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- 16 agosto 2019

Una porta a libro in legno con inserti in vetro è un'ottima idea per separare due zone giorno distinte, oppure per isolare il bagno.

Le caratteristiche delle porte a libro

Le peculiarità della porta a libro sono in buona parte svelate dal nome stesso. Presenta un’anta composta da due pannelli che possono essere di dimensioni uguali oppure asimmetrici (il rapporto è quindi di 1/2 oppure di 1/3 e 2/3) e che, in ogni caso, sono uniti da cerniere rotanti a scomparsa. Tali cerniere consentono all’anta di piegarsi; le due parti, cioè, nel momento in cui la porta viene aperta si sovrappongono l’una sull’altra, proprio come se fossero le pagine di un libro. Rispetto a una tradizionale porta a battente, quindi, l’ingombro all’interno della stanza (quindi il raggio di apertura) si dimezza. Vero anche, d’altra parte, che lo spazio per passare è inferiore, sia pur di poco. Si fa presente inoltre che alcune porte pieghevoli montano particolari cerniere grazie alle quali l’anta risulta complanare al coprifilo. Così come in commercio sono reperibili modelli composti non da due, bensì da tre moduli. In ogni caso, l’apertura può essere verso destra oppure verso sinistra, verso l’interno o verso l’esterno: tale flessibilità strutturale è un vantaggio di non poco conto, perché qualsiasi necessità – riconducibile alla tipologia e forma del locale in questione – è facilmente soddisfatta.

Quando sceglierle per la casa

Poiché le ante si impacchettano, le porte a libro occupano meno spazio delle porte a battente. Allo stesso tempo, sono la perfetta alternativa alle porte scorrevoli. Se non si possono montare i necessari binari per quelle esterno muro o non c’è la possibilità di installare all’interno della parete il controtelaio che costituisce parte fondamentale di quelle a scomparsa, le porte pieghevoli diventano risolutive. Non richiedono interventi murari, non rendono necessaria la demolizione di una parte della parete, di conseguenza rappresentano anche una scelta più pratica e “easy”. Nonché più economica, questione tutt’altro che trascurabile. Le porte a libro sono l’ideale per gli ambienti dalla metratura molto limitata, come bagni e ripostigli, ma anche per separare e al tempo stesso collegare la cucina e il soggiorno. E ancora, molti le scelgono per le cabine armadio oppure per chiudere delle nicchie, sfruttandone così la capacità contenitiva e celando gli oggetti riposti all’interno, nel segno dell’ordine e della pulizia formale.

Materiali e finiture per porte pieghevoli a libro

Per quanto concerne i materiali e le finiture, le porte a libro non impongono particolari limiti. Possono essere realizzate in legno - sono le più costose ma anche le più pregiate - oppure in laminato: questa seconda opzione è parecchio gettonata, anche perché grazie al film decorativo il laminato permette di imitare egregiamente diversi materiali, a cominciare proprio del legno, così come è disponibile in un’infinità di colori. Molto apprezzate anche le porte pieghevoli laccate, lucide oppure opache, bianche o caratterizzate da tonalità più intense e decise. E poi ci sono quei modelli che concretizzano il fascino delle commistioni materiche: ci riferiamo per esempio alle porte con ante vetrate, che favoriscono il passaggio delle luce naturale fra due ambienti, oppure a quelle in legno e alluminio. Tirando le somme, è chiaro come le porte pieghevoli possano adattarsi egregiamente ai più diversi stili di arredo, dal classico al contemporaneo passando per le rispettive declinazioni come lo shabby, l’industrial chic, il rustico, il minimalista.