Il forno è uno degli elettrodomestici più difficili e noiosi da pulire ma dato che si utilizza quasi tutti i giorni necessita di una pulizia costante. Nel forno si depositano i residui dei cibi che cuciniamo che, con il passare del tempo, si accumulano ed impregnano, con il loro odore, tutto quello che cuociamo quindi è bene eliminare il prima possibile tutti questi residui di unto e di grasso. Per mantenere il forno perfettamente pulito e igienizzato, andrebbe effettuata, almeno una volta alla settimana, una pulizia superficiale e circa una volta al mese una pulizia più profonda. Prodotti chimici Esistono in commercio molti prodotti chimici, più o meno efficaci, che si possono utilizzare per pulire il forno, anche se per usarli bisogna leggere attentamente le istruzioni che sono riportate sulle varie confezioni. Questi prodotti funzionano, quasi tutti, allo stesso modo: infatti bisogna spruzzarli all'interno del forno tiepido, lasciarli agire per circa un'ora quindi eliminare il prodotto con una spugna morbida e risciacquare con abbondante acqua tiepida. Quando utilizzate questi prodotti ricordatevi che sono, quasi tutti, corrosivi quindi non usateli sulle ventole di raffreddamento del forno e sulle parti in alluminio (non vanno usati nemmeno nei forni autopulenti), dotatevi di guanti e mascherina, per evitare di entrare in contatto con le pericolose sostanze chimiche che vengono rilasciate durante l'uso da questo genere di prodotti e, dopo l'utilizzo, areate bene l'ambiente.
Per pulire il forno senza utilizzare i prodotti chimici è possibile usare dei rimedi naturali che garantiscono risultati eccellenti senza essere tossici e dannosi per l'ambiente. Per la pulizia settimanale basta semplicemente strofinare mezzo limone sulle pareti del forno e risciacquarlo con una spugna morbida (quelle abrasive possono graffiare le pareti interne del forno) ed acqua calda, in questo modo il forno sarà pulito, igienizzato ed avrà un piacevole profumo di limone. Se invece il forno è molto sporco si possono ottenere ottimi risultati utilizzando l'aceto bianco. Preparate una miscela composta da tre parti di aceto ed una di acqua calda e passatela sulle pareti del forno con un panno di micro fibra, lasciate agire qualche minuto e risciacquate. Discreti risultati si ottengono anche con il bicarbonato: per utilizzarlo mescolate 50 grammi di prodotto in 500 ml di acqua e tamponate, con questo composto, le pareti del forno, lasciate agire per dieci minuti e risciacquate con un panno morbido. Per entrambi questi metodi di pulizia è consigliabile riscaldare leggermente il forno, prima di applicare le miscele, in modo che il grasso e l'unto si sciolgano più facilmente e, se occorre, queste operazioni si possono ripetere più volte fino ad una completa e totale pulizia.
Mantenere il forno costantemente pulito è fondamentale non solo per motivi igienici, ma anche per non comprometterne il funzionamento. Grassi e vapori, infatti, possono intaccare le pareti interne e rovinare alcuni componenti come, ad esempio le resistenze. In commercio esistono elettrodomestici con dispositivi autopulenti ossia dotati di un sistema catalitico o pirolitico. Nei forni catalitici i pannelli, da sostituire ogni due o tre anni, sono rivestiti con uno smalto dalla struttura microporosa; ciò consente di trasformare i grassi in prodotti gassosi, quindi facili da rimuovere. Nei forni pirolitici il sistema di auto pulizia deve essere attivato generalmente ogni due mesi; durante questo processo in poco tempo la temperatura del vano interno raggiunge una temperatura di 500/600° C riducendo in cenere grassi e sporco presenti. Il tutto avviene in sicurezza poiché lo sportello del forno, già termicamente isolato, si blocca. In entrambe i casi per pulire il forno non servono detergenti; eventuali residui possono essere rimossi utilizzando un panno umido. In foto Forno H 2666 BP di Miele con pirolisi. Classe energetica A+
Pulire il forno senza sistemi che eliminano automaticamente lo sporco, richiede un intervento manuale. La cadenza delle operazioni di manutenzione ordinaria dipende, sostanzialmente, dalla frequenza d’uso dell’elettrodomestico e dal tipo di cibi che vengono cotti; l’importante è evitare che il sudiciume, incrostandosi, diventi, nel tempo, impossibile da rimuovere. La pulizia avviene ad apparecchio spento e con vano di cottura freddo; le parti mobili, ad esempio griglie e teglie, vanno rimosse e lavate a parte. L’utilizzo di prodotti non adatti può rovinare le superfici, mentre un cattivo trattamento delle parti in vetro può causare rotture e graffi. Per evitare danni, consultare le indicazioni fornite dal produttore e comunque, in linea generale, non usare ad esempio, detergenti che contengono soda, ammoniaca, acidi, cloruri, solventi oppure prodotti pulenti abrasivi, gomme elimina sporco, raschietti, pagliette in acciaio. L’uso di spray e di decalcificanti danneggia il frontale del forno mentre gli apparecchi a vapore possono creare un corto circuito.
