- 16 febbraio 2015

Le cabine armadio: come progettarle

Una cabina armadio può essere un valido sostituto in termini di spazio rispetto agli armadi tradizionali, perché sviluppandosi in maniera tridimensionale, permette un’articolazione dello spazio che può ridurre al minimo gli sprechi, consentendo una maggiore capacità contenitiva. Vediamo cosa bisogna sapere e quali spazi sono necessari per progettare una cabina armadio ottimale. Sempre più spesso chi ristruttura decide di trasformare la propria camera da letto in modo da includere una cabina armadio; in effetti la scelta più semplice e forse più economica è realizzarla contestualmente ai lavori di ristrutturazione. Infatti, se progettata in maniera accorta, può richiedere soltanto una chiusura frontale con ante o pannelli; se invece tutta la struttura va realizzata ex novo, questa può essere costruita in muratura con mattoni forati, laterite o cartongesso. In ogni caso, gli accessori interni saranno comprati e inseriti a parte in un negozio di arredamento specializzato o addirittura da chi vende forniture per negozi. Per le ante di chiusura, acquistabili secondo dimensioni standard o realizzate su misura da un falegname, le soluzioni offerte per i materiali e la finitura sono moltissime e vanno dal legno al vetro, soddisfacendo i gusti veramente di tutti. In foto: cabina armadio Hangar di Lema

Cabina armadio dimensioni

Lo spazio contenitivo della cabina armadio, a differenza degli armadi a muro, non viene completamente utilizzato perché, anche se non si ha lo spessore dei pannelli di fondo e di quelli laterali, è necessario tener conto di uno spazio libero per il passaggio. La profondità standard di una cabina armadio, necessaria per utilizzarla comodamente, è di almeno 60 cm ed è consigliabile dotarla di un accesso largo almeno 70 cm. L’altezza necessaria per appendere il tubo metallico per abiti e cappotti è di almeno 160 cm, mentre giacche, gonne e pantaloni hanno bisogno di 120 cm liberi. Spesso al sopra dell’appenderia, è posta una mensola di copertura e separazione, profonda almeno 50 cm, dove appoggiare maglie, borse ecc. I moduli sono ripetibili in altezza, a seconda delle necessità di chi la usa. Integrano le strutture a giorno eventuali cassettiere, ideali per riporre la biancheria e profonde almeno 45 cm e scarpiere, che per la posizione inclinata dei ripiani, occupano di solito tra i 45 ed i 35 cm. E’ buona norma che le cabine armadio non abbiano finestre, affinché non penetrino dall’esterno polvere, insetti o luce solare, colpevoli di deteriore i tessuti e di favorire la presenza e lo sviluppo di acari o tarme; sarebbe opportuno installare, per una corretta ventilazione, un aereatore come quelli che si usano in bagno. L’illuminazione, che è soprattutto di tipo artificiale, riveste un ruolo molto importante; le lampade infatti non devono alterare la percezione del colore dei vestiti, e soprattutto non causare alcun riscaldamento. La scelta ricade sulle lampade a fluorescenza, con un tono di bianco analogo alla luce naturale; per una scelta ottimale, questo tipo di lampade dovrebbe avere un sistema di antiabbagliamento. Un ulteriore accorgimento atto a risparmiare energia elettrica è l’inserimento di un sensore di presenza, che permette alla luce di accendersi o spegnersi a seconda del rilevamento di una persona all’interno. In foto: sistema Abacus di Rimadesio

Progetto cabina armadio

In un nostro recente progetto di ristrutturazione di un appartamento a Roma, abbiamo progettato, per la camera dei padroni di casa, una piccola cabina armadio. Lo spazio a disposizione non era molto ampio ma tuttavia sufficiente per realizzare una cabina armadio comoda; soprattutto l'altezza dell'appartamento, circa 3 metri, consentiva di sfruttare al massimo la dimensione verticale per sistemare scaffalature e appendiabiti. La cabina è stata organizzata in maniera simmetrica, idealmente divisa per moglie e marito, con ingresso centrale e due scarpiere a tutta altezza laterali. All'interno lo spazio è stato organizzato con gli accessori tipici delle cabine armadio, come tubi appendiabiti per cappotti e vestiti lunghi e, con altezza diversa, per pantaloni e giacche, una cassettiera per la biancheria intima e ripiani per borse e cappelli. La forma pressoché quadrata, delimitata su tre lati dalla muratura, ci ha consentito di intervenire apponendo soltanto le ante frontali di chiusura, fatte realizzare su misura da un falegname di nostra fiducia. Mentre per la finitura delle ante delle due scarpiere laterali è stato utilizzato un legno laccato bianco, per le ante di accesso centrali (da cui si entra nella cabina armadio), abbiamo utilizzato lo stesso legno del parquet con cui è stato pavimentato l'appartamento: lo strato nobile delle assi è stato staccato e utilizzato per rivestire le ante. A cura di Cafelab, Architectural Studio