggio è fondamentale: in caso contrario si compie un abuso edilizio. Se questo è sanabile, va pagata una sanzione pecunaria pesante, anche oltre 10mila euro, altrimenti la veranda va rimossa a proprie spese.
Il sistema in alluminio MB-WG60 di Drutex sfrutta al massimo la luce naturale e si combina con vetri ad alta efficienza energetica. È possibile regolare l'angolazione del tetto da 5 a 45 gradi.
Con la documentazione in mano in termini di permessi e autorizzazioni, giunge finalmente il momento di costruire la veranda chiusa. La scelta dei materiali è un momento importante, poiché ne caratterizza fruibilità e stile.
La struttura, con scheletro in alluminio e/o in legno, più o meno resistenti ai fattori meteorologici, chiusa con il vetro, garantisce
Avendo spazio a disposizione in terrazzo o balcone, una veranda chiusa permette metri in più da vivere anche in inverno, con i materiali giusti e le strutture dedicate, isolando dall’esterno in termini di caldo/freddo e rumore. Può essere associata a una pergotenda, sistema di copertura automatica e/o meccanica, in pratica una tenda fissata in vari modi: per essere installata non ha bisogno di permessi, in quanto considerata come un arredo che, al contrario della veranda vera e propria, può essere rimossa facilmente.
La sua presenza ottimizza ulteriormente il comfort e la protezione della veranda di cui, in alcuni casi, può esserne addirittura una alternativa, ricavando con elementi dedicati aree riparate da sole, pioggia, vento. E, fattore non indifferente, contenendo persino il budget.
Attenzione però: anche se la pergotenda non ha bisogno di permessi, è sempre una struttura da mettere in posa, pur se leggera e amovibile, e dunque non deve alterare in alcun modo l’aspetto dello stabile in cui viene collocata.
Grazie alla sua natura modulare, la veranda in alluminio con tetto in vetri fissi SKYROOF By Chirenti, ha il massimo della flessibilità.