Frank Lloyd Wright: architettura organica

- 16 luglio 2013

Rottura con il passato

Frank Lloyd Wrigh è nato e vissuto nel Wisconsin, a vent’anni si trasferì a Chicago per lavorare nello studio di Adler e Sullivan. Wright fu uno dei primi architetti a dettare unarottura netta con l'eclettismo che ancora dominava la fine dell’Ottocento, proponendo una concezione spaziale di nuova ideazione basata su intersezione formale di volumi geometrici semplici. Grande influenza nella sua architettura ebbero l’architettura tradizionale della casa in legno americana, le culture centroamericane come quella maya, e la tradizione giapponese. Ma ciò che più di tutto condizionò la sua mentalità progettuale fu un “gioco” che la madre gli regalò all’età di nove anni: un “gioco Frobeliano”, nato dalla mente di un pedagogo che sosteneva che cartoncini dalle forme geometriche semplici e cubi di legno dipinti con colori primari avrebbero portato i bambini alla conoscenza della natura, alla conoscenza della composizione e scomposizione dei volumi principali in secondari e alla loro associazione con realizzazione di diverse forme.

La filosofia organica di Frank Lloyd Wright

Il grande maestro dell’architettura organica Frank Lloyd Wright considerava l’architettura come elemento che nasce da sé, che non è fabbricato, che cresce nel tempo e si sviluppa, ieri, oggi e domani in continua mutazione, legato al suo processo vitale e al territorio. La filosofia dell’architettura organica è una completezza di base in cui tutti gli elementi s’integrano uno all’altro, completandosi reciprocamente, fondendosi tutti insieme in un pensiero superiore di completezza. La filosofia dell’architettura organica non è mai esplicitata completamente, elimina ogni separazione tra mente, corpo e universo intero.   Fondamentale quindi, concepire gli edifici architettonici come pensieri mentali, prima di trasferirli su carta; svilupparlo nella propria mente prima che esso prenda forma, permette di essere consapevoli della sua crescita, della sua forma, che sarà in continua evoluzione nel rispetto della natura e del territorio, nel rispetto delle proporzioni con l’ambiente circostante in continua modifica, sia naturale, sia artificiale.   Ma che cos’è l’architettura? È vita che assume forma, vissuta ieri, oggi e in futuro, nella certezza di un continuo mutamento della natura che la accoglie, e del costruito che si adatta al cambiamento continuo della stessa: attenzione fondamentale è data al rapporto armonico tra le parti e il tutto, all’armonia tra “uomo e natura” come quello che caratterizza un organismo vivente.

La casa sulla cascata e la sua importanza

Tra le tante importanti architetture del genio di Wright, considereremo la casa Kaufmannper la sua particolarità non tanto formale, quanto tipologica e di pensiero. Falligwater, questo è il suo nome, tradotto, Casa sulla Cascata. Frank Lloyd Wright ha progettato questa villa in Pennsylvania, un capolavoro dell’architettura moderna, punto di riferimento per tutti gli architetti a venire.   È un edificio costruito in una verde foresta, sopra una cascata: la sua forza sta in parte nell’architettura formale, ma soprattutto nell’aver sapientemente integrato architettura e ambiente, con l’impiego di materiali autoctoni in sintonia con lo spazio circostante, rispettandolo e valorizzandolo. Wright ha saputo sfruttare un ambiente naturale, una cascata in mezzo ad una foresta,permettendo a individui di vivere in sintonia con essa, senza opprimere né contaminare lo spazio, ma integrando le due cose, natura e architettura, una nel rispetto dell’altra. In questo risiede l’innovazione di questa architettura, unico esempio nel suo genere.  

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