Nel vano del forno, durante la cottura si liberano sostanze che ungono le pareti e che, a causa delle alte temperature, si seccano. Se questo sporco non viene tolto immediatamente, diventa difficile da eliminare e poco salutare. L’impiego di specifici prodotti chimici per pulire il forno può lasciare dei residui tossici che se non accuratamente rimossi possono entrare in contatto con i cibi e causare, soprattutto in soggetti allergici, problemi alla pelle, agli occhi e alla respirazione. Per questi motivi prima di essere utilizzati occorre leggere con grande attenzione le formulazioni chimiche e le modalità d’uso riportate in etichetta. I prodotti disincrostanti generalmente non sono efficaci contro lo sporco carbonizzato; gli sgrassatori contengono tensioattivi, in alcuni casi fosfati, profumi e conservanti e sono inquinanti. I prodotti ecologici e biodegradabili garantiscono un elevato potere pulente e non hanno alcun tipo di controindicazione.
Pulire il forno usando rimedi naturali, facili da reperire ed economici, significa rispettare l’ambiente e salvaguardare la propria salute. Una miscela di acqua, sale e bicarbonato, permette di ottenere una pasta abrasiva davvero efficace. E’ sufficiente spargere il composto sulle pareti del forno, lasciarlo agire per circa sessanta minuti poi eliminarlo usando un panno umido. Anche l’aceto, uno dei classici rimedi della nonna, è un prodotto eccellente per la pulizia del forno; di mele o di vino rappresenta una soluzione completamente naturale ed ecosostenibile. Per eliminare i cattivi odori, eccezionale il limone utilizzabile anche per strofinare le pareti del forno quando lo sporco non è eccessivo. Dopo questa operazione è sufficiente risciacquare le pareti con acqua tiepida e asciugare le superfici con un morbido panno in microfibra. Da evitare l’utilizzo di spugne abrasive. Aceto bianco, limone e bicarbonato possono essere usati anche per pulire un forno a microonde. Il piatto in vetro deve essere smontato e lavato con acqua calda e detersivo per piatti. L’odore di bruciato può essere eliminato grazie al vapore, basta scaldare per cinque minuti un contenitore con acqua, mezzo limone e mezza arancia; gli agrumi possono essere sostituiti da fondi di caffè o caffè in polvere. Per togliere incrostazioni e macchie ostinate è sufficiente usare una soluzione composta da due parti di acqua e una parte di candeggina da spruzzare senza eccessi nel vano interno. Dopo aver riscaldato l’elettrodomestico per circa trenta secondi, spegnere e lasciar riposare da una a tre ore poi pulire le pareti usando un panno pulito e umido. Per le superfici esterne usare un canovaccio inumidito con aceto bianco.
In commercio esistono numerosi prodotti per la pulizia del forno, di conseguenza è consigliabile riflettere e valutare una serie di fattori prima di fare la scelta. Evitate sgrassatori inquinanti, che possono lasciare all'interno del forno residui tossici capaci minare l'integrità dei cibi durante le successive cotture. E’ molto meglio acquistare soltanto quei prodotti ecologici e biodegradabile che hanno un potere pulente uguale, o addirittura superiore a quelli inquinanti ma non producono alcun residuo dannoso. La strada del fai da te, comunque, presenta numerosi vantaggi. E non soltanto in termini economici, ma anche per quanto concerne i risultati. Tra gli “antichi” e più efficaci rimedi per pulire il forno c’è senza dubbio l’aceto di mele oppure di vino. Completamente naturale ed ecosostenibile, è un validissimo alleato. Il procedimento è estremamente semplice: basta mettere un po’ di acqua in una pentola d’acciaio, aggiungere un bicchiere abbondante di aceto e porre il tutto sul fuoco. Quando il liquido raggiunge il bollore, trasferite con cautela la pentola all’interno del forno, acceso sui cento gradi, e lasciateli scaldare entrambi per circa un quarto d’ora. Utilizzate poi una spugnetta abrasiva imbevuta del composto di acqua e aceto per pulire il forno, facendo attenzione a non scalfire le pareti.
