La guida definitiva alla scelta del sistema letto

- 30 novembre 2020

Cosa si intende per sistema letto

Di certo vi sarà capitato di vedere scritte o sentire pronunciate le seguenti parole: sistema letto. Ma cosa significa esattamente? Con questa definizione si intende l’insieme di 3 elementi, cioè il materasso, il piano letto e il cuscino (o i cuscini).

Il materasso, chiaramente, è il cuore del sistema; deve assicurare un adeguato supporto al corpo e aiutare a mantenere una postura corretta durante il sonno. Il piano letto, a sua volta, è composto da una struttura di sostegno, realizzata generalmente in legno o in metallo, e dalla rete. I cuscini completano il tutto e contribuiscono a garantire un adeguato grado di comfort.

C’è quindi differenza fra sistema letto e letto; quest’ultimo, come si legge nel dizionario Treccani, è un “mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi”. Nel linguaggio comune, però, questo termine identifica l’intero sistema. L’importante è sapere come stanno le cose.

I diversi tipi di sistemi letto

Il sistema letto convenzionale è composto dal materasso, dalla rete, dal relativo sostegno e dai guanciali. Si tratta della soluzione più diffusa, anche perché la scelta relativa alle reti, ma soprattutto ai materassi e ai cuscini, è ormai talmente ampia che trovare combinazioni perfette per le proprie caratteristiche fisiche, nonché le abitudini e preferenze personali, risulta molto facile. Le eccezioni, d’altra parte, non mancano.

In caso di particolari esigenze, quando per esempio si hanno problemi fisici, può risultare preferibile un sistema letto a pressione, in grado cioè di distribuire uniformemente il peso corporeo sulla superficie di appoggio, evitando i punti di pressione e riducendo al minimo il carico nelle zone a maggiore rischio.

In questa categoria troviamo i materassi ad acqua e quelli ad aria (perfetti, questi ultimi, anche quando capita di avere ospiti per la notte), insieme ai materassi viscoelastici. I modelli in memory foam, per intenderci, che riscuotono sempre più successo e sempre più spesso vengono scelti anche da chi è in perfetta forma.

Infine abbiamo i sistemi letto su misura, per la cui realizzazione si prendono le misure relative al corpo dell’utente e si realizzano consulenze personalizzate, in modo da assicurare il massimo dei risultati.

Come si riconosce e sceglie una buona rete

In commercio si trovano diverse tipologie di rete per materasso:

  • A doghe.
  • A sospensioni.
  • Elettriche.
  • A movimentazione manuale.


Le reti a doghe sono di gran lunga le più diffuse, perché si adattano a qualsiasi tipo di materasso e garantiscono una perfetta aerazione, ma anche perché la scelta è a dir poco ampia e variegata. Le reti con doghe fisse, per cominciare, assicurano un sostegno ottimale e un elevato grado di rigidità; quelle flessibili invece offrono un supporto più soft ma si adattano meglio alle forme del corpo.

Cambiano anche le dimensioni, a seconda delle esigenze: alcune fra le migliori reti ortopediche, per esempio, sono a larghezza differenziata; risultano quindi più larghe nelle zone di maggiore portata, raggiungendo e superando i 100 mm.

Da qualche tempo, inoltre, crescente consenso riscuotono le cosiddette doghe ad ali di gabbiano, che accolgono meglio le spalle e il bacino e risultano più ergonomiche. E ancora, diversi modelli sono dotati di regolatori lombari che consentono di personalizzare il grado di rigidezza in base al proprio peso.

Le reti a sospensione, come si intuisce dalla definizione stessa, sono composte da sospensioni flessibili e multi direzionali che seguono i movimenti compiuti dall’utente durante il sonno. Risultano perfette per chi soffre di mal di schiena e, come quelle a doghe, rendono possibile un’aerazione ottimale.

Sia le reti a doghe che quelle a sospensione possono anche essere elettriche: le zone corrispondenti alle spalle e alla parte inferiore delle gambe, cioè, si sollevano e si abbassano tramite un telecomando. Un’ottima cosa per chi ha problemi di circolazione, è afflitto da reflusso gastroesofageo, ha difficoltà respiratorie o, più semplicemente, ama leggere a letto. Un’alternativa a questo tipo di rete è rappresentata dai modelli a movimentazione manuale, che offrono i medesimi benefici ma richiedono un sia pur minimo intervento fisico.

Consigli per scegliere un materasso di qualità

Che siano in memory foam, in lattice oppure a molle, per essere davvero di qualità, e quindi fornire al corpo il sostegno ottimale e garantire anche il giusto livello di comfort, i materassi devono possedere determinati requisiti. Ecco alcuni consigli che vi aiuteranno nella scelta:

  • I materassi migliori hanno uno spessore compreso fra i 21 e i 30 cm.
  • Non è vero che il grado di rigidità è direttamente proporzionale alla qualità, come ritiene qualcuno. Il materasso deve sostenere adeguatamente il corpo, ma un eccesso in tal senso si traduce in una minore comodità e nel rischio di avvertire dolori al mattino.
  • Anche se la cosa potrebbe creare un lieve imbarazzo, è importante provare il materasso prima di acquistarlo. Bando alla timidezza, sdraiatevi e assumete le vostre posizioni abituali durante il sonno. Fate inoltre passare una mano tra la zona lombare e la superficie: se lo spazio è troppo, vuol dire che la rigidità è troppa; se la mano non passa agevolmente, significa al contrario che il corpo tende a sprofondare.


Raccomandiamo anche di prestare attenzione al rivestimento, accertandosi che sia realizzato con un materiale naturale e di conseguenza traspirante. Spugna di cotone e lino figurano fra le migliori opzioni.

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