- 27 dicembre 2020

3 consigli per la corretta illuminazione del bagno

Come illuminare bene il bagno? Come creare un ambiente funzionale e bello allo stesso tempo?
Questi i nostri principali consigli:

  • occorre decidere cosa illuminare. Generalmente sono due o tre i punti luce da individuare: uno di tipo generale, che illumina l’intera stanza in modo diffuso, da posizionare a centro stanza (si tratta solitamente di una plafoniera); uno direzionale e potente, posto sopra lo specchio e il lavabo; e infine uno opzionale decorativo, per rendere l’atmosfera più rilassante ed elegante, da piazzare in corrispondenza della doccia o della vasca, oppure in un angolo più scenografico;
  • bisogna considerare la grandezza e la geometria dell’ambiente, per capire sia di quanta luce artificiale abbiamo bisogno, sia quale tipologia di lampada impiegare (applique, faretti, sospensione, ecc.). Un ruolo importante è giocato anche dal colore della luce, oltre che dalla sua intensità: una luce calda è distensiva e rilassante, una di tipo freddo è più funzionale all’igiene quotidiana: rasatura e trucco;
  • è importante anche ragionare sull’estetica. Oggi esiste una ricchissima gamma di soluzioni decorative, diverse per materiale, forma, grandezza e stile, a cui possiamo attingere per realizzare un bagno bello e coordinato nello stile.

Come illuminare un bagno piccolo

Una sola luce non basta per illuminare un bagno piccolo. Occorre giocare con diversi elementi per non lasciare punti d’ombra.
Ecco i nostri suggerimenti:

  • è necessario valorizzare lo spazio a disposizione, spesso i difetti, come la superficie ridotta di un bagno di servizio, possono diventare dei punti di forza;
  • più punti luce faranno sembrare il bagno più grande e arioso;
  • si possono utilizzare i tagli di luce ad incasso (come nell’immagine) che diffondono in modo uniforme la luce, senza accecare. Sono estremamente scenici e minimali. Si possono installare a soffitto o a parete e il loro costo non è particolarmente eccessivo. Per un risultato impeccabile occorre impiegare: velette in cartongesso, controsoffitti o contropareti e profili in gesso per incassare le strisce LED;
  • scegliere uno specchio grande con illuminazione integrata. Sappiamo tutti che le superfici riflettenti amplificano lo spazio e creano giochi di prospettive e riflessi, se poi a questo si aggiunge un’illuminazione realizzata ad hoc, il risultato sarà più che soddisfacente.

Come illuminare il bagno cieco

Un’altra situazione tipo è quella del bagno cieco. Come illuminarlo?

  • fare un grande uso di luce indiretta, integrata nel controsoffitto ad esempio (la normativa igienica ci permette di avere in bagno un soffitto alto anche solo 240 cm) quindi ribassare il soffitto è un ottimo espediente non solo per far sembrare il volume del bagno più armonico, ma anche per incassare faretti, barre LED e altri corpi luminosi (guardando l’immagine si possono trovare diversi spunti d’arredo);
  • per ricreare l’illuminazione tipica di una finestra è importante impiegare una luce naturale, come quella dei LED, il cui grado di colore (misurato in Kelvin) è pari a 3500/4000 K. Questa luce tende al bianco e si avvicina di molto a quella che ritroviamo durante la giornata. Inoltre, una luce bianca non altera i colori dell’incarnato ed è in grado di evidenziare i difetti, cosa molto utile quando ci troviamo davanti allo specchio;
  • un bagno angusto e senza finestra ha bisogno anche di essere maggiormente confortevole rispetto ad uno ben illuminato. Ecco che accorre in nostro aiuto la luce calda, che risulta morbida e rilassante, quasi avvolgente, dato che evoca quella emessa da un caminetto acceso. I Kelvin in questo caso sono pari a 3000 e l’impiego ideale è nei pressi della doccia e della vasca. Se in più si opta per una lampada dimmerabile, quindi regolabile nell’intensità, il risultato sarà oltremodo perfetto.

Le luci per lo specchio in bagno

Lo spazio occupato dal lavabo e dallo specchio merita un’illuminazione ad hoc. Questi i nostri consigli:

  • ciò che deve essere illuminato è il viso e non lo specchio, quindi la direzione della luce deve colpire il volto, senza però abbagliarlo. Ecco perché altrettanto importante è la potenza dell’apparecchio, che va calibrata anche in base alla grandezza dello specchio, indicativamente ci si attesta attorno ad una potenza di circa 2200 Lumen;
  • per evitare coni d’ombra è sempre meglio far provenire la luce da più direzioni. Non a caso si ritrovano spesso soluzioni che vedono l’uso contemporaneo di luce diffusa e direzionale. Questo è l’esempio delle specchiere con illuminazione integrata. Queste presentano sia una retroilluminazione più soffusa e delicata, che spot frontali, disposti sopra e lateralmente alla lastra per un’illuminazione mirata;
  • per chi cerca una soluzione originale ma al contempo funzionale può optare per una delle tante specchiere di design della collezione Ri-tratti di Artelinea, che mostriamo nella gallery. Si tratta di una linea di specchi luminosi di diversa forma e grandezza, impreziositi da inserti grafici e di luce ottenuti con evoluti tagli laser;
  • chi desidera mirare all’eleganza può invece ispirarsi ad uno dei progetti Antonio Lupi, sempre nella gallery, in cui per illuminare un importante bagno in un appartamento di Zurigo è stato scelto un gioco di luci in corrispondenza dello specchio, che mescola: uno specchio retroilluminato e spot a incasso nel soffitto che creano un ambiente caldo e accogliente.

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