Re: Trattative in corso

#31
quello che dici circa la svizzera è vero, ci ho lavorato un anno e ho imparato tante cose... tipo che se prendi una macchina fiat in italia minimo ti scontano 3000€ sul primo prezzo che ti hanno fatto vedere, mentre in svizzera se proprio ti va bene mollano 500 franchi se sei un amico del padrone del garage (la parola concessionario non esiste oltreconfine) i pneumatici li paghi il prezzo esposto... mentre qui da noi mai meno del 50% di sconto. e guarda caso sia le fiat che le pirelli costano bene o male come in Italia.
Ho scoperto anche che si possono dire cose abberranti tipo natel e mappetta, ma questo è 1 altro paio di maniche... :D :D

Questa cosa del "ecco, la cucina costa 1000€", scontata 850 è probabilmente una baggianata tutta Italiana, per esperienza lavorativa diretta posso garantirvi che in tutti gli altri paesi europei che ho visitato le cose non stanno così. a me fa un po' sorridere quando entro in un posto e mi dicono "costa 100000€" e poi aggiungono: "da scontare però, eh!"; ma scontare cosa?!? non mi hai mai visto prima di oggi e già mi vuoi fare dei regali? il top è quando ti incitano pure "a firmare adesso per bloccare lo sconto" ma bastaaaaaaa! :-D

La cosa mi rammenta un po' il fatto che negli states i prezzi nei negozi non includono la VAT (la loro iva), tu entri in un wal mart e vedi che una cosa costa 10$, poi vai in cassa e ti fanno pagare 10.70$, se poi entri in un ristorante al prezzo devi sommare pure la mancia consuetudinaria, che costituisce una vera e propria parte dello stipendio dei camerieri.
Sulle prime mi chiedevo: ma sono scemi?!? prendo una cazzata da 5$ e poi in cassa tiro fuori gli spicci? e poi, i gestori non possono farmi pagare quello che vogliono per il pranzo invece di intavolare questa pantomima della tip che non solo si versa obbligatoriamente, ma pure in percentuali stabilite dal galateo!?!?

La stessa cosa succede per noi, un collega slovacco mi diceva: "voi italiani avete questa cosa che prima sparate un prezzo assurdo e poi subito dopo uno sconto da asta giudiziaria", evidentemente ogni paese ha i suoi vizi e i suoi piccoli riti :D :D

Re: Trattative in corso

#32
Sicuramente vero questo vizio italiano. Ma ci sono usi e consuetudini virtuose che poi si consolidano. Ad esempio nessun italiano si sognerebbe di chiedere uno sconto se compra alla rinascente o da Auchan il prezzo è quello prendere o lasciare. Ma anche le aziende di mobili potrebbero contribuire in questo senso. Per esempio la Flou ti fa il preventivo on line su richiesta, quindi nessun mobiliere potrebbe gonfiare i listini per poi scontare.E in effetti sui prodotti Flou la scontistica all'acquisto è bassissima,quasi inestistente, in tutti i negozi che ho visitato. Forse conoscere esattamente il prezzo di listino evita contrattazioni e richieste ad oltranza di sconti.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Trattative in corso

#33
Solaria ha scritto:Sicuramente vero questo vizio italiano. Ma ci sono usi e consuetudini virtuose che poi si consolidano. Ad esempio nessun italiano si sognerebbe di chiedere uno sconto se compra alla rinascente o da Auchan il prezzo è quello prendere o lasciare. Ma anche le aziende di mobili potrebbero contribuire in questo senso. Per esempio la Flou ti fa il preventivo on line su richiesta, quindi nessun mobiliere potrebbe gonfiare i listini per poi scontare.E in effetti sui prodotti Flou la scontistica all'acquisto è bassissima in tutti i negozi che ho visitato. Forse conoscere esattamente il prezzo di listino evita contrattazioni e richieste ad oltranza di sconti.
Quoto Solaria, credo che l'unica soluzione possibile siano proprio i prezzi imposti come fa Flou, i listini sono visibili da chiunque e i mobilieri non possono fare sconti se non in promozione sui prodotti esposti ad esempio.
Per quanto riguarda gli svizzeri invece ... uffa che noia!!! Scusate ma in estate sono proprio circondata tra svizzeri, tedeschi e olandesi e in questo periodo dell'anno di loro non ne posso più :wink:

