Il Salone Internazionale del Bagno della Design Week milanese, offre un concentrato di idee e novità all’ennesima potenza, focalizzato proprio in questo ambiente della casa deputato al benessere e al relax. Un ruolo di primo piano gioca proprio la rubinetteria: tecnologia, risparmio energetico, ma soprattutto bellezza. Ecco in un termine racchiuso il must di questa edizione: estetica. Il rubinetto abbandona la mera funzionalità per divenire a tutti gli effetti elemento decorativo di primo piano. Designer di grande prestigio sono chiamati all’appello per creare opere uniche, altamente personalizzabili nei materiali e nelle finiture, sempre più ricercate. Che sia a parete o da appoggio, con miscelatore o a manopola, minimal, industriale o in stile totalmente retrò, le finiture metalliche nella rubinetteria bagno dominano la scena. Ottone, rame, bronzo, nichel e acciaio. In infinite versioni: opache, cromate, lucidate, spazzolate, naturali, nere, ma anche oro, oro rosa, oro satinato, argento, color champagne rosato, cesellate effetto gioiello. Appariscenti e mai scontate. Il marmo, bianco o nero, è un altro dettaglio prezioso di leve e pomelli, così come il legno. Con Dress by Nilo Gioacchini di Nobili Rubinetterie è possibile. Un miscelatore in ottone disponibile in tre altezze assicurando la massima flessibilità, con tecnologie per il risparmio d'acqua che riducono la portata da 11 lt/min a 5 lt/min. Bocca di erogazione e leva di comando rivestite in 16 finiture a scelta fra quattro macro-palette: Colore, Legno, Materia e decorazione Guilloché. Forme eleganti ed ergonomiche che catalizzano su di sé l’attenzione e non passano mai inosservate.
In netta controtendenza rispetto all’ormai classico rubinetto integrato al lavabo, è la versione a muro. Un richiamo a uno stile passato mai tramontato che diviene contemporaneo e attuale nei dettagli ricercati delle forme. Hanno inoltre il pregio indiscusso di adattarsi a quasi ogni tipologia di lavandino, vasche e docce. Installazioni per bagni dal taglio raffinato ed elegante, quanto di richiamo industriale. I più diffusi sono indubbiamente i modelli a leva, con rubinetto e miscelatore per la temperatura dell’acqua, fissando l’impianto direttamente nella parete. Sono disponibili anche configurazioni con doppia manopola distinta, per acqua calda e fredda. Le maniglie, dallo stile marcatamente più classico, sono oggi all’avanguardia in termini di design e stile. Basti guardare la collezione Inciso di Gessi in collaborazione con David Rockwell. Essenziale, avvolgente, minimale. L’ottone reinterpretato e trattato con nero, nickel e bronzo. Una sapiente alternanza di superfici lisce e testurizzate in innumerevoli combinazioni produce un risultato dal fascino tangibile. La tecnologia al servizio dell’emozione.
Estetica accurata ed elevata performance sono i tratti distintivi di un rubinetto attuale. Oltre al riguardo e all’attenzione per l’ambiente in senso lato, la modernità si esprime anche attraverso uno studio mirato della funzionalità, un design sublimato che accarezza i sensi, e soprattutto, dall’esaltazione della materia in ogni suo aspetto e struttura. Anche nella rubinetteria. Oltre ai materiali d’uso più comune, come acciaio inox o ottone, Ritmonio nella collezione “i colori del mondo” va al di là dei limiti del prevedibile e dello scontato, presentando un elemento il cui comando è in cemento della serie Haptic. Non più la monotonia del grigio industrial, ma ben otto tonalità ispirate alla natura: tramonto, canyon, oceano, vulcano, artide, tundra, amazzonia, sahara. Cover soft e audaci della sabbia, della roccia, del deserto, del ghiaccio, dell’acqua… Il colore, anche nell’illuminazione, è sinonimo di avanguardia. Come le luci a led installate nella struttura stessa del rubinetto, con effetto cromoterapia. Una soluzione che rende più vivace e originale l’atmosfera del bagno, per un risultato scenografico senza pari. Collocate sotto il rompigetto rilevano il getto attivandosi istantaneamente. E sono anche estremamente ecologiche, sfruttando non batterie o corrente elettrica, ma l’energia stessa prodotta dallo scorrere dell’acqua. I colori variano in relazione al sensore attivato dalla temperatura, di norma blu per il freddo, rosso per il caldo e viola per l’intermedio. Ma le lucine possono avere anche sfumature diverse, per stimolare i sensi non solo con il tatto, ma anche con la vista. Oltre alle suggestioni ottiche, offrono anche un ulteriore plus: con l’azione frangi flusso, aerano l’acqua, riducendone il consumo. Un altro dettaglio d’impronta contemporanea è lo stile minimal. Proposte armoniose e forme lineari, dalle proporzioni equilibrate che esaudiscono un desiderio innato di purezza e semplicità. Ma anche configurazioni più solide e strutturate, quelle ad esempio con getto a cascata con lama d’acqua di più o meno grandi dimensioni, o con scorrimento dell’acqua a vista. O, infine, sistemi architettonicamente ricercati, sinuosi e d’effetto, vere e proprie sculture di acciaio.
