Redazione - 12 ottobre 201703 febbraio 2019
Miscelatori bagno, non solo funzionali, ma anche decorativi. Scopri le principali caratteristiche e alcuni dei modelli.
Redazione - 12 ottobre 201703 febbraio 2019
Miscelano flusso e temperatura dell’acqua, valorizzano il mood dell’ambiente, consentono il risparmio energetico e idrico: sono i miscelatori per il bagno.
I modelli, dall’estetica classica a quella più innovativa, sempre eleganti e funzionali, con diverse finiture e persino con soluzioni colorate, si dividono in 5 tipologie principali.
Alla base del funzionamento di un miscelatore monocomando, rubinetto che con un solo (e semplice) movimento permette di ottenere la temperatura e il flusso desiderati dell’acqua, c’è la valvola miscelatrice. È collocata nella cartuccia, contenitore in plastica all’interno del miscelatore, da cui, attraverso specifici condotti, esce l’acqua.
La valvola miscelatrice è formata da due dischi ceramici il cui meccanismo permette o meno la fuoriuscita di acqua nelle modalità volute, secondo precise caratteristiche di resistenza e affidabilità.
In particolare:
Può accadere che il miscelatore non funzioni più al meglio, erogando acqua in modo anomalo e/o si chiuda male.
Spesso è un problema di cartuccia su cui il calcare si deposita provocandone incrostazioni e corrosione.
Periodicamente dunque andrebbe pulita per una corretta manutenzione, smontando il miscelatore e accedendo all’interno.
Se basta pulirla disincrostandola con un prodotto specifico, bene, altrimenti va cambiata. Se non si è esperti, meglio ricorrere all’idraulico che sa come muoversi.
Un problema risolvibile senza l’aiuto di un professionista è la pulizia del filtro, parte più esterna del miscelatore, tecnicamente detto aeratore.
Qui facilmente si accumula lo sporco presente nell’acqua e ci si incrosta il calcare. Il risultato è un flusso ridotto e uno scorrimento non buono. In alcuni modelli si può svitarlo a mano (altrimenti con una opportuna chiave), quindi: