Quando parliamo di piscine da giardino il nostro immaginario va immediatamente a grosse pozze d’acqua cristallina in cui immergersi nei periodi di caldo torrido. La possibilità di optare per una soluzione removibile esiste, ed è anche poco dispendiosa. Esistono infatti in commercio piscine fuori terra che una volta poggiate sul terreno, con un sistema di filtraggio dell’acqua, possono assolvere allo scopo tanto come una interrata. Ne esistono due tipologie in commercio: gonfiabili e non. Con le piscine gonfiabili è possibile avere un elemento comodo e pratico, ad un prezzo molto interessante. Le dimensioni e le forme di questo tipo di piscina possono essere svariate, dalle più piccine, tonde o rettangolari, a quelle più grandi. Le dimensioni variano da un diametro minimo di un metro per i piccolini, fino ad un diametro di circa 4 metri per le piscine circolari, mentre quelle rettangolari arrivano ad una lunghezza massima di 3 metri di lato lungo, per uno e mezzo, massimo 2 di lato corto. I costi sono relativamente bassi, quella più costosa circolare non supera i 70 euro, mentre per le rettangolari si resta sui 50- 80 euro di massima, sistemi di filtraggio esclusi.
E' possibile, nel caso un cui si cerchi un modello di piscina fuoriterra che sia più solida e resistente, rivolgere la propria attenzione verso modelli non gonfiabili; in questo caso, le dimensioni dello specchio d’acqua aumentano fino ai 3x6 metri nelle piscine rettangolari, ma anche i prezzi sono incrementati. Partiamo dai 500 euro a salire fino a 2000 ed oltre. L’opzione alternativa alle piscine gonfiabili è, infatti, l’installazione- sempre removibile- di piscine da giardino fuori terra rigide. Anche qui le possibilità sono molteplici, sempre presente per un corretto utilizzo e corretta igiene dell’acqua, un sistema di filtraggio a pompe. La possibilità in questo caso è di avere un’altezza maggiore rispetto a quelle gonfiabili, ma i costi in questo caso son molto superiori, si parla di un minimo di 1000 euro. Le dimensioni nel caso delle piscine circolari variano dai 4 ai 10 metri di diametro per un’altezza anche di 1,5 metri, mentre per le rettangolari si parla di 11x6 come massima dimensione. Con questa soluzione la possibilità è di avere forme diverse, ad esempio ad otto.
Per i più piccini possiamo optare per moltissime soluzioni giocose. Sempre di ridotte dimensioni sia in altezza che larghezza, ricadiamo nei gonfiabili, più sicuri per gli infortuni, vista la loro morbidezza. La scelta del colore, del modello e della forma, è vastissima. Possiamo variare tra forme semplici e regolari come una circolare ad anelli sovrapposti, oppure optare per una rettangolare con parasole anch’esso gonfiabile, tenuto su da pilastri di pvc ad aria. Funghetti colorati con parasole a forma di capocchia puntinata rossa e bianca renderanno di sicuro più piacevoli i loro giochi in acqua, mentre uno scivolo anch’esso in pvc gonfiabile, può sicuramente essere motivo di soddisfazione per i più grandicelli. Si può inoltre scegliere piscine da giardino che siano un sistema di giochi d’acqua: cascatelle, palme parasole e animaletti che spruzzano saranno un divertente passatempo per il loro soggiorno acquatico.
La scelta della piscina fuoriterra per il proprio giardino, come detto, può spaziare tra numerose soluzioni alternative che differiscono tra loro per dimensioni, materiali e, naturalmente, costo. Per avere un'idea di quali possano essere le migliori alternative, va ricordato che, nel caso delle piscine gonfiabili, è molto facile incorrere in problemi di buchi che ne possono compromettere la tenuta. Esistono appositi prodotti per effettuare la riparazione, ma questi possono ledere l'estetica e, se il taglio è esteso, la riparazione potrebbe non essere fattibile. Nel caso in cui si cerchi una soluzione più solida e resistente, esistono numerosi modelli, piuttosto economici, che presentano una struttura esterna in lamiera, completata da un liner interno in materiale impermeabile. Le dimensioni possono essere varie, e questa tipologia, si presta anche per essere parzialmente interrata.
