- 27 novembre 2015

Progettazione della casa: l'arredamento rivoluzionario nel Novecento

Nella progettazione della casa l'arredamento moderno subisce una rivoluzione ai primi del Novecento grazie ad alcune correnti architettoniche e alla pittura d'avanguardia: l'organicità e il funzionalismo diventano le due strade lungo le quali si dipana la nuova storia dell'abitare. Nei Pesi Bassi nasce uno stile collegato ad artisti come Rietvelde e Mondrian, grazie all'imprenditore Frits Loeb, che decide di realizzare gli arredi per le sue aziende fondando una fabbrica di mobili, la Utrechtsche Machinale Stoel, detta brevemente U.M.S. Il designer D.L. Braakman progetterà questi mobili rivoluzionari: essenziali, lineari, funzionali all'abitare, anticlassici ma di grande eleganza abbinati a qualunque stile di arredamento della casa. Questa produzione, realizzata in legno di betulla o di quercia, diventerà negli anni Cinquanta una collezione "Pass Partout" con il marchio Pastoe, che in olandese significa "adattabile": infatti i mobili-contenitore si adattano per le misure e per lo stile ad ogni ambiente. Le case arredate con oggetti Pastoe vengono ritratte da fotografi famosi come Cas Oorthuys, Paul Huf, Jan Ersnel, influenzando il gusto dell'epoca.

Progettazione della casa: arredamento nel dopoguerra

Se il funzionalismo è l'anima della produzione degli arredi Pastoe, che trova ampio successo anche negli Stati Uniti, l'organicità è invece una seconda filosofia ispirata da alcune correnti architettoniche europee e americane che prediligono le forme della Natura.Da questa concezione di progettazione della casa attingono i mobili ideati da Alvar Aalto, architetto e designer svedese del dopoguerra. Aalto si ispira ai materiali, ai colori e alle forme della sua terra, imitando negli oggetti la Natura; inventa così i famosi vasi di vetro Aalto e i mobili di multistrato curvato che ispireranno in seguito la produzione del brand Ikea. Dal 1935 gli arredi dell'architetto svedese verranno marchiati con il brand Artek e ideati, promossi e venduti in collaborazione con la moglie. Le case arredate con questo stile vengono fotografate da Ezra Stoller, fotografo molto vicino all'opera di grandi architetti come Mies van de Rohe e Frank Loyd Right, che li accosta anche a opere d'arte, come gli oggetti semovibili di Calder. Il successo degli arredi di Aalto è grande: tuttavia si tratta di prodotti per una fascia medio alta di pubblico, poco accessibili alle masse.

Progettazione della casa: la casa psichedelica

Negli anni Settanta gli effetti della rivoluzione culturale introducono nella progettazione della casa e nello stile di arredamento dei suoi interni un elemento nuovo, che spezza il minimalismo dei mobili moderni con forme e immagini geometriche provenienti dalle ispirazioni estrose e colorate causate dalla visione psichedelica sotto effetto di sostanze allucinogene.Il cinema dell'epoca è il principale veicolo diffusore di questo stile trasgressivo, che rompe con la tradizione classica ma anche con la solennità minimal e la sobrietà dei materiali, con le forme rigide e funzionali: si diffondono tessuti e materiali artificiali, plastiche, plexiglass e pelo sintetico, fantasie optical dai colori forti, accostamenti stravaganti, grazie alle sperimentazioni dell'industria moderna e alla spinta propulsiva della Pop art di Andy Warhol.Le case arredate seguendo lo stile pop-psichedelico vengono rappresentate dal cinema d'Autore, come quello di Antonioni o Kubrick, che non a caso possiede grandi capacità nella fotografia; lo stile rappresenta ben presto il gusto degli intellettuali anticonformisti, i mass media e la pubblicità, contro i valori borghesi.

La rivoluzione degli anni Ottanta

Erede dello stile Artek di Aalto, la produzione del brand Ikea ideata ai primi del Novecento diventa negli anni Ottanta molto popolare in tutto il mondo, e oggi contribuisce a caratterizzare la gran parte delle case arredate in stile moderno.Per la progettazione della casa al suo interno Ikea arruola una serie di interior designer di grande competenza, eredi del funzionalismo e dell'organicismo sviluppatisi in nord Europa. Nel 1984 il brand lancia la linea di mobili Stokholm, realizzata utilizzando il legno di betulla, la pelle e il tessuto cretonne, vincendo il premio Excellent Swedish Design, consolidando lo stile svedese di arredo moderno ma introducendo costi molto contenuti, alla portata delle giovani famiglie e dei single. Nel 1985 Ikea rilancia la linea funzionalista: il designer Niels Gammelgaard, inventa il divano Moment, ispirato ai carrelli metallici del supermercato; da questo progetto partirà la produzione di una intera collezione Moment, in grado di fornire una varietà di arredi dallo stesso stile per ciascun ambiente della casa. Il catalogo Ikea è il veicolo piu' efficace di promozione, con foto studiate nei minimi particolari.

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