Pulire il forno significa anche pulire la leccarda, ovvero quella teglia ormai sempre presente fra gli accessori al momento dell’acquisto. Poiché viene utilizzata spesso per la cottura dei cibi, è facile che si sporchi e si incrosti. Ma è altrettanto facile rimetterla a nuovo, senza bisogno di comprarne subito una nuova. Cosa occorre? Della Coca Cola, che è un ottimo antiruggine, e una spazzola. E adesso vediamo come procedere: estraete, per metà, la leccarda dal forno ancora freddo e versate uno o due bicchieri della suddetta bevanda sulle incrostazioni e sui residui di cibo bruciato. Infilate nuovamente tutta la teglia nel forno, accendete quest’ultimo portandolo alla massima temperatura e lasciate passare due o tre minuti. Attendete, cioè, il momento in cui comincia a formarsi del vapore. A questo punto spegnete il forno, indossate i guanti da cucina, prendete la spazzola (a setole morbide) e procedete con l’eliminazione dello sporco. Più in generale, per risparmiare fatica, sarebbe buona norma toglier via i residui dal forno tutte le volte dopo l’utilizzo, quando l’elettrodomestico è ancora caldo. Ancora, per evitare di sgrassare costantemente la leccarda, potete foderarla con carta da forno o con gli appositi tappetini riutilizzabili, che non si impregnano d’olio e si lavano comodamente anche nella lavastoviglie.
Come pulire il forno di casa? Una buona abitudine consiste nel fare, periodicamente, una sorta di scrub combinando acqua, sale e bicarbonato. Scendendo più nel particolare, occorre mescolare una tazza di sale, una di bicarbonato e una di acqua fino a ottenere una vera e propria pasta abrasiva. Si procede cospargendo le pareti del forno di questo composto e lasciando agire per circa un’ora prima di rimuoverne ogni traccia con un panno umido. Il forno si può pulire anche con il vapore. Prendete una teglia e versate sulla sua superficie un po’ di acqua e del succo di limone. Infornate e aumentate la temperatura del forno finché l’acqua non inizierà ad evaporare. Proprio il vapore scioglierà in breve tempo le incrostazioni di cibo, che poi potranno essere rimosse con un semplice straccio di cotone. Un altro efficace metodo coincide con l’utilizzo di microrganismi effettivi. Per chi non li conosce, si tratta di microrganismi naturalmente presenti nella terra e nell'intestino umano che, lavorando insieme, sono in grado di provocare delle reazioni biologiche a catena con effetti benefici sulla terra, sulle piante e in relazione alla pulizia della casa, in quando si nutrono dello sporco e del grasso. Assorbono inoltre i cattivi odori. I detergenti per la casa a base di microrganismi effettivi sono reperibili online. Per pulire il forno basta spruzzarne un po' su tutte le superfici, aspettare qualche minuto e passare un panno in microfibra. Lo sporco e l'unto verranno via in un batter d’occhio.
Per pulire il forno a microonde, sempre più presente nelle nostre case per merito della sua praticità, sono efficaci gli stessi metodi utilizzati per i normali forni elettrici: bicarbonato, limone, aceto, prodotti specifici ecologici e biodegradabili non vi deluderanno. Se le incrostazioni risultano particolarmente ostinate potete ricorrere anche alla candeggina, mescolandola con la giusta dose di acqua (per intenderci: due parti di acqua e una di candeggina). Togliete prima il piatto e lavatelo con acqua calda e sapone; spruzzate la suddetta miscela su tutte le superfici del fornello, senza eccedere, e quindi fatelo riscaldare al massimo della potenza per poco meno di un minuto. Spegnete e lasciate riposare per un paio di ore. Concludete togliendo via lo sporco con un panno inumidito on aceto bianco.