Redazione - 17 dicembre 202517 dicembre 2025
Il bonus mobili è stato prorogato anche per il 2026: vediamo come funziona e cosa prevede l'ultima legge di bilancio.
Redazione - 17 dicembre 202517 dicembre 2025
Il bonus mobili 2026 è una detrazione fiscale del 50% con un tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro anche per il nuovo anno. È possibile scegliere, al posto della detrazione, lo sconto diretto in fattura. Sono inclusi nell'agevolazione i mobili nuovi e in particolare:
Resta escluso dal bonus del prossimo anno l'acquisto di mobili da giardino, tendaggi e complementi d'arredo non indicati espressamente.
Per ottenere il bonus mobili 2026 è necessario che l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, entro il 31 dicembre del 2026, sia collegato a lavori manutenzione, recupero o ricostruzione del patrimonio edilizio:
Ristrutturazione edilizia: in questo caso si tratta di attività che prevedono interventi più invasivi, come il frazionamento di un appartamento in due unità, l'accorpamento di più stanze o la ricostruzione di case che hanno subito danni a causa di calamità naturali.
Nelle abitazioni indipendenti e nei singoli appartamenti sono esclusi la tinteggiatura e i piccoli interventi conservativi. Il rinnovo dei pavimenti deve riguardare un progetto ampio di ristrutturazione per essere fiscalmente deducibile. La porta blindata non è agevolabile. Nel contesto condominiale è agevolata la tinteggiatura delle scale e in generale tutti i lavori che vengono eseguiti sulle parti comuni.
Il bonus mobili 2026 è riservato al proprietaro della casa, anche nel caso si tratti di nuda proprietà o usufrutto. Ne ha diritto anche il famigliare convivente se è il soggetto che sostiene la spesa e l'intestatario delle fatture.
L'agevolazione è estesa anche a chi vive nella casa pur non essendone il proprietario: è il caso degli inquilini con regolare contratto di affitto e di chi detiene l'immobile in comodato d'uso. Il bonus può essere richiesto anche per le seconde case se sono in fase di ristrutturazione.
La detrazione relativa al bonus mobili 2026 si ottiene indicando l'ammontare della spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2026. La data di inizio dei lavori deve essere dimostrata tramite la CILA, SCIA o una dichiarazione sostitutiva, a seconda del tipo di intervento.
L'Agenzia delle Entrate impone l'obbligo della tracciabilità del pagamento, ammettendo il bonifico parlante, carte di credito e di debito. Non sono ammessi pagamenti in contanti o con assegno bancario. Il contribuente ha l'onere di conservare per dieci anni tutta la documentazione, fattura/scontrino e ricevuta del pagamento, per rispondere ad eventuali controlli.
Ogni intervento edilizio deve essere comunicato all'ENEA, attraverso il portale dedicato, entro il termine di 90 giorni dalla fine dei lavori. Anche l'acquisto di grandi elettrodomestici deve essere trasmesso a questo ente con la stessa scadenza, a partire dalla data di emissione dello scontrino fiscale.