Nella concezione moderna dell’abitazione, la stanza da bagno è sempre meno una stanza di servizio e sempre più un locale adibito a comfort e benessere. Se questi due concetti saltano subito all’occhio quando si parla di docce o vasche da bagno dotate di ogni comfort possibile e immaginabile, le stesse categorie andrebbero applicate anche a un elemento che spesso è colpevolmente trascurato come il lavabo. Non è forse di fronte ad esso che spesso e volentieri inizia la nostra giornata una volta in piedi? Ecco perché la scelta del lavabo è utile e funzionale a rendere la nostra abitazione e il nostro bagno ancora più godibili. Se il bagno è dunque un luogo speciale, è giusto che per arredarlo si scelgano prodotti all’altezza. La serie di lavabi da appoggio Big di Regia è una proposta colorata e innovativa, realizzata in vetroghiaccio (resina e pigmenti di vetro). Un oggetto di puro design, lucente, pulito e moderno che rende l’utilizzatore finale designer del proprio bagno. Le misure? 44x80 e 15,7 cm di altezza.
Una volta definito il top per lavabi da appoggio si passa, per così dire, al piano inferiore per analizzare quale mobile possa integrarsi al meglio col piano d’appoggio. L’utilità del mobile sotto un lavabo da appoggio è facilmente intuibile, in quanto esso servirà a sgravare la zona attorno al vostro lavabo dalla presenza di tutti quegli oggetti “di scorta“ o non legati direttamente all’uso del lavabo (bensì a quello del bagno tout-court), che anziché stare in bella mostra creando una sensazione di caos e disordine, potranno essere riposti fra gli scompartimenti del vostro mobile. Come sempre, la scelta da effettuare dovrà essere coerente per stile, colori e materiali rispetto a quella del lavabo. Un top e un mobile incoerenti o incapaci di integrarsi in maniera armoniosa rovinerebbero irreparabilmente il colpo d’occhio del vostro bagno. Al contrario, una scelta azzeccata e accuratamente studiata sarà capace di dare quel tocco di classe in più al locale. La linea Citterio di Pozzi-Ginori rappresenta una felice soluzione per quanto riguarda i mobili per lavabi da appoggio. Le misure sono di 73,5 centimetri in larghezza, 48,5 di profondità e 54,5 in altezza, in due versioni: rovere sabbia e rovere fumé.
Come abbiamo detto in precedenza, scegliere le giuste finiture da accostare per il proprio bagno può essere fonte di dubbi e incertezze, soprattutto se si è alla ricerca di un risultato particolare e inedito che non faccia scadere il vostro bagno nella tonalità. La disposizione è importante e ancora di più lo è il colore, che dona identità e carattere tanto quanto lo stile scelto per comporre il bagno. La linea Linfa 03 di Arbi Arredobagno si contraddistingue per la sua grande luminosità abbinata a una resa estetica di grande fascino. La composizione è presentata nella finitura Legno Badia, abbinata a fianchi di tamponamento, piano top e frontali del pensile in laccato bianco lucido. Essa comprende due basi - di cui una portalavabo con piano top in mineralguss con lavabo integrato Riga - specchiera Light e pensile Frame.
Nel mondo della ceramica sanitaria, Azzurra si è sempre contraddistinta per la volontà di raggiungere traguardi inediti nella lavorazione dei materiali. La linea Elegance affonda le proprie radici in questa netta convinzione, proponendo lavabi dallo spessore minimo di 3 millimetri. Queste forme si adattano alle tendenze attuali, che spesso vedono però l’abbandono della ceramica (storico materiale dei sanitari) in favore di materiali alternativi. Azzurra rimane invece saldamente ancorata all’uso della ceramica, che resta come elemento cardine della propria produzione. La linea Elegance offre lavabi da appoggio nelle forme Circe, Soft e Square, tutti disponibili in diverse colorazioni: bianco, lucido, cenere, rame, perla cotone, edera, salvia, cipria, carbone e tortora.
