- 05 giugno 2015

Che cos'è il cambio destinazione d'uso immobile

La destinazione d'uso di un immobile è l'insieme delle finalità per le quali un immobile o esercizio viene utilizzato. Per fare un esempio, tra le diverse destinazioni d'uso più conosciute sono la destinazione d'uso residenziale, nella quale i privati hanno la possibilità di abitare una casa, la destinazione d'uso commerciale, ossia uno o più locali adibiti a negozio, oppure ancora la destinazione d'uso industriale nella quale l'imprenditore ha la possibilità di erigere un'azienda per la produzione di beni. L'immobile nasce con una destinazione d'uso definita fin dalla sua progettazione; questo perché ogni unità immobiliare deve necessariamente rispettare taluni criteri architettonici, igienici e di sicurezza. Tuttavia, non è raro trovarsi di fronte alla necessità di dover fare un cambio destinazione d'uso immobile di un fabbricato. Basterà solamente sfogliare alcuni magazine di architettura e arredamento per visionare alcune ex fabbriche trasformate in splendide unità abitative, per esempio, in questo caso, è stato necessario fare un cambio destinazione d'uso immobile dedicato a finalità industriali, regolarizzandolo per ottenere un uso residenziale.

Cambio destinazione d'uso Roma

Richiedere il cambio di destinazione d’uso urbanistico è indispensabile per essere a norma di legge. La legislatura non ha previsto una regolamentazione similare su tutto il territorio, ma per ottenere le autorizzazioni necessarie, è opportuno rivolgersi alle autorità locali. Ad esempio, per quanto riguarda il cambio destinazione d'uso immobile a Roma, è necessario verificare che il Piano Regolatore del comune consenta tale procedimento. Successivamente, è necessario documentarsi sui cambiamenti edilizi obbligatori per ottenere il cambio di destinazione d'uso. Si consiglia di affidarsi ad un'impresa edile con esperienza nel settore, la quale potrà sollevarvi da eventuali tecnicismi. Qualora si intenda porre cambiamenti strutturali ad uno spazio condominiale, suggeriamo di visionare il regolamento condominiale per verificare che le necessità della nuova struttura siano ben assimilabili dal resto dei condomini e dalle loro esigenze. Potrebbe addirittura risultare indispensabile rivolgersi all'amministratore del condominio per istituire un'assemblea straordinaria nella quale presentare l'eventuale nuova attività e richiedere il voto dell'assemblea.

Il cambio di destinazione d’uso catastale

Anche gli uffici del catasto necessitano ricevere una comunicazione ufficiale per quanto riguarda la variazione di cambio destinazione d'uso immobile da parte del proprietario dell'immobile. Ciò esula dalle comunicazioni da portare presso il comune di riferimento: è bene specificare che presso il comune è necessario far richiesta dell'intento di cambiare destinazione d'uso dell'immobile, ottenendo i dovuti permessi all'avviamento dei lavori; al catasto invece, dovrà essere comunicata l'ufficialità della variazione urbanistica. Il cambio di destinazione d'uso catastale dovrà essere presentato all'Uffico dell'Agenzia del Territorio competente; questo perchè, andando a modificare la categoria edilizia, anche la rendita catastale dovrà essere riveduta (soprattutto per determinare il nuovo calcolo delle imposte quali Imu, Tasi, Tari...). Infine, l'ultimo step antecedente l'utilizzo dell'unità immobiliare, prevede la richiesta presso il Comune del Certificato di Agibilità. In questo caso sarà necessario presentare una copia dei permessi ottenuti per il cambio destinazione d'uso immobile e la certificazione di variazione catastale.

Cambio destinazione d'uso costi

Per conoscere il costo cambio destinazione d'uso è necessario esaminare numerosi fattori. Prima di tutto è doveroso sottolineare che il cambio destinazione d'uso immobile non corrisponde unicamente ad un tributo da pagare presso il comune interessato o la consegna di una marca da bollo al catasto. In realtà i conti son ben più complessi. Come prima cosa, qualora il cambio di destinazione d'uso comporti anche una variazione strutturale dell'unità immobiliare è ovviamente necessario tener presente degli (ingenti) costi legati all'intervento di una ditta edile. In secondo luogo, potrebbe essere utile l'intervento di tecnici specializzati, soprattutto per ottenere il rilascio dei permessi e per le pratiche urbanistiche e catastali. Infine, nel determinare il costo cambio destinazione d'uso immobile è necessario includere le spese relative al pagamento delle imposte per richiedere gli oneri di urbanizzazione. Una volta che abbiamo chiarito i suddetti aspetti, sarà facile notare che tutte le voci di spesa variano a seconda delle situazioni e dai comuni.

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