I lampioni da giardino sono il modo migliore per illuminare a dovere un’ampia porzione di spazio outdoor in maniera uniforme, oppure per creare angoli ad hoc particolarmente suggestivi che valorizzino le aree all’aperto all’interno delle nostre abitazioni. I lampioni da esterno si inseriscono in maniera organica all’interno di qualsiasi tipo di contesto: un giardino classico privilegerà prodotti dal design più tradizionale, mentre un giardino moderno sarà più adatto all’inserimento di strutture caratterizzate da un estetica essenziale e sottile, ma al contempo decisa e ricca di personalità. Anche i materiali sono diversi: per il classico va per la maggiore il ferro battuto, mentre per il moderno sono metallo e plastica a farla da padroni.
Che si prediliga uno stile piuttosto che un altro, la scelta dei modelli in commercio è varia e diversificata. Le variabili da tenere in considerazione da parte del cliente sono diverse: si parte dalle dimensioni, che ovviamente devono essere proporzionate allo spazio a disposizione, si passa per la potenza di luminosità che deve essere conforme all’ambiente di inserimento e si arriva alla questione dello stile, che dovrà correre coerente con quello che già caratterizza il nostro outdoor.
Per quanto concerne la tipologia e il calore della luce, la scelta più diffusa è quella di luci LED per una questione di consumi. Una grande diffusione stanno avendo anche i lampioni da giardino solari, per il massimo della ecosostenibilità.
In foto, il lampione da giardino in metallo Pils di Zava.
Esiste una serie di lampioni da giardino che non si alimenta ad elettricità bensì ad energia solare. Questa tipologia di modelli si è guadagnata un’importante fetta di mercato, soprattutto negli ultimi anni, in conseguenza alla crescita esponenziale dell’attenzione rispetto a soluzioni eco-friendly a bassissimo impatto ambientale e in grado di abbattere parallelamente i consumi e i costi in bolletta.
Progettare l’illuminazione del proprio giardino con prodotti ad energia solare rappresenta una scelta virtuosa, ma che va valutata e pianificata con estrema cura. I lampioni da giardino solari funzionano tramite il collegamento di una lampada a luce LED con un’alimentazione ad energia solare, possibile grazie a un sistema fotovoltaico composto da batterie, regolatori di carica e pannelli fotovoltaici. Tale installazione permette di convertire durante il giorno l’energia del sole in energia elettrica, mentre il regolatore di carica è in grado di gestire le tensioni e accumulare l’energia all’interno delle batterie.
L’energia accumulata durante il giorno viene convogliata per alimentare durante le ore buie i lampioni del nostro giardino, così da illuminare le nostre serate all’aria aperta nella maniera più ecologica possibile.
In foto, il lampioncino da giardino ad energia solare di System Elettronica: questo modello è realizzato in alluminio e plastica ed è composto da un pannello fotovoltaico incorporato da 1,6 W, una batteria interna e luci a LED interne di ultima generazione. Il pannello solare, come detto, carica la batteria interna, che può arrivare a 3 notti consecutive di autonomia. Il pannello fotovoltaico è inoltre dotato della funzione crepuscolare, e permette cioè l’accensione del lampioncino solare in modo automatico al calar del sole e il suo spegnimento al sorgere. I LED interni emanano un flusso luminoso di 200 lumen a luce calda; il lampioncino è anche dotato di sensore di movimento che permette l’accensione alla massima potenza.
Come tutti gli elementi di arredamento della casa progettati per migliorare la vivibilità e la funzionalità delle nostre abitazioni, anche quelli pensati appositamente per le zone outdoor hanno bisogno di una manutenzione costante e accurata affinché possano funzionare al massimo delle proprie capacità e conservare il miglior aspetto estetico possibile, pulito ed elegante.
Il discorso vale ovviamente anche per i lampioni da giardino.