Re: Trattative in corso

#34
precisiamo una cosetta: l'80% dei prodotti in svizzera (italiana perche' altrove e' leggermente diverso) e' di provenienza italiana (nord italiana per la precisione... ma non solo), il 10% tedesca e l'altro 10% svizzera (volendo essere generosi eh!).
ecco ora possiamo pure gridare viva la svizzera!

p.s.
ci sarebbero pure altre cosette da precisare su come la svizzera 'fa tornare i conti' ma temo che andremmo o.t.

p.p.s.
se in italia invece che andare a comprare da chi reclama super-sconti al limite della credibilita' entrate in negozi seri vedrete che troverete un servizio impeccabile come e piu' che in svizzera e a prezzi sicuramente inferiori a parita' di prodotto.
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Trattative in corso

#35
lariosto77 ha scritto: p.p.s.
se in italia invece che andare a comprare da chi reclama super-sconti al limite della credibilita' entrate in negozi seri vedrete che troverete un servizio impeccabile come e piu' che in svizzera e a prezzi sicuramente inferiori a parita' di prodotto.
ehi ... lungi da me l'idea di dire che in Svizzera è tutto perfetto :lol: :lol: , ma avendo quasi tutti i giorni il raffronto sotto gli occhi, noto che molte così, lì, funzionano meglio (e altre meno - ovvio).
Io non dico che qui in Italia non ci siano negozi seri (ne conosco almeno 3 nella sola città di Como), ho solo scritto che ci sono troppi "furbi" in Italia e sono proprio questi a rovinare tutto ... e purtroppo sono in molti, moltissimi!
Le proporzioni? mhm ... a occhio: su 10 negozi d'arredamento
- Italia: 9 "furbi" e 1 serio
- Svizzera: 3 "furbi" e 7 seri

Re: Trattative in corso

#36
straquotissimo solaria. dal mio punto di visa un plus è il non essere reticenti sui prezzi, in tutti i settori.
Tipo, io ho preso la camera in un negozio a Como, e prima di firmare sono venuto qui a chiedere se il preventivo era valido o meno. certo che se la oggioni e la sangiacomo avessero segnalato in modo chiaro quanto costano gli articoli, non avrei avuto dubbi di sorta. mentre il tizio mi facenva il preventivo ho anche sbirciato qualcosa sul suo librone, ma anche qui, come fai a sapere che non è un listino in stile berloni?!?
In questo senso sono un fan di ikea: sai quanto costano le cose, hai un configuratore online che ti permette di fare tutte le ipotesi che vuoi, quando fanno un'offerta sei sicuro che non si tratta di un "moltiplica per 3 e poi dividi per due i prezzi", puoi acquistare anche solo un'antina per volta.I software che mettono a disposizione sono fatti veramente molto molto bene, se solo fossero altrettanto bravi a fare i mobili...

Sempre per rimanere in tema svizzera, la Migros ha una linea di arredamento sulla falsa riga di ikea che si chiama "micasa", sempre cose che ti porti a casa e ti monti, sempre prezzi contenuti (per lo standard elvetico), e qualità una spanna sopra a ikea, probabilmente per adattarsi al reddito medio svizzero. ce n'è uno a 1 km dal confine, dentro al centro commerciale serfontana. A mio avviso la nascita di posti del genere prova che il modello di business di ikea è vincente non solo a causa dei prezzi bassi.

Re: Trattative in corso

#37
Oh, finalmente la discussione ha preso una piega di qualche interesse.

E' proprio questo che volevo sollevare e capire riavvicinandomi da acquirente dopo diversi anni al settore del mobile.
Sono stradaccordo che sarebbe molto meglio un sistema più trasparente a partire dalle aziende, schiave anche loro di un sistema distributivo troppo aperto ai furbi e che finisce per danneggiare i professionisti seri che cercano un giusto guadagno.
Giro per aziende di prodotti di consumo e beni durevoli e vedo listini allucinanti, fatti di prezzi teorici e sconti x+y+w ... e a volte anche +z.

E' inevitabile che in questo modo il consumatore si ritrovi spaesato: se fa "lo svizzero" e paga senza battere ciglio la prima cifra "scontata" richiesta fa felice (e ricco) il rivenditore per avere lo stesso valore di chi ha girato, confrontato o magari trattato (aver pagato di più non garantisce poi il montatore più esperto o anche solo più attento, credetemi).

Ho dovuto misurare di persona questo meccanismo e sono giunto alle conclusioni che alcuni di voi hanno così bene evidenziato negli ultimi post.