E poi, per chi dispone del budget sufficiente, ci sono le classiche piscine interrate. Vere e proprie oasi private che di certo non perdono fascino, anzi si perfezionano di continuo sotto ogni punto di vista. L’offerta sul mercato è vastissima, così come molto ampia risulta oggi la gamma di finiture e rivestimenti sia interni che esterni. Le numerose combinazioni consentono di soddisfare qualsiasi gusto e qualsiasi esigenza. Se prive di zone rialzate rispetto al livello del terreno, inoltre, le piscine interrate consentono di entrare in acqua in modo estremamente comodo, sicuro, senza che vi sia alcun ostacolo: l’ideale per i più piccoli e anche per chi ha difficoltà motorie. Da un punto di vista estetico, poi, i risultati possono essere a dir poco suggestivi. Quasi non ci sono limiti quanto a forme, colori, accessori. In foto un progetto realizzato da Piscine Castiglione all’interno di una villa privata in Abruzzo: una vasca dalle linee ricercate e innovative, immersa in un giardino lussureggiante incastonato tra rigogliose colline. Presenta una struttura Bluestyle Skimmer a forma libera, pensata per essere adattata alla complessa architettura del parco. La vasca misura 13,65 x 9 m con una profondità di 1.50 m. È dotata di una scalinata di accesso, una zona relax, una confortevole struttura-gazebo pensata per accogliere gli ospiti e garantirne riposo e privacy. Rivestita internamente con PVC dalle delicate tonalità sabbia, la piscina offre inoltre un ingresso in acqua agevolato, reso più sicuro e confortevole da sei gradini rivestiti in materiale antiscivolo. A ciò si aggiungono l’impianto di riscaldamento e un efficiente sistema di filtrazione e circolazione dell’acqua.
I rivestimenti delle piscine da giardino possono essere realizzati con le piastrelle o consistere in un semplice telo: naturalmente c’è una notevole differenza di prezzo, ma il paragone in fatto di qualità non si dovrebbe nemmeno fare. Le piastrelle consentono l’impermeabilizzazione dello strato sottostante, la posa e la stuccatura con materiale idrofobo. Il telo deve soltanto essere steso; si consiglia, comunque, di scegliere tinte unite che resistono meglio all’azione dei raggi UV e hanno una minore tendenza a perdere il colore. Per quanto riguarda il marciapiede perimetrale, la larghezza dipende spesso da precisi vincoli ambientali ma in ogni caso è meglio che lo spazio su cui si va a posare la pavimentazione intorno alla piscina, anche se piccolo, sia un solaio gettato. Il rinfianco della piscina è instabile e col passare del tempo potrebbe crearsi fastidiosi cedimenti. Per quanto riguarda il riscaldamento dell’acqua, si può ricorrere a una caldaia oppure a un collettore solare: in tal modo è possibile utilizzare la piscina anche fino a ottobre-novembre. Attenzione però ai consumi. Si evolvono i sistemi di depurazione dell’acqua: sempre più spesso al cloro si preferiscono i nuovi macchinari che producono cloro dal sale, che eliminano il problema del cattivo odore e del fastidio agli occhi e rendono l’acqua leggermente salina. Calano anche i costi di manutenzione in quanto questi apparecchi funzionano con il cloruro di sodio. In foto una piscina interrata realizzata da Piscine Solaris.
A differenza delle piscine fuori terra, quelle interrate rappresentano una modifica della proprietà immobiliare e comportano dei lavori di costruzione, di conseguenza non si può procedere in modo del tutto libero e autonomo. Rispetto al passato, tuttavia, la questione dei permessi appare notevolmente semplificata. Se conformi al Piano regolatore e alle norme igienico-sanitarie vigenti, infatti, gli interventi di edilizia privata non hanno più bisogno di concessione edilizia; necessitano però della presentazione, presso gli uffici comunali, della Dia, ovvero la Denuncia di inizio attività. Tale documento deve essere necessariamente redatto da un professionista abilitato, per esempio un geometra, un architetto, un ingegnere. Il Comune ha trenta giorni di tempo per opporsi e, se non lo fa, si può procedere alla costruzione della piscina. Sebbene questa sia la procedura standard, è consigliabile tuttavia chiedere informazioni presso l’ufficio tecnico del Comune di residenza per verificare la presenza o meno di vincoli di tipo paesaggistico o altre norme del Piano regolare che riguardino la progettazione, la forma della piscina, il colore, le dimensioni. Suggeriamo inoltre di accertarsi che nella parte di terreno su cui si desidera costruire la piscina non passino condutture idriche, elettriche o del gas, oppure scarichi fognari. Si tenga inoltre presente che, nel caso in cui la piscina abbia una superficie superiore agli 80 mq, si potrebbe avere una variazione relativa alla classificazione catastale. In foto una piscina interrata di CVP Italia.
