mzeta ha scritto:se fa "lo svizzero" e paga senza battere ciglio la prima cifra "scontata" richiesta fa felice (e ricco) il rivenditore per avere lo stesso valore di chi ha girato, confrontato o magari trattato (aver pagato di più non garantisce poi il montatore più esperto o anche solo più attento, credetemi).
Aspetta, ... a meno che non consideriamo tutti gli svizzeri come dei deficienti, il "sistema elvetico" non significa che Herr Hunziker paghi senza batter ciglio!

Come non penso che paghi un bene 1'000 € più del necessario!! Dico che Herr Hunziker, come Madame Dupont o il sciur Rezzonico, quando vanno da un rivenditore e tutti e 3 vogliono la cucina XY (identica composizione/materiali) con gli eldom XK (gli stessi), viene loro mostrato un listino ufficiale delle aziende, con il prezzo - che è quello! Che sia a Ginevra, Berna o Lugano. Ci possono essere differenze nell'ordine del 5-10% e basta. Mica come qui in Italia, con differenze anche del 30-40%! Chiaro che anche gli svizzeri, prima di comprare, si facciano un giretto di perlustrazione.
Il listino per il pubblico, immagino sia quello del "prezzo consigliato al pubblico", nel quale viene tenuto conto del margine per il rivenditore.
Quando parlo del "sistema Italia", parlo di una situazione, dove il rivenditore-padroncino, pur di offrire il prezzo più basso (e far credere al miracolo della scontistica), minimizza il proprio margine, fino al limite. Poi però non è che lui sia un filantropo!! Non è proprio nel DNA degli italiani

Cosa fa? Ad esempio paga il proprio impiegato qualificato 800 € al mese (al posto di 1'200), ha una squadra di operai precari sottopagati, ecc. Sta pur certo che quel fantomatico 40% di sconto per il cliente, da una qualche parte lo fa saltar fuori!! E nel garage di casa propria non ha la Fiat Punto, ma la Maserati Quattroporte (nota mia, provocatoria

).
Ecco, in Svizzera non è proprio così. Per fortuna da loro da
deregulation è praticamente sotto controllo e minimizzata. Il rivenditore è costretto a pagare il proprio personale in modo adeguato. I "precari" sono pochissimi. La filiera di ridistribuzione dei guadagni è più equa. Alla fine il guadagno effettivo del rivenditore di Zurigo e quello del rivenditore di Gallarate si equivalgono (ne sono certo e stracerto!) ma qual'è la differenza? La differenza è che il personale del rivenditore di Gallarate probabilmente deve far i salti mortali per arrivare alla fine del mese, mentre il personale di Zurigo si porta a casa un giusto e dignitoso salario. E se così non fosse, non mi spiegherei perché al mattino ci sono le colonne dei frontalieri che vanno in Svizzera a lavorare! Forse perché i salari sono più giusti? ... Beh, direi proprio di sì.
Dopo, a partire da qui, ci si può chiedere quale sistema sia migliore, ma per quanto mi riguarda preferisco di gran lunga il sistema "alla svizzera"! Dove, se mi confronto con una persona che ha comprato il mio stesso bene di consumo, raramente scopro che io l'ho pagato TOT, mentre l'altro ha "fatto l'affare" con uno sconto del 40% (e non parlo qui di saldi!). Non so se mi spiego ...
Qui da noi talvolta è sconfortante. Uno si fa fare 5 preventivi per, metti, una madia XY ... alla fine crede di aver spuntato il prezzo migliore, la compra ... per poi scoprire, tempo dopo, che un amico l'ha trovata con uno "sconto" del 30% del prezzo migliore! Come scrive "maunope", per un trentenne coi soldi contati può essere una scoperta davvero sconfortante! E allora mi chiedo: chi ne esce più buggerato da tutto questo? Lo svizzero che paga una sorta di "prezzo fisso" o l'italiano che perennemente si chiede se
veramente ha pagato il "giusto prezzo"?
Io preferisco di gran lunga un sistema più "democratico", dove il prezzo è più o meno uguale per tutti e si basa su listini ufficiali. Un sistema, dove per far la differenza con il concorrente e accalappiarti il cliente, sei costretto a offrire servizi migliori, anziché trovare degli
escamotages furbeschi a suon di oscuri "sconti" e "prezzi d'amico".
Tra l'altro io non ho mai detto che pagare di più significa un miglior montaggio/servizio. Non è automatico, ovviamente!

Però quando, per spuntarla sulla concorrenza, l'unica arma è il servizio (visto che non puoi "rosicchiare" altrove), beh, ci sono più
chances che effettivamente ci sia un tendenza generale al miglioramento dei servizi. No?
Last but not least, dico che il "sistema Italia" è un circolo vizioso. Dove sì, magari tu paghi la tua cucina 3'000 € meno di uno svizzerotto (anche meno, se ti fanno lo sconto mirabolante) e
CHE BELLO! ti sembra di aver fatto l'affare! Ma dall'altra parte, quando sarai tu a vendere, ti dovrai attendere la stessa cosa, e cioè che il tuo cliente ti tirerà il prezzo fino a svenarti (oppure lo perdi). Guadagni da una parte come cliente e ci perdi dall'altra come venditore. Alla fine dov'è il gran risparmio? Tutto sembra equivalersi. Dov'è la grande differenza con lo svizzero? Posso buttar lì un'ipotesi? Secondo me il "sistema Italia", alla fine, premia i più scaltri e più furbi e penalizza chi vuol giocare pulito. È un sistema che non garantisce una ridistribuzione equa dei redditi e allarga invece il divario tra chi diventa sempre più ricco e chi diventa sempre più povero.