Che ci piaccia o no purtroppo è così; come facciamo a diventare "svizzeri" (almeno e solo da questo punto di vista :D )????
Il mio babbo diceva: "mai litigare in pubblico con un cretino, chi osserva potrebbe non distinguere la differenza"

Re: Trattative in corso

#38
le grosse catene possono permettersi di stampare propri cataloghi con propri listini e propri prodotti (vedi ikea... o kika o lutz austria). I piccoli rivenditori non possono sostenere questo costo e nemmeno è il caso che lo facciano anche perchè possono accedere ad un range di prodotti alla fine infinitamente più ampio di quanto può offrire ikea ed a cataloghi notevolmente più belli. Questo fa si che il rivenditore debba "accontentarsi" sostanzialmente di quello che gli offre il produttore e siccome il produttore non può sapere se la cucina è da portare al 30imo piano o se viene pagata in rate o anticipata la scelta migliore per il produttore è fare un listino "alto" e poi variare lo sconto in base alle spese di trasporto o a volumi. Questo certamente non può essere considerato un segno di cattiva serietà: è addirittura un must se si traffica con paesi come Francia e Germania nei quali ovviamente il produttore ha anche da considerare spese di trasporto e/o incasso quasi mai inferiori al 15%.
La Sicilia e molte regioni del sud italia hanno spese grossomodo vicine... la svizzera invece è uno stato piccolino ed in ogni caso ogni volta che un mercatone o simile espone un prezzo certamente estrappola i costi di montaggio e trasporto ed eventualmente dovesse fare un'offerta pubblica su tali costi è buona norma riempire l'offerta di clausole (... se no sicuramente arriva quello che ti fa trasportare i mobili con l'elicottero)

Morale: se qualcuno ha un'idea veramente applicabile e che non sia solo una promozione una tantum ma un sistema di stampare un unico listino disponibile su internet al mondo, per tutto il mondo dando nel contempo il giusto ricarico a tutti i rivenditori del pianeta ed il tutto senza offrire sconti disumani vada all'ufficio brevetti e brevetti la cosa: perchè ogni produttore cerca una soluzione simile.... tutto il resto sono chiacchere di chi vede la propria posizione di cliente finale senza un'indagine profonda del mercato.
Pax tibi Marce

Re: Trattative in corso

#39
la mia impressione è che oltreconfine ci sia molto più senso civico rispetto a quello che abbiamo noi, e poi che grazie a un reddito medio circa doppio rispetto al nostro la gente si possa recare più serenamente nei negozi.
Se non rappresentassero un mese intero di stipendio per un terzo degli italiani penso proprio che in molti non vivrebbero come un problema serio l'idea di sborsare 1000€ più del necessario su una cucina. vista la situazione del mercato immobiliare un 20-30enne che ha appena comprato casa si ritrova di solito con un portafogli che se ci urli dentro fa l'eco, è normale che uno voglia prendere qualcosa che gli duri un minimo di tempo e cerchi un modo per far rendere il più possibile i sui risparmi, poi magari cercando l'offerta a tutti costi si prende una cantonata, ma l'intento è del tutto comprensibile.
Chiaro che se un trilocale bellino costasse 300 milioni come 15 anni fa e non 300.000 euro come oggi di farsi fare 10 preventivi e andare coi piedi di piombo in molti non ne avrebbero manco l'idea.

Re: Trattative in corso

#40
Q non credo proprio che sia questo il motivo. Il trasporto può essere lasciato a discrezione del rivenditore in base alla situazione, ed il listino dovrebbe essere considerato per pagamenti cash, come credo intenda Flou.La verità è che non si è ancora maturi per il concetto di concorrenza basata sulla qualità del servizio e delle capacità reali del rivenditore, perchè se annulli davvero le differenze dei costi e quindi degli sconti è questo quello che resta.Fin quando la situazione dei prezzi resterà nebulosa è ovvio che l'acquirente sarà costretto a girare, anche se talvolta( ma non sempre) in modo infruttuoso.
Ovviamente offerte e condizioni particolari su alcuni prodotti dovrebbero partire sempre dal PRODUTTORE come del resto succede nel settore automobilistico.
qsecofr ha scritto:le grosse catene possono permettersi di stampare propri cataloghi con propri listini e propri prodotti (vedi ikea... o kika o lutz austria). I piccoli rivenditori non possono sostenere questo costo e nemmeno è il caso che lo facciano anche perchè possono accedere ad un range di prodotti alla fine infinitamente più ampio di quanto può offrire ikea ed a cataloghi notevolmente più belli. Questo fa si che il rivenditore debba "accontentarsi" sostanzialmente di quello che gli offre il produttore e siccome il produttore non può sapere se la cucina è da portare al 30imo piano o se viene pagata in rate o anticipata la scelta migliore per il produttore è fare un listino "alto" e poi variare lo sconto in base alle spese di trasporto o a volumi. Questo certamente non può essere considerato un segno di cattiva serietà: è addirittura un must se si traffica con paesi come Francia e Germania nei quali ovviamente il produttore ha anche da considerare spese di trasporto e/o incasso quasi mai inferiori al 15%.
La Sicilia e molte regioni del sud italia hanno spese grossomodo vicine... la svizzera invece è uno stato piccolino ed in ogni caso ogni volta che un mercatone o simile espone un prezzo certamente estrappola i costi di montaggio e trasporto ed eventualmente dovesse fare un'offerta pubblica su tali costi è buona norma riempire l'offerta di clausole (... se no sicuramente arriva quello che ti fa trasportare i mobili con l'elicottero)

