Con l’anno nuovo ci saranno novità per quanto riguarda le forniture di luce e gas.
Con gennaio infatti, a meno che il Governo non decida diversamente, terminerà il cosiddetto mercato tutelato e inizierà il mercato libero. Con due specifiche: gennaio 2024 per il gas, aprile 2024 per l’elettricità.
Per i consumatori significa scegliere un nuovo operatore (o rimanere con quello che si ha) e capire quanto e come sarà il “peso” delle proprie bollette.
Ma che differenza c’è tra le due soluzioni?
Nel mercato tutelato (per la luce si parla esattamente del “servizio di maggior tutela” e per il gas di “servizio di tutela”) è l’ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che stabilisce le tariffe, in base alle fluttuazioni del costo delle materie prime e delle condizioni di mercato. Il vantaggio è (o meglio era): tariffe stabili, nonostante tutto, e trasparenti. Lo svantaggio: capire la tariffa più giusta per noi.
Nel mercato libero possiamo scegliere tra le tante offerte dei numerosi fornitori in circolazione. Il vantaggio: la personalizzazione dei costi in base ai consumi e alle sue abitudini di utilizzo, con conseguente flessibilità dei diversi contratti energetici. Lo svantaggio: come sopra, studio approfondito per riuscire a identificare la tariffa migliore.
Cosa succede se per qualche ragione non si è ancora scelto il nuovo fornitore di energia elettrica del mercato libero con aprile 2024? Esiste il cosiddetto servizio a tutele graduali, per “accompagnare” il passaggio del consumatore dal mercato tutelato a quello libero. Questo significa:
Con la liberalizzazione della fornitura di luce e gas per il 2024, dopo un lungo processo iniziato negli anni novanta con il Decreto Bersani (Dl. n. 79 del 16 marzo 1999), scegliere il mercato libero significa una certa convenienza poiché si possono confrontare le tariffe dei vari fornitori e capire quella migliore.
Qui sta l’iniziale difficoltà perché le offerte in circolazione sono davvero tante: in Rete ci sono diversi siti che permettono di compararle, tra cui quello dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che raccoglie tutte le proposte.
Vedere, confrontare e farsi fare un preventivo per decidere con calma.
Tra gli elementi utili per la scelta:
Con la fine del mercato tutelato è bene sapere che cambiare fornitore non ha un costo, sarà quello nuovo a comunicare tale passaggio al vecchio il quale avvierà la procedura di stop al rapporto.
Non si è costretti a scegliere il fornitore abituale anche per il mercato libero, ma è bene individuare quello che fa al caso nostro a proposito di tariffe.
Se nel mercato tutelato il prezzo era legato all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) e a variazioni trimestrali, con il mercato libero i costi si modificano (anche di molto) tra un fornitore e l’altro.
Qui sta l’elemento positivo, la possibilità di scegliere la tariffa minore.
Ci sono anche fornitori che propongono prezzi fissi per un tempo variabile, il che potrebbe mettere al riparo da eventuali aumenti del mercato ma non da potenziali abbassamenti della materia prima.
Utile verificare periodicamente se si sta pagando quello che si è comprato secondo il contratto.