Le piscine interrate sono di due tipi: a “skimmer” e a sfioro. Le prime rappresentano la maggior parte; l’acqua si trova 10-15 cm sotto il bordo e i classici bocchettoni la convogliano verso l'impianto di filtrazione, quindi viene reimmessa in circolo. Nelle piscine con sistema a sfioro, invece, l’acqua è a filo con il bordo. La resa estetica è per molti versi migliore, l’impatto risulta parecchio suggestivo, più elegante ed è diverso anche il meccanismo in quanto tra la piscina e la filtrazione si colloca una vasca di compenso che regola sempre il livello dell'acqua ottimale a seconda di quante persone siano immerse. Lo sfioro, inoltre, consente di tenere l’acqua più pulita. Certo, queste piscine hanno un costo più elevato rispetto a quelle a skimmer, arrivano anche al doppio ma ne vale la pena. E si fa presente che in commercio esistono dei modelli che possono essere considerati una via di mezzo, come lo skimmer con effetto sfiorante. In foto la piscina Bluespring di Laghetto, azienda leader del settore. E’ concepita per lasciare spazio agli interventi architettonici volti a sfruttare la magia dei differenti tipi di sfioro disponibili. Bluespring di Laghetto ha una struttura modulare auto-portante che permette di creare piscine di innumerevoli dimensioni e forme in base alle esigenze individuali; non occorrono muri di contenimento o re-interri con materiali inerti come ghiaia o sabbia, di conseguenza si limitano al minimo le opere civili da realizzare. Bluespring necessita semplicemente di una soletta di fondo, mentre il terreno circostante è sostenuto direttamente dalla struttura stessa. Ciò consente di montarla anche completamente fuori terra o di interrarla parzialmente, senza effettuare modifiche strutturali o dover sostenere costose opere murarie aggiuntive.
Le piscine da giardino possono essere dotate di una serie di plus che incrementano il livello di comfort e la funzionalità, ma fanno naturalmente lievitare anche il prezzo. Si va dalla scalinata per la discesa in acqua (al posto della classica scaletta agganciata al bordo) agli effetti di luce, dal nuoto controcorrente ai trampolini, dalle decorazioni pietra agli impianti per riscaldare l’acqua stessa. Per quanto concerne le dimensioni, per una vasca privata si parte da 3x6 metri e occorre sempre calcolarne almeno 2 relativi allo spazio intorno. Non sono obbligatori perché tecnicamente la piscina può anche essere attaccata al muro, ma risultano importanti in termini di praticità. L’altezza dell’acqua deve essere come minimo pari a 120 cm, con un metro in più in presenza di un trampolino. Sommando, per una dimensione ridotta la spesa arriva a 15-20mila euro compresi i lavori. Per una piscina a sfioro di qualità discreta, tralasciando quindi i modelli di lusso, si arriva però anche a 50-60mila. Poi occorre mettere in conto circa mille euro all’anno per la gestione e la manutenzione. In compenso, si tenga presente che la presenza di una piscina aumenta del 10 per cento circa il valore di una casa. In foto vedete la piscina rettangolare MAGIclassic di Magiline, disponibile in una vasta scelta di dimensioni e personalizzabile anche grazie a un’ampia scelta di scale. Si può scegliere sia la lunghezza che la larghezza. Dimensioni intermedie possibili, per fascia di 0,33 m. Esempi di dimensioni: 6,00 x 3,00 m, 7,00 x 3,66 m, 8,00 x 4,00 m, 9,00 x 4,66 m, 10,00 x 5,00 m, 11,00 x 5,66 m, 13,00 x 6,66 m.
Avere un giardino piccolo non significa dover rinunciare alla piscina. Anzi, le risposte del mercato in tal senso appaiono sempre più ricche, versatili e soddisfacenti: merito di una progettazione accurata e di soluzioni ingegnose, che si uniscono alla possibilità di realizzare prodotti su misura e personalizzati. La scelta è vasta pure a livello di finiture e di impianti, di conseguenza persino gli spazi x-small possono trasformarsi in oasi di benessere e relax. Le piscine da giardino piccole sono fuori terra oppure interrate e richiedono una manutenzione minima; impreziosiscono l’ambiente anche dal punto di vista estetico perché nella maggior parte dei casi si tratta di veri e propri gioielli di design. E per chi ama viziarsi e coccolarsi sono disponibili piscine con idromassaggio in grado di accogliere più persone. In foto un esempio molto valido e interessante: la piscina Mirror 630 di Teuco disegnata da Fabio Lenci. Questo elegante specchio d’acqua rettangolare offre fino a 6 sedute massaggianti ad altezze differenziate, una comoda chaise longue e 30 differenti jet per un’esperienza di completo benessere. I poggiatesta magnetici (optional), di esclusiva ideazione Teuco, si possono spostare facilmente lungo tutto il perimetro della hydrospa.