Morale: se qualcuno ha un'idea veramente applicabile e che non sia solo una promozione una tantum ma un sistema di stampare un unico listino disponibile su internet al mondo, per tutto il mondo dando nel contempo il giusto ricarico a tutti i rivenditori del pianeta ed il tutto senza offrire sconti disumani vada all'ufficio brevetti e brevetti la cosa: perchè ogni produttore cerca una soluzione simile.... tutto il resto sono chiacchere di chi vede la propria posizione di cliente finale senza un'indagine profonda del mercato.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Trattative in corso

#41
qsecofr, la scavolini fa un catalogo in cui mostra i modelli di cucina e ti stampa in fondo alla pagina quanto costa la composizione tipo, spedizione e montaggio esclusi. onestamente non ricordo se gli elettrodomestici sono fuori o se ti dicono quali modelli fanno parte della composizione tipo. A me non servirebbe di più: uno si fa un'idea grossolana, ma è più che sufficiente per capire come orientarsi.
A me è capitato di non vedermi rilasciare un preventivo dettagliato fino alla firma (che chiaramente non c'è stata), ma ti rendi conto? mi dici che la cucina costa 19000€ e non mi specifichi quanto è per il piano, quanto per i mobili, quanto per le sedie e il tavolo. mi dici solo che il fantomatico listino (che non posso vedere) dice così, e che con lo sconto arrivo a x-mila €, ma uno come fa a fidarsi?!?
Alla fine il posto dove ho firmato mi ha rilasciato il conto dettagliato di quanto spendevo per ogni cosa, quanto era il listino, quanto era lo sconto abituale (e quindi nullo in pratica) e quanto ne faceva a me, poi mi ha detto che il piano non me lo faceva arrivare direttamente dalla veneta ma lo faceva fare a un artigiano locale, e mi ha detto quanto costavano le due opzioni. Mi ha pure lasciato PRIMA di firmare la stampa fatta con il software di progettazione, quella con la lista dei pezzi e i prezzi a lato che normalmente i rivenditori custodiscono come la formula della coca cola. Alla fine leggendo il tutto ho visto che c'erano delle cose su cui marciavano un po' tipo le barre e le luci, delle cose a cui ho preferito rinunciare (tipo il cassettone verticale largo 30cm da 1000€ solo la struttura), delle cose su cui valeva la pena rompere un po' le scatole per avere delle condizioni migliori.

Ora non dico che tutti debbano essere così disinvolti, ma tra il primo preventivo e il secondo di cui ti parlo, entrambi su veneta cucine tra l'altro, penso che ci siano 100 soluzioni tutte gradevoli.

Altro caso fantastico, la camera da letto: il negoziante nn voleva scrivermi i modelli delle cose che prendevo sul preventivo, e non voleva lasciarmi il disegno; anche qui, la camera costa 7500€ di cui 2500 di letto (e anche qui... quanto di materassi?!?). Ora, con tutta la buona volonta non posso che sorridere di fronte a queste piccinerie: in primo luogo posso capire che uno voglia tutelare il disegno di una cucina, ma per mettere giù un letto due comodini nell'unica posizione possibile mica ci vuole Renzo Piano!!!! e poi, la san giacomo farà si e no 10 comodini diversi, secondo voi quanto ho impiegato per risalire a tutto quanto?!?!?!