Una volta armati di un panno morbido e di una soluzione a base di acqua e detergente neutro, potremo iniziare l’opera di pulizia, avendo preliminarmente cura di staccare la corrente elettrica onde evitare incidenti potenzialmente molto pericolosi.
La prima cosa da fare è smontare la parte superiore del palo: plafoniera, sfera o qualsiasi altro involucro a protezione della lampada deve essere smontato e tolto.
Una volta che tutti i pezzi sono stati smontati e appoggiati su un piano comodo, essi possono essere puliti accuratamente col nostro panno morbido, imbevuto nella soluzione di acqua e detergente neutro: si comincia sfregando la parte trasparente in modo da renderla il più possibile nitida e lucida, così che lasci passare al meglio la luce della lampada che tornerà poi ad illuminare il nostro ambiente esterno.
Quando essa sarà perfettamente ripulita da ogni traccia di sporco, andrà messa ad asciugare prima di essere rimontata. Nell’attesa, ci si potrà dedicare al palo, pulendolo allo stesso modo e facendo attenzione a non far colare l’acqua nelle zone interessate dai cavi. Ultimato anche questo lavoro, potremo rimontare il tutto così come lo avevamo trovato, riattaccare la corrente elettrica e godere dell’illuminazione del nostro lampione tirato a lucido.
POTO di Artemide è un esempio di lampione da giardino a LED in alluminio, costituito da un testa palo fissato al palo con l’ausilio di grani di bloccaggio. Cementato per 0,5 metri, sporge da terra per un’altezza finale di 2,5 metri; la testa ha un diffusore trasparente e una calotta superiore bianca opaca. Tutte le parti in alluminio sono verniciate con trattamento per esterni a 3 stadi: nanotecnologie, primer anti-ossidante e vernice al poliestere.
Quando deve essere alto un lampione da giardino? Quanto deve essere potente la sua luminosità? Quale stile deve caratterizzarne l’estetica?
Partiamo dall’ultima questione: sia classico che moderno sono stili egualmente incisivi per lampioni da giardino, l’importante è che si adattino bene al resto dell’arredamento che avete scelto per la zona outdoor. Questo vuol dire che il classico andrà con il classico e il moderno con il moderno. L’esperimento di mixare i due stili rischierà di concludersi in un pasticcio.
La luminosità deve essere coerente e armonica con la superficie da illuminare e l’atmosfera di cui siete alla ricerca. Non usate luci troppo forti per uno spazio piccolo, né troppo tenui per un ambiente particolarmente esteso. Ricordate anche che la luce neutra è più “istituzionale”, e quindi più funzionale a un tipo di illuminazione omogenea che ha come parola d’ordine quella della visibilità distribuita su tutta l’area outdoor; la luce calda è invece più d’atmosfera, e risulterà dunque più funzionale alla creazione di particolari angoli suggestivi e decorativi. Un consiglio che è quasi un imperativo: sia luci forti che soffuse vanno bene se posizionate in maniera funzionale, evitate invece a tutti i costi di lasciare angoli e porzioni di giardino completamente al buio.
Per quanto riguarda la direzione dell’illuminazione, ricordate che è sempre bene illuminare dall’alto verso il basso, così da avere un cono di luce più ampio ed evitare che la fonte di luminosità sia ad altezza occhi (risulterebbe fastidiosa, soprattutto in caso di alti voltaggi). Scegliete bene la posizione in modo da conferire un’illuminazione più organica possibile e ricordate che esistono anche lampioni orientabili per inclinazione che potrebbero risolvervi parecchi problemi, soprattutto se pensate a una zona outdoor in cui l’angolo conversazione possa spostarsi di continuo: in questo modo avrete sempre la luce giusta col taglio giusto.
Lalalampada è un lampione da giardino a luce diretta di Martinelli Luce, contraddistinto da struttura metallica con trattamento anticorrosivo per esterni e verniciato a polvere. Il riflettore è in alluminio con effetto rame ossidato, mentre il diffusore interno è in vetro satinato. Progettato per lampadine a LED è in classe energetica A+.