Quali sono gli elementi che rendono un rubinetto migliore di un altro? Innanzitutto la qualità dei materiali, certificati secondo le normative internazionali. Sottoposto all’usura quotidiana, deve garantire, in primis, la funzionalità al servizio dello scopo principale. Un esempio è Axor Uno: profili precisi di una costruzione coerente, ridotta all’essenziale. Due cilindri innestati ad angolo retto, con tasto a pressione “select” e rotazione della cosiddetta maniglia “Zero, che apre e chiude il fiotto d’acqua. Altro fattore determinante è l’igiene, la superficie studiata per essere antibatterica ed evitare l’annidamento di sporco e incrostazioni. Inoltre le caratteristiche tecniche devono essere tali per cui la prestazione sia ottimale anche in termini di durata nel tempo e sicurezza: l’acqua che scorre non deve in alcun modo essere contaminata da eventuali residui dovuto alla resistenza dell’azione meccanica quotidiana, alla corrosione e al calore. Un plus è la facilità di pulizia dei filtri e l’eventuale manutenzione. Tecnologia e prodotti innovativi che con l’inserimento di valvole termostatiche, regolatori di pressione e flusso, fotocellule o getti temporizzati, promettono anche un notevole risparmio energetico.
Closer di Zucchetti, design Diego Grandi, è un esemplare di rubinetto miscelatore monocomando con cartuccia diametro 25 mm. Un gioco di snodi e rotazioni per un risultato inconfondibile: corpo e leve in ottone e finitura in cromo e nero soft touch. Presa ergonomica e angoli arrotondati per inaspettate possibilità di evoluzione. I miscelatori sono indubbiamente pratici e comodi. Con un solo gesto mescolano acqua calda e fredda ottenendo la temperatura desiderata. Possono presentarsi con unica manopola o in versioni accoppiate ed essere dotati di sensori regolano flusso e temperatura. I comandi a fotocellula con attivazione a rilevamento di presenza, alimentati a batteria, seguono i movimenti aprendo autonomamente la valvola al semplice passaggio della mano davanti al sensore frontale, dal raggio regolabile. Si innesca, quindi, anche con le mani impegnate, senza alcuna necessità di toccare la manopola o bagnarsi. Al termine dell’utilizzo, o dopo un minuto di attività continuata, a seconda del timer impostato, la funzione anti consumo chiude il rubinetto arrestando l’erogazione. Si combattono così gli sprechi, ottimizzando il consumo idrico e garantendo un risparmio dei consumi anche del 50%, a beneficio dell’ambiente, e del portafoglio! I miscelatori sono dotati di cartucce che vanno pulite regolarmente e periodicamente sostituite, al fine di evitare le perdite e preservarne la durata nel tempo. Si tratta di dischi in ceramica avvolti da materiale plastico. Occorre smontare la leva monocomando, svitare l’elemento di blocco, solitamente un dado di forma particolare, e separare la cartuccia nei suoi tre componenti: l’esterno con meccanismo di miscelazione, le parti che generano movimento meccanico - entrambi da lavare con detergente anticalcare in crema o gel e lubrificati con grasso o olio per evitare si secchino e spezzino - e i dischi in ceramica che si muovono uno sull’altro miscelando l’acqua. Questi ultimi possono essere trattati con una normale pasta abrasiva e successivamente con olio alimentare. Infine asciugare e rimontare le parti: l’operazione è conclusa. I monocomando consentono una regolazione più rapida e hanno una superficie minore di ingombro rispetto alle versioni a doppia manopola. Se integrati con valvole termostatiche, con autoregolazione della temperatura e sistema di sicurezza che limita a 38° massimi la temperatura dell’acqua, offrono il vantaggio di essere più affidabili, salvaguardando l’incolumità anche dei bambini ed evitando spiacevoli sbalzi termici.