Tavolini da salotto moderni, complementi multiuso

- 25 novembre 2015

Tavolini da salotto, complementi multifunzione

Complementi d’arredo che arricchiscono e personalizzano l’ambiente, integrandosi perfettamente con il resto dell’arredamento oppure creando uno strategico e raffinato contrasto. Ripiani pronti ad ospitare oggetti di varie dimensioni: vasi con o senza fiori, cornici, libri, candele, soprammobili. Ma anche superfici su cui poggiare una tazza di caffè o the, sorseggiandola mentre ci si concede un po’ di relax da soli o in compagnia. Sì, i tavolini da salotto sono presenti in ogni casa e decisamente indispensabili, con la loro eleganza e loro multifunzionalità. C’è chi li tiene ordinatissimi, chi invece ne fa elementi di caos creativo; in fondo questi mobili riflettono la personalità di chi li usa. Ma sono anche materia prediletta dei designer, che possono dar sfogo al loro estro creativo senza particolari vincoli. Per Gallotti & Radice, per esempio, Massimo Castagna ha realizzato Haumea, un tavolino con piano in cristallo trasparente extralight temperato 10mm, con la base in legno laccato nero, poro aperto o ruggine. Le parti metalliche sono in ottone lucido, brunito a mano, ramato o cromo nero, il risultato finale è di innegabile classe. Un prodotto virile, che dà il meglio di sé nell’appartamento di chi ama il “poco ma buono”.

Tavolini da salotto trasformabili

Un’ulteriore evoluzione dei tavolini da salotto moderni è rappresentata da modelli trasformabili. Alleati salvaspazio per chi abita un piccolo appartamento e deve agire in base a una parola d’ordine ben precisa: organizzazione. Il bello e l’organizzazione possono andare di pari passo. E allora ecco, nel soggiorno, fare la loro comparsa tavolini a libro, saliscendi, allungabili oppure a consolle. La funzionalità è massima. Design degno di nota è quello del “tavolo magico estensibile” prodotto da Lesmo, che con pochi movimenti si solleva e si allunga fino a diventare un tavolo da pranzo anche per 14 persone. E’ disponibile in quattro misure e in diversi modelli, è regolabile ad altezze intermedie e anche a diverse lunghezze per adattarsi – appunto – al numero degli ospiti. Le prolunghe possono tramutarsi in un quadro e dunque essere appese alla parete. Per quanto riguarda le consolle, invece, i modelli più diffusi sul mercato presentano lo sdoppiamento del piano con apertura a ribalta: in altre parole le gambe ruotano intorno a un perno e, spostandosi, forniscono un sostegno alla porzione aperta.

Tavolini da salotto moderni cristallo

Legno, vetro, cristallo, alluminio, ferro battuto: tanti i materiali con cui vengono realizzati i tavolini da salotto moderni. Quelli in cristallo sono molto delicati, certo. Fragili, bisognosi di estrema cura. Ma, per quanto riguarda la resa estetica, possiamo considerarli l’equivalente di una prima classe. Teso di Molteni & C, design Foster+Partners, sembra quasi una scultura. Il piano è in cristallo temprato extrachiaro mm 12, con bordo ribassato e satinato; il basamento consiste in una lastra di acciaio tagliata al laser e stirata meccanicamente. Il risultato è un solido dalla forma complessa, forte e al contempo leggero, espressione della voglia di sperimentare senza però mettere la praticità in secondo piano. Per la pulizia, un infallibile rimedio della nonna: preparare una miscela fatta con acqua, aceto e alcol in parti uguali, spruzzare sul tavolo, passare prima un panno umido e subito dopo un panno asciutto.

Come abbinare tavolini da salotto e tappeti

Bene, il tavolino è scelto. Adesso si pone un'altra questione molto importante: come abbinare il tappeto? Perché con le loro forme, i colori, i tessuti, le fantasie e le dimensioni i tappeti sono in grado di cambiare il volto di una stanza. Per quanto riguarda i tavolini da salotto moderni, due le strade da percorrere: sceglierne uno che si uniformi e che sia un nuances oppure creare una sorta di “corto circuito” capace di valorizzare ancor di più tutto l’ambiente. A cominciare proprio dal tavolino stesso. Se il tappeto è elaborato e importante, in termini di qualità ma anche di estetica, è preferibile che il tavolino sia trasparente affinché i disegni risultino bene in vista o, comunque, non venga parzialmente coperta la decorazione principale. La Bruyere di Driade, in pura lana vergine con lavorazione a mano, tutto giocato nei toni del grigio e del nero e con bordi in contrasto a mo’ di quadro, raggiunge la sua massima espressione in sodalizio con un tavolino in vetro o – ancora meglio – in cristallo. Se invece il tavolino è molto basso, meglio evitare tappeti troppo folti e dalle tonalità troppo vivaci.

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