per il discorso difficoltà per le piccole aziende di avere cataloghi dettagliati, penso che se invece dei soliti siti in flash con le intro da 3 minuti, le musichette e le foto dei mobili in superattici da 500mq stracolmi di gnocca investissero in qualcosa di veramente funzionale saremmo già 10 passi avanti. Il sito medio che si vede è completamente inutile, e non sto parlando di planner come quello ikea, basterebbe sapere quali prodotti ci sono (ma è possibile che una va su un sito per vedere un tavolo e ne esce senza sapere che misure ci sono?!?!?!??) e dove sono i rivenditori autorizzati; qualche prezzo almeno sui prodotti più semplici (vedi sedie, tavoli, poltrone ecc) non guasterebbe di certo.

edit: ho visto il sito della flou: QUESTO è un sito!!! l'unica cosa che non mi piace è che invece delle solite porcate in flash si potrebbe fare qualcosa di tecnicamente più valido (ma è un giudizio da informatico :-) ), per il resto chapeau a chi ha pensato di usare il web per erogare un vero servizio agli acquirenti.

Re: Trattative in corso

#43
altro sito splendido, quello della calligaris: non ci sono animazioni e stupidaggini, è completo, veloce, offre tante informazioni, si parla di prezzi per le cose, permette di farsi delle configurazioni (in questo non è bello come quello della flou). A mio avviso un sito del genere non è solo un servizio ai clienti, è proprio un modo per aumentare il giro d'affari.
Chiaramente un sistema del genere non è applicabile completamente alle cucine, vi invito comunque a confrontae il sito della lube (a mio avviso già buono, anche se avrebbe bisogno di un po' di cosmesi) con quello della veneta (che è migliorato rispetto a un anno 1 1/2 fa, ma ha ancora molta strada da fare). Sarebbe carino sapere quanto tempo passa in media la gente sul primo e sul secondo: se un cliente passa un'ora intera a vedere il tuo sito o è "captive" (ci deve stare per forza perchè gli serve qualcosa, e ti maledice per ogni minuto che ci passa dopo il primo) oppure le probabilità che inizi a desiderare un tuo prodotto salgono vertiginosamente.

Re: Trattative in corso

#44
maunope ha scritto:qsecofr, la scavolini fa un catalogo in cui mostra i modelli di cucina e ti stampa in fondo alla pagina quanto costa la composizione tipo, spedizione e montaggio esclusi.

strano...e perchè solo la composizione tipo? mi chiedo proprio come facciano ad avere lo stesso listino in tutta italia ed anche all'estero e mi chiedo se comprando una scavolini a pesaro posso averla ad un 7% meno di Trapani... e se vado ad Ischia ? comunque sia fatti loro.
Manuope tu sei un'informatico e ragioni da informatico ma il mercato del mobile è solo in minima parte rappresentato da gente che usa il pc: granparte dei clienti e dei rivenditori non sanno un tubo di flash o pdf e la carta nonostante tutto per altri 10 anni sarà ancora padrona del catalogo anche vista la totale inaderenza dei colori rispetto al prodotto finale.
Perchè calligaris (fatturato > 100 milioni di euro) non pubblica i prezzi su internet? forse ha dei problemi con Kika? Forse fa 150 clienti in provincia di Palermo? ...SI

comunque questa discussione sa di muffa: è endemica del forum ed è come l'ebola... sempre gli stessi argomenti triti e ritriti.
Pax tibi Marce

