Hanno fatto la storia del design moderno. Sono alcune lampade da tavolo progettate da designer e architetti di fama mondiale. Ecco le 8 più famose. Ideata dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, la lampada Taccia fa parte dei grandi classici dell'illuminazione. Esce dagli atelier Flos nel 1962 e appare come un grande proiettore (altezza 54 cm, diametro del diffusore 49,5 cm).
Questa lampada è l’emblema dell’industrial design: composta da una base in alluminio striato sulla quale è articolata una campana di vetro trasparente soffiato a bocca. Un disco in alluminio verniciato ricopre la campana e, come uno schermo, riflette la lampadina nascosta nel corpo della lampada.
Vera e propria icona del design, le qualità estetiche di Taccia rimangono immutabili nel tempo. Achille Castiglioni ha detto di Taccia nel 1970 che rappresenta “la Mercedes delle lampade, un simbolo di successo: forse perché ricorda una colonna classica”.
Nesso di Artemide è sicuramente un pezzo intramontabile del design moderno. La lampada di plastica che somiglia a un fungo è stata progettata nel 1967 da Giancarlo Mattioli ed è subito diventata un best seller, incarnando lo spirito anticonformista dell’epoca.
La sua forma stondata e originale rivela l’attenzione alla funzionalità con il largo cappello sagomato che nasconde le quattro lampadine e diffonde la luce in modo uniforme.
Prodotta solo in due colori, bianco e arancione, questa lampada da tavolo è ancora attuale ed elegante, molto copiata e imitata e fa parte della collezione permanente del MoMa di New York.
Cobra è una lampada da tavolo a luce diretta, formata da due corpi stampati in resina, nel colore bianco o nero. Il corpo inferiore ruota sulla base sottostante in acciaio ed è collegato al corpo superiore tramite un giunto centrale che permette la rotazione di 360 gradi.
Disegnata nel 1968 da Elio Martinelli, Cobra rappresenta uno dei primi apparecchi illuminanti in resina prodotti con un particolare sistema di stampaggio. La lampada è caratterizzata da una linea semplice e da una forma geometrica inscritta in una sfera, ma con la rotazione del braccio il riflettore assume una posizione che richiama la testa di un cobra pronto allo scatto.
Martinelli Luce ha prodotto la lampada Cobra anche in una versione total black in edizione limitata una rossa con riflettore interno in alluminio verniciato nel colore bianco, celebrativa dei suoi 50 anni di produzione.
Atollo di Vico Magistretti è una di quelle lampade così famose che si riconoscono al primo sguardo. Disegnata nel 1977 da Magistretti, due anni dopo vince il “Compasso d’oro” e da allora diventa un’icona del design moderno.
La sua forma si basa su una costruzione rigidamente geometrica, con elementi perfettamente proporzionati: un cilindro, un cono e una semisfera che sembra appoggiata in un miracoloso equilibrio. Una linea essenziale che la rende quasi una scultura metafisica.
Nel corso degli anni Atollo, prodotta da Oluce, si è evoluta e oggi esiste in diverse versioni in bianco, oro e nero, con il corpo in metallo e il diffusore in metallo o vetro soffiato di Murano.
Se chiedessero a un bambino di tracciare su un foglio la forma di una lampada, probabilmente la disegnerebbe come il modello Costanza progettato da Paolo Rizzato nel 1986 e commercializzato da Luceplan.
In apparenza di una semplicità formale disarmante, questa lampada è stata concepita per essere all’avanguardia. Dal paralume intercambiabile in policarbonato allo stelo regolabile, dall’astina-dimmer che basta sfiorare per regolare l’intensità della luce alla sua capacità di oscillare senza cadere.
In un’intervista Rizzatto dichiarò “Immaginando questa nuova lampada non volevo riferirmi a uno speciale paralume, ma a un’atmosfera, a un contesto che ci circonda, alle cose che tutti abbiamo visto, alle immagini che abbiamo sempre guardato”.
Disegnata da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, la lampada da tavolo Tolomeo, lanciata sul mercato da Artemide nel 1987 è tra le lampade più vendute degli ultimi 30 anni, un best seller intramontabile.
La forma di questa lampada di design è quella di una classica lampada da tavolo, ma alleggerita grazie al materiale con cui è realizzata (l’alluminio) e all’assenza di una base spessa che faccia da contrappeso.
Gli esili bracci sono sostenuti e resi stabili infatti da un sistema a molle nascosto nella struttura e tenuto in tensione dal cavetto esterno. Un sistema che permette anche di spostarli e regolarli a seconda della luce che si desidera.
Una rivisitazione ironica e dissacrante delle classiche lampade da tavolo borghesi. Utilizzando il materiale pop per eccellenza, il policarbonato, Ferruccio Laviani nel 2004 crea una lampada con base barocca ricca di volute e un paraluce plissettato che rifrange la luce intorno in mille rilessi.
Bourgie è un pezzo decorativo che fa la sua bella figura in qualunque ambiente, con la possibilità di agganciare il cappello a tre diverse altezze per ottenere effetti differenti e grazie alla luce dimmerabile.
Bourgie è sicuramente una lampada iconica di Kartell, uno dei suoi oggetti più venduti e per questo negli anni è stata prodotta in più versioni e colori: cristallo, nero, argento, multicolor titanio, multicolor fucsia, multicolor azzurro, oro, bianco-oro e rame.
Dioscuri è una lampada da tavolo progettata nel 2000 da Michele De Lucchi per Artemide. Dal design pulito ed essenziale, è realizzata in resina termoplastica e vetro soffiato acidato, presenta una piccola e sottile base circolare, su cui si adagia delicatamente una sfera bianca e opaca in grado di diffondere una luce avvolgente e calda.
Molto imitata, questa lampada ha una grande luminosità ed è molto versatile perché può essere posizionata in diversi ambienti della casa, anche se è spesso utilizzata in camera da letto, appoggiata sul comodino, oppure nella cameretta dei bambini.
Dioscuri ha una linea molto moderna che non passa mai di moda e per un effetto ancor più decorativo può essere abbinata a modelli di diverse dimensioni.