- 02 dicembre 2014

Arketipo divani

Pensando ad Arketipo Firenze, la mente corre subito all’haute couture del divano. Con un percorso imprenditoriale che s’inaugura negli anni Ottanta, Arketipo esprime la passione per la qualità della sartorialità fiorentina, che fonde maestria artigianale nel tramare preziosi tessuti ed eleganza allo stato puro. Risultato? Divani imbottiti dal design intramontabile e dotati di una ricercatezza del dettaglio pressoché maniacale. Per Arketipo Firenze il design è vita, trasgressione stilistica e desiderio di esprimere i propri valori mediante forme e materiali mai banali. Nell’immagine: il divano Windsor di Arketipo Firenze, design Manzoni & Tapinassi, si adatta a qualsiasi tipo di arredamento. Perfetto nel contesto classico, risalta in maniera originale anche nell’ambiente moderno come una preziosa opera d’arte. La chaise longue, realizzata esclusivamente a mano con lavorazione capitonné, è un complemento d'arredo dal carattere decisamente attuale, raffinato e ricercato, ma con un gusto morbido e accogliente, dato dal tipico bottone che affonda nella trapunta con disegno a rombi. Il rivestimento è realizzabile in pelle o in velluto nelle tonalità che vanno dai toni più neutri a quelli più forti. La versione in velluto rosso enfatizza l'aspetto regale della chaise longue.

Divano Arketipo

Obiettivo di Arketipo e i suoi divani è essere speciali a prescindere. Consolidare il brand per affrontare nuove sfide commerciali con la forza di chi è in grado di fare tendenza. Altro punto di arrivo è rendere Arketipo un vero e proprio benchmark per una fascia di consumatori trasversali, dal gusto ineccepibile. Infine, ampliare l'offerta con nuovi complementi d'arredo. In foto: il divano Tailor, progettato da Giuseppe Viganò, possiede un rivestimento “patchwork”, dalla forte personalità, basato su una decisa impronta geometrica dove il tessuto viene tagliato in versi diversi, seguendo trama o ordito o diagonalmente, con un risultato visivo e cromatico inaspettato in base all’angolazione della luce. Tale gioco di luci viene esaltato nei tessuti cinigliati e fiammati. Ad arricchire il tutto la doppia cucitura ribattuta. Pelle e tessuti possono essere mixati, segno evidente dell’abilità sartoriale artigiana, personalizzando in questo modo il divano e dandogli ancora maggiore movimento. Le linee sono pure ed essenziali, impreziosite dai piedini in metallo verniciato in colore micaceo oppure in titanio galvanizzato.

Arketipo design

Arketipo ha recentemente ampliato il suo campionario di tessuti e pelli: collezione Pure 100% Lino 1,200 kg al metro, semplice e fresco; la ciniglia per la collezione Taiga che grazie alla sua costruzione crea un effetto “fil à fil” risultante dall’utilizzo di fili di colore alterni nell’ordito; la ciniglia collezione Fusion morbidissima perché l’intreccio del filato è di tipo Panama; la Pelle Leonardo conciata al vegetale tipica della tradizione toscana. Materiali che ben si adattano allo straordinario design dei divani Arketipo. Nell’immagine: il divano Lotus di Manzoni & Tapinassi porta all’estremo il concetto di componibile, in quanto è possibile comporlo all’infinito con moduli che sono adatti per tutte le soluzioni abitative, dagli spazi di dimensioni ridotte ad ambienti ampi. Ha una linea morbida e stondata che avvolge il corpo e consente di ottenere il massimo comfort, estremamente comodo nonostante lo schienale basso grazie all’imbottitura in piuma. Negli elementi laterali e nei divani con bracciolo tale linea viene spezzata solo dalla fascia laterale in metallo verniciato marrone micaceo o titanio galvanizzato. Le “toppe”, agli angoli costituiscono un vero e proprio motivo decorativo in quanto possono essere personalizzate e quindi essere in pelle o tessuto tone sur tone o a contrasto rispetto al resto della struttura.