La fruibilità e degli spazi e la praticità degli accessori di arredamento è importante in qualsiasi stanza, in bagno se possibile ancora di più. Ecco perché nella scelta e nella collocazione dei sanitari va messa la massima attenzione. Seguire i gusti e adattarsi allo spazio disponibile è giusto e sacrosanto, ma non bisogna mai dimenticare il tipo di utente che farà utilizzo del lavabo, onde evitare spiacevoli sorprese una volta ultimati i lavori. Uno degli argomenti più caldi in questo senso riguarda ovviamente l’altezza a cui posizionare i lavabi da appoggio. Un lavabo posto troppo in basso vi farà venire mal di schiena a forza di piegarvi, mentre uno troppo in alto vi costringerà a stare in punta di piedi. Come già detto, la tipologia di utente è importante: ci sono persone più o meno alte e ci sono casi particolari che riguardano bambini o persone diversamente abili. Esiste comunque una quota standard all’altezza della quale solitamente si posizione il lavandino ed essa è di 80 centimetri a partire da terra fino al bordo superiore del lavandino. A questa corrisponde poi un’oscillazione di +/- 5 centimetri a seconda dei casi e delle esigenze. Questa cifra ovviamente non è campata per aria, ma è stabilita da studi antropometrici, che hanno tenuto conto dei parametri fisici medi di una persona adulta. Inoltre, è bene che per questioni di comodità nell’utilizzo ci siano almeno 20 centimetri liberi su entrambi i lati e 60 centimetri frontalmente, entrambe disposizioni pienamente riscontrabili nella linea Memo 06 di Arbi Arredobagno, in cui i due lavabi giustamente distanziati permettono una perfetta fruibilità da parte della coppia. Infine, la questione bambini: a meno che i piccoli non dispongano di un bagno privato fatto su misura per loro, la tendenza più comune è quella di usare rialzino che gli permetta di raggiungere il lavabo. Contando poi che durante gli anni dell’infanzia i bambini crescono molto in fretta non si usa mai scendere sotto quota 70 centimetri per l’installazione del lavabo.
Come abbiamo visto fin qui, il lavabo da appoggio presenta una lunga lista di caratteristiche favorevoli, soprattutto per quanto riguarda l’eleganza, la forte personalità e la possibilità di sbizzarrirsi fra linee di design diverse, con colori e materiali anche inediti. Non manca però il rovescio della medaglia. Dopo i pro tocca ai contro riscontrati da alcuni utenti nell’uso del lavabo da appoggio. Il maggiore difetto che spesso viene messo in luce è quello di una supposta scomodità, soprattutto in dipendenza del fatto che la forma del lavabo favorisca la produzione di schizzi che finirebbero per bagnare il piano d’appoggio. Questo vuol dire ritrovarsi ad asciugare e ripulire il piano d’appoggio ad ogni utilizzo. Per ovviare a questo problema si può optare per un lavabo più profondo, come quello proposto dalla linea Street 28 di Arbi Arredobagno. In questo modo l’inconveniente schizzi dovrebbe essere risolto.
“Grande” non è sempre sinonimo di utile o funzionale. Chi l’ha detto che siano le dimensioni del lavabo da appoggio a determinarne la fruibilità? Nessuno. Esistono infatti diverse soluzioni di lavabi da appoggio piccoli in grado di soddisfare al meglio l’esigenza dell’utente. Ad esempio, la collezione Outline di VitrA si distingue per il proprio design originale e distintivo e per l’utilizzo del materiale Ceratine, molto durevole e capace di donare un look contemporanea a tutti gli ambienti del bagno. I lavabi sono più moderni e resistenti, ma allo stesso tempo più leggeri e sottili senza mai tralasciare la componente estetica. Le forme disponibili sono cinque (asimmetrico, ovale, quadrato, pebble, rotondo), in altrettanti colori (nero matt, matt taupe, matt mink, bianco matt e bianco).