I nuovi divani componibili, il comfort modulare in salotto

- 13 settembre 2021

I nuovi divani sono componibili, per la massima libertà di utilizzo e disposizione

Parola d'ordine per i salotti contemporanei, secondo le tendenze viste al Supersalone 2021, è la modularità. I nuovi divani sono, nella maggior parte dei casi, componibili. Perché si integrano armoniosamente in ogni contesto, cambiano forma e struttura a seconda delle singole esigenze, rendono possibili differenti configurazioni e, volendo, possono essere modificati nel tempo. Un divano, tanti divani diversi.

La chiave del loro successo è quindi l’estrema flessibilità, unita a un design accattivante che concretizza al meglio il gusto contemporaneo. Nella foto il divano modulare Elissa Sectional di Gallotti&Radice, con struttura interna in legno e derivati, imbottitura in poliuretano espanso indeformabile a densità differenziate e fibra poliestere ignifughi, cuscini schienale in piuma. Il basamento è in legno laccato color fango, per quanto riguarda il rivestimento si sceglie fra tessuto e pelle.

Colori e rivestimenti di tendenza per i divani modulari

Dal Supersalone 2021 è arrivata la conferma definitiva: il divano che piace di più è un sistema compositivo articolato e personalizzabile, dal disegno ricercato e dalle proporzioni perfette. Per quanto concerne i colori dei rivestimenti – in quasi tutti i casi sfoderabili, perché anche da qua passa il comfort – si aprono due differenti strade.

La prima conduce verso quelle tonalità neutre e chiare che ormai da diverso tempo mantengono saldo il loro posto nella classifica delle preferenze, in virtù della loro versatilità – facilitano al massimo gli abbinamenti fra gli imbottiti e gli altri elementi di arredo, ma anche i pavimenti e i rivestimenti – e della capacità di rendere più luminosi gli ambienti. Il grigio, in particolare, nelle sue declinazioni più tenui continua a riscuotere grande successo, così come il tortora, il beige e il panna.

La seconda strada coincide invece con nuance più decise e intense, ma attenzione: mai accese e molto vivaci. Il bordeaux, il blu, il verde, il prugna, l’arancio donano carattere, sì, però allo stesso tempo trasmettono un senso di calore, familiarità, accoglienza. E non c'è il rischio che stanchino. 

Passando ai materiali, è evidente: predominano i tessuti, velluto compreso, e la pelle, anche nelle versioni green. C’è da sottolineare che la tappezzeria è sofistica, le confezioni sono sartoriali, a ogni dettaglio viene dedicata la massima attenzione e lo testimoniano, per esempio, le trapuntature grafiche che mettono in risalto forme e linee o le bordature a contrasto. Ma ecco altri esempi.

Nella prima foto, il divano Noonu di B&B Italia, designer Antonio Citterio. La seduta, apparentemente sospesa, in realtà arriva a terra; le dimensioni sono importanti, la flessibilità notevole: ci sono 4 elementi di base, ovvero una forma quadrata, una rettangolare, le inedite geometrie “a pianoforte” e “a vela”. I rivestimenti sono in tessuto o pelle, ampia è la gamma di colori fra cui scegliere

Nella secondo foto, ecco invece la versione modulare del divano Gast di Frag, con rivestimento disponibile in pelle o velluto; fra gli elementi che ne possono costituire la struttura segnaliamoi terminali lineari, le chaiselongue e gli speciali moduli terminali a forma di trapezio.

Infine, il divano della collezione Roger di Minotti, firmato Rodolfo Dordoni, caratterizzato da un elevato grado di componibilità e da un rivestimento in tessuto.

I modelli angolari per chi non ha tanto spazio

La componibilità dei nuovi divani si traduce anche in numerose configurazioni angolari che offrono più di un vantaggio:

  • Consentono di sfruttare gli angoli, che invece tendenzialmente restano inutilizzati
  • Diventano protagoniste di zone più intime e raccolte all’interno del living
  • Fungono da elementi divisori.


Se è vero che molti divani componibili ad angolo sono piuttosto ampi, è anche vero che proprio la modularità permette di creare versioni compatte, formate cioè da un ridotto numero di elementi. Così come molte aziende del settore hanno messo in campo modelli dai volumi snelli e basic, a loro volta perfetti per chi ha poco spazio a disposizione.

Ma continuiamo con la nostra carrellata di esempi. Nella prima foto ecco Loll Modular, ideato da Paola Navone per Gervasoni, che si caratterizza per il profilo taglia/cuci ma anche per le linee morbide. Grazie ai moduli di forme diverse e al particolare disegno degli elementi angolari si possono creare configurazioni adatte a qualsiasi ambiente.

Nella seconda immagine vedete l’originale Cremino di Calia Italia, totalmente destrutturato: le basi di differenti dimensioni e le spalliere autoportanti movibili, che possono essere collocate in qualunque modo, lo rendono campione di flessibilità.

La terza immagine mostra invece una delle versioni del divano Mayfair di Febal Casa. L’elemento angolare, in questo caso, coincide con una penisola motorizzata: tramite un controller, la curvatura del cuscino si modifica in pochi istanti.

Componibili e moderni, la nuova estetica dei divani

Focus sull’estetica dei nuovi divani moderni componibili. Le forme sono tendenzialmente geometriche ma al contempo avvolgenti, grazie anche alle generose imbottiture sia delle sedute che dei cuscini; questi ultimi, in molti casi, sono ampi e soffici.

Ai braccioli è affidato quasi sempre un ruolo di primo piano, è evidente dalle dimensioni ma anche dalle forme: alcuni, per esempio, sono cilindrici oppure larghi e piatti. Di contro, gli schienali hanno un’altezza ridotta; questi divani, piuttosto, si estendono in senso orizzontale creando “isole” da dedicare al relax e alla convivialità.

Frequente è la presenza di superfici aggiuntive, armoniosamente integrate nella struttura del divano: per esempio tavolini, mensole collocate in corrispondenza degli schienali, ripiani fra un modulo e l’altro. Il risultato è un’alternanza di pieni e vuoti che alleggerisce l’insieme. Come del resto fanno i piedini in metallo, sottili e slanciati, che contraddistinguono numerosi modelli, oppure le basi strategicamente realizzate in modo da sembrare sospese.

D’altro canto, non mancano divani dall’aspetto retrò, che trova concretizzazione in forme più bombate e arrotondate, in basi quasi scultoree ma anche nella scelta dei rivestimenti: pensiamo al velluto o ai migliori pellami. E ai colori più decisi, che inevitabilmente richiamano alla mente i divani degli anni Sessanta e Settanta.

In foto il divano componibile Modergen di Trussardi Casa, che può essere lineare, angolare o strutturalmente più complesso e ricco, concepito per essere posizionato al centro della stanza. Da notare la Chain Stitch, cioè l’inserto in pelle con stampa logo Trussardi.