Shabby chic, ovvero “trasandato chic”: è stata la rivista The World of Interiors la prima a coniare, nel 1980, questa definizione per identificare uno stile nato in Gran Bretagna e caratterizzato dalla presenza di arredi vissuti, invecchiati e usurati ad hoc. L’impronta è classica, il romanticismo è la cifra fondamentale; altre peculiarità sono i colori chiari e le tonalità pastello. Ma concentriamoci, nello specifico, sulla camera da letto. Vogliamo aggiungere 5 peculiarità a quelle già descritte:
E ancora, in una camera da letto shabby abbondano gli accessori e i complementi: specchi, quadri, soprammobili, cuscini.
Abbiamo presentato la camera da letto shabby chic, adesso cominciamo a esaminarla e scoprirla in modo approfondito. Cominciamo dai materiali: predomina, senza dubbio, il legno. Del resto, questo stile è ispirato alle case di campagna, luoghi in cui tutto riconduce alla natura.
Però si tratta del legno decapato, volutamente rovinato e scrostato. Come se i mobili avessero tanti, tanti anni. Certo, non mancano le eccezioni: è facile trovare arredi shabby dalle superfici nuove, lisce e perfette. Ma dovrebbero restare, appunto, eccezioni.
Troviamo il legno in cima alla classifica anche per quanto concerne i pavimenti, affiancato però dal cotto e dalle pietre: la natura, come potete notare, resta il filo conduttore. E i metalli? Entra in scena soltanto il ferro battuto e soltanto per quanto riguarda il letto e alcuni complementi (lampade in primis); per il resto, rimane fuori dalla stanza insieme a tutti i materiali più moderni.
Il letto è l’indiscusso protagonista della camera shabby. Le opzioni sono 3:
In molti casi, il letto della stanza shabby è arricchito da un baldacchino oppure dal ciel de lit: scelta, quest’ultima, decisamente più sobria.
Lo ribadiamo: i colori che identificano lo stile shabby sono quelli chiari e le tonalità pastello. Andando più nello specifico, per quanto riguarda la camera da letto il colore principe è indubbiamente il bianco. Perfette anche nuance come il beige, il panna, il color corda, che in qualche modo richiamano la natura.
La camera shabby è tipicamente femminile, inutile negarlo; fra i pastelli, il più gettonato risulta quindi il rosa antico ma anche l’azzurro, il verde acqua e il giallo paglia sono perfetti, soprattutto in riferimento alle pareti. E sempre per le pareti, ma anche per il pavimento, riscuote crescenti consensi il grigio nelle sue declinazioni più tenui.
Da una camera di questo tipo bisogna bandire le tinte più accese? Sì e no, nel senso che alcune – come il lilla e il rosa tradizionale – sono ammesse, ma in riferimento alla biancheria da letto e ai tessili. Un altro colore che sta scalando le classifiche di gradimento è il carta da zucchero.
La biancheria da letto e i tessili, in primis le tende ma anche i materiali relativi alla realizzazione del ciel de lit e al rivestimento di cuscini, poltrone e divanetti, rappresentano quel fondamentale quid in più e consentono di meglio definire nonché personalizzare l’immagine della camera shabby.
Lenzuola, federe, trapunte, copri piumini devono essere scelti con estrema cura, tenendo presente che i colori tipici di questo stile sono – giova ribadirlo – il bianco e le tonalità neutre ma anche le nuance pastello e quelle polverose e opache come il carta da zucchero, il color salvia, il rosa antico.
No alle scelte monocromatiche; tutti i tessuti devono essere contraddistinti da fantasie e da prediligere sono quelle floreali e raffinate. Le rose e le peonie figurano fra le scelte perfette. L’unica eccezione è rappresentata dalle tende, nel senso che vanno bene anche quelle semplicemente candide.
I tessuti naturali predominano, anzi sono l’unica scelta concessa, e non dovrebbero mancare pizzi e merletti.