Redazione - 30 novembre 201530 novembre 2015
Consigli pratici su come progettare l'impianto elettrico della cucina, tutto quello che c'è da sapere su prese elettriche e illuminazione.
Redazione - 30 novembre 201530 novembre 2015
L'impianto elettrico della propria abitazione deve seguire le normative di legge vigenti, che variano da ambiente a ambiente e che si fanno più rigide nel caso della cucina e della zona di cottura. Per la progettazione dell'impianto elettrico della cucina occorre affidarsi sempre a tecnici esperti, idraulici ed elettricisti, i quali saranno in grado di accertarsi della situazione e collocazione dell'impianto centrale e farne un piano nel caso si tratti di una ristrutturazione, ma se parliamo di una casa nuova è bene farsi un'idea di dove inserire tutte le parti. Non occorre infatti pensare solo alle prese, ma anche a tutto ciò che è collegato alla sicurezza in cucina, ovvero le prese d'aria e le aperture per eventuali fughe di gas, oltre agli allacciamenti destinati a un eventuale telefono o citofono. Se desiderate anche guardare la TV mentre mangiate o cucinate, ricordatevi dell'uscita per l'antenna, mentre chi dispone di un ambiente cucina ampio e centrale può pensare di inserire qui anche l'allacciamento per il termostato e regolare da questa stanza la temperatura di tutta la casa; insomma, la prima cosa da fare è pensare a tutti gli elementi da inserire, compresa l'illuminazione.
Le prese elettriche in cucina sono elementi preziosi, quanto preziosi sono i vari elettrodomestici grandi o piccoli che inseriamo e mettiamo in funzione: basti pensare a quelli fissi come il frigorifero, il forno, la lavastoviglie. A questi se ne aggiungono spesso anche altri come il microonde, perennemente in contatto con una presa; frullatori, tostapane, attrezzi vari per la preparazione di cibi sono solo alcuni degli oggetti che a turno utilizziamo, anche se non tutti i giorni. Ecco che lesinare sul numero delle prese elettriche potrebbe davvero costituire un errore nella progettazione dell'impianto elettrico in cucina, ma anche un posizionamento non ragionato è pericoloso: nel corso di vita di un elettrodomestico possono verificarsi problemi di funzionamento di diversa natura, quindi la relativa presa (posta per legge a non meno di 17,5 centimetri da terra, consigliata a 30 centimetri) dovrebbe essere facilmente raggiungibile per un intervento veloce. L'idea migliore è quella di inserire un pannello nascosto da un'anta – è perfetto lo spazio sotto il lavello – che contenga tutte le prese principali e possa essere gestito in modo pratico senza dover smontare una parte della cucina.
La normativa prevede che l'impianto elettrico della cucina sia progettato tramite uno schema redatto da un professionista, a partire dal quadro elettrico dell'abitazione che si trova solitamente nell'ingresso; le prese elettriche che non appartengono agli elettrodomestici devono essere poste a 100 cm da terra, ovvero corrispondenti al piano di lavoro, ad almeno 60 cm dai fornelli e dal lavello per non risentire di schizzi di acqua o fonti di calore. I punti presa devono essere adattabili ad apparecchi di potenza 16 ampere, mentre deve essere presente almeno un punto luce con interruttore “interrotto” (per la luce centrale), oltre a quelli desiderati in corrispondenza del piano di lavoro o altrove. Le uscite per le tubazioni di acqua e gas devono essere centrate sull'asse del lavello e da lì arrivare a tutti gli elettrodomestici; per quanto riguarda l'aspirazione dei fumi è d'obbligo la presenza di una cappa a tiraggio naturale o aspirazione elettrica, oppure un elettroventilatore. Essenziale anche la presenza di due aperture nel muro per la dispersione di eventuali fughe di gas: una in prossimità del soffitto, l'altra del pavimento, entrambe protette da griglie e con diametro di almeno 100 cm².
Per ottimizzare il lavoro in cucina occorre pensare con cura alla sistemazione dei punti luce in modo da creare un impianto elettrico che ne preveda la settorialità: la luce di cui abbiamo bisogno nelle varie zone è diversa, non deve essere concentrata in un unico punto centrale del soffitto ma distribuirsi in modo ragionato. Per cucinare in sicurezza e comodità occorre inserire punti luce e relativi interruttori nella zona di lavoro in modo da non creare troppo distacco tra l'uno e l'altro (l'effetto generale dev'essere omogeneo e non devono esistere parti eccessivamente illuminate o troppo in ombra): le luci sotto i pensili superiori permettono di vederci bene – soprattutto quelle al neon - e lavorare in sicurezza e possono essere utilizzate come splendide luci d'atmosfera. Un altro elemento da considerare nell'impianto elettrico della cucina è l'inserimento della cappa sopra i fornelli, che non solo aspira gli odori del cucinato ma elimina anche i fumi e i gas di combustione: per evitare che attraverso di essa entri aria esterna - che raffredderebbe il locale in caso di correnti molto forti - accertatevi che sia provvista di una valvola da chiudere ogni volta che non viene utilizzata.