Redazione - 10 maggio 201313 maggio 2021
Preparati ad arredare la tua sala da pranzo in giardino con i migliori set di tavoli e sedie: consigli, abbinamenti e tanto altro qui.
Redazione - 10 maggio 201313 maggio 2021
Concedersi un pranzo o una cena all’aperto, nella propria intimità domestica: è uno dei piaceri della vita, diciamolo. E lo si assapora ancora di più se il tavolo e le sedie da esterno sono quelli giusti. Come orientarsi fra la ricca offerta in commercio? Innanzi tutto prendere una decisione relativa ai materiali. I migliori e più diffusi sono:
Fra i nuovi trend del momento segnaliamo i tavoli in cemento, praticamente indistruttibili ed egregi rappresentanti del mood minimalista.
I set composti da tavoli e sedie da giardino permettono di non porsi il problema degli abbinamenti, ma è anche vero che creare da sé gli accostamenti significa ottenere un maggior grado di personalizzazione e avere qualche soddisfazione in più. Ecco 4 consigli per non sbagliare:
E i materiali? Il mix&match funziona e non ci sono particolari vincoli in proposito. Intorno a un tavolo in legno o in alluminio, per esempio, si possono serenamente collocare sedie in polipropilene.
Quale tavolo e quali sedie scegliere per giardini piccoli, balconi o, più in generale, spazi limitati? Le soluzioni non mancano. Fra le più diffuse troviamo i tavoli quadrati con lato pari a 70-80 cm, comodi per due persone, ma anche quelli rettangolari con lato lungo di un metro o poco più e quelli rotondi con diametro compreso fra gli 80 e i 100 cm.
Per chi ama avere ospiti, invece, risolutivi sono i modelli estensibili: in poche mosse, il piano raddoppia o comunque diventa molto più ampio; questi tavoli allungabili possono accogliere anche 10-12 persone. Se invece l’ambiente outdoor viene sfruttato semplicemente per concedersi un po’ di relax, magari sorseggiare una bibita fresca all’aria aperta, la scelta perfetta coincide con i tavolini snack.
Altri jolly, definiamoli così, sono gli arredi pieghevoli: sia tavoli che sedie. Oppure, in riferimento a queste ultime, una valida alternativa coincide con i modelli impilabili.
La forma del tavolo da esterno deve dipendere in primis dall’utilizzo che se ne fa, dal numero massimo dei commensali e dallo spazio disponibile. I modelli quadrati sono molto pratici, si possono collocare ovunque, però offrono una superficie ridotta rispetto a quelli rettangolari (c'è posto al massimo per quattro persone). Questi ultimi, di contro, risultano un po’ più ingombranti.
Anche se non tutti ne sono consapevoli, a parità di dimensioni i tavoli rotondi accolgono più ospiti di quelli rettangolari e quadrati, in quanto privi di spigoli. C’è da far presente che i tavoli quadrati e rotondi sono definiti democratici, poiché tutti i commensali hanno la medesima “importanza”; i modelli rettangolari, invece, per via dei capotavola stabiliscono una sorta di gerarchia. E per la loro stessa forma, non agevolano al massimo la comunicazione (si pensi, appunto, alle persone sedute alle due estremità).
Come i tavoli rettangolari, anche i modelli ovali sono la soluzione migliore per le ampie tavolate; inoltre risultano esteticamente più originali e aggiungono all’ambiente un tocco di raffinatezza.
Il processo produttivo dei tavoli e delle sedie da esterno in legno prevede particolari trattamenti che li rendono resistenti all’azione degli agenti atmosferici e dei raggi solari, tuttavia la manutenzione riveste comunque un ruolo di primo piano. Occorre spolverarli con regolarità, lavarli con prodotti specifici o saponi neutri e, soprattutto all’inizio della bella stagione ma anche durante, passare sulle superfici vernici, cere oppure oli di finitura impregnanti. Che servono a mantenere intatte la tonalità e le sfumature della materia prima, a lucidarli e a nutrirli.
Anche gli arredi outdoor in metallo vengono opportunamente trattati, però c’è da dire che non richiedono grandi cure. Bisogna semplicemente lavarli con acqua calda e sapone neutro, quindi asciugarli subito con un panno morbido, per evitare che si formino aloni. I movimenti non devono essere circolari, altrimenti c’è il rischio che si graffino. Eventuali macchie di calcare vanno via con una soluzione di acqua e aceto bianco. Da bandire le spugne abrasive e i detersivi aggressivi, per esempio quelli contenenti candeggina.
Tavoli e sedie in materie plastiche si puliscono in un batter d’occhio con un panno umido e un po’ di sapone neutro. Poi si sciacquano e si asciugano con un panno in microfibra. Semaforo rosso per pagliette e paste abrasive, ma anche per detersivi in polvere e prodotti contenenti solventi. Contrariamente a quanto potrebbe pensare qualcuno, l’alcol non va bene perché rende le superfici opache. Per gli articoli realizzati con materiali ceramici suggeriamo di usare acqua e aceto oppure sapone di Marsiglia in scaglie diluito in acqua tiepida.
Quando il tempo comincia a cambiare, le temperature scendono e non è più il caso di pranzare o cenare all’aperto, bisogna organizzarsi per proteggere in modo adeguato tavoli e sedie. Se non si dispone di un locale in cui riporli (il garage, magari la cantina o un magazzino), è fondamentale coprirli con teli robusti e impermeabili. Ciò vale soprattutto per quelli in legno, che tollerano poco l’umidità.
Se si dispone di un porticato, dopo averli coperti è consigliabile sistemarli proprio là sotto, per ripararli ancora meglio dalle piogge.