Re: Trattative in corso

#45
mzeta ha scritto:se fa "lo svizzero" e paga senza battere ciglio la prima cifra "scontata" richiesta fa felice (e ricco) il rivenditore per avere lo stesso valore di chi ha girato, confrontato o magari trattato (aver pagato di più non garantisce poi il montatore più esperto o anche solo più attento, credetemi).
Aspetta, ... a meno che non consideriamo tutti gli svizzeri come dei deficienti, il "sistema elvetico" non significa che Herr Hunziker paghi senza batter ciglio! :lol: Come non penso che paghi un bene 1'000 € più del necessario!! Dico che Herr Hunziker, come Madame Dupont o il sciur Rezzonico, quando vanno da un rivenditore e tutti e 3 vogliono la cucina XY (identica composizione/materiali) con gli eldom XK (gli stessi), viene loro mostrato un listino ufficiale delle aziende, con il prezzo - che è quello! Che sia a Ginevra, Berna o Lugano. Ci possono essere differenze nell'ordine del 5-10% e basta. Mica come qui in Italia, con differenze anche del 30-40%! Chiaro che anche gli svizzeri, prima di comprare, si facciano un giretto di perlustrazione.
Il listino per il pubblico, immagino sia quello del "prezzo consigliato al pubblico", nel quale viene tenuto conto del margine per il rivenditore.
Quando parlo del "sistema Italia", parlo di una situazione, dove il rivenditore-padroncino, pur di offrire il prezzo più basso (e far credere al miracolo della scontistica), minimizza il proprio margine, fino al limite. Poi però non è che lui sia un filantropo!! Non è proprio nel DNA degli italiani :lol: Cosa fa? Ad esempio paga il proprio impiegato qualificato 800 € al mese (al posto di 1'200), ha una squadra di operai precari sottopagati, ecc. Sta pur certo che quel fantomatico 40% di sconto per il cliente, da una qualche parte lo fa saltar fuori!! E nel garage di casa propria non ha la Fiat Punto, ma la Maserati Quattroporte (nota mia, provocatoria :wink: ).
Ecco, in Svizzera non è proprio così. Per fortuna da loro da deregulation è praticamente sotto controllo e minimizzata. Il rivenditore è costretto a pagare il proprio personale in modo adeguato. I "precari" sono pochissimi. La filiera di ridistribuzione dei guadagni è più equa. Alla fine il guadagno effettivo del rivenditore di Zurigo e quello del rivenditore di Gallarate si equivalgono (ne sono certo e stracerto!) ma qual'è la differenza? La differenza è che il personale del rivenditore di Gallarate probabilmente deve far i salti mortali per arrivare alla fine del mese, mentre il personale di Zurigo si porta a casa un giusto e dignitoso salario. E se così non fosse, non mi spiegherei perché al mattino ci sono le colonne dei frontalieri che vanno in Svizzera a lavorare! Forse perché i salari sono più giusti? ... Beh, direi proprio di sì.
Dopo, a partire da qui, ci si può chiedere quale sistema sia migliore, ma per quanto mi riguarda preferisco di gran lunga il sistema "alla svizzera"! Dove, se mi confronto con una persona che ha comprato il mio stesso bene di consumo, raramente scopro che io l'ho pagato TOT, mentre l'altro ha "fatto l'affare" con uno sconto del 40% (e non parlo qui di saldi!). Non so se mi spiego ...
Qui da noi talvolta è sconfortante. Uno si fa fare 5 preventivi per, metti, una madia XY ... alla fine crede di aver spuntato il prezzo migliore, la compra ... per poi scoprire, tempo dopo, che un amico l'ha trovata con uno "sconto" del 30% del prezzo migliore! Come scrive "maunope", per un trentenne coi soldi contati può essere una scoperta davvero sconfortante! E allora mi chiedo: chi ne esce più buggerato da tutto questo? Lo svizzero che paga una sorta di "prezzo fisso" o l'italiano che perennemente si chiede se veramente ha pagato il "giusto prezzo"?
Io preferisco di gran lunga un sistema più "democratico", dove il prezzo è più o meno uguale per tutti e si basa su listini ufficiali. Un sistema, dove per far la differenza con il concorrente e accalappiarti il cliente, sei costretto a offrire servizi migliori, anziché trovare degli escamotages furbeschi a suon di oscuri "sconti" e "prezzi d'amico".

Tra l'altro io non ho mai detto che pagare di più significa un miglior montaggio/servizio. Non è automatico, ovviamente! :mrgreen: Però quando, per spuntarla sulla concorrenza, l'unica arma è il servizio (visto che non puoi "rosicchiare" altrove), beh, ci sono più chances che effettivamente ci sia un tendenza generale al miglioramento dei servizi. No?

Last but not least, dico che il "sistema Italia" è un circolo vizioso. Dove sì, magari tu paghi la tua cucina 3'000 € meno di uno svizzerotto (anche meno, se ti fanno lo sconto mirabolante) e CHE BELLO! ti sembra di aver fatto l'affare! Ma dall'altra parte, quando sarai tu a vendere, ti dovrai attendere la stessa cosa, e cioè che il tuo cliente ti tirerà il prezzo fino a svenarti (oppure lo perdi). Guadagni da una parte come cliente e ci perdi dall'altra come venditore. Alla fine dov'è il gran risparmio? Tutto sembra equivalersi. Dov'è la grande differenza con lo svizzero? Posso buttar lì un'ipotesi? Secondo me il "sistema Italia", alla fine, premia i più scaltri e più furbi e penalizza chi vuol giocare pulito. È un sistema che non garantisce una ridistribuzione equa dei redditi e allarga invece il divario tra chi diventa sempre più ricco e chi diventa sempre più povero.