Eravate sicuri di voler acquistare un piatto doccia in ceramica, ma vi hanno parlato di quelli in resina e adesso avete le idee confuse? Facciamo subito ordine, mettendo innanzi tutto in chiaro che non esiste il migliore o il peggiore: semplicemente, sono due prodotti differenti e si tratta di scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Il piatto doccia in ceramica è l’opzione tradizionale, l’acquisto sicuro. È durevole, solido, resiste egregiamente all’azione dei solventi e dei detergenti, ergo non si lascia danneggiare. È molto difficile, inoltre, che si graffi. È igienico e si pulisce rapidamente, sostanzialmente senza alcuna fatica.
Il piatto doccia in resina è una proposta innovativa, rappresenta il trend del momento. La resina è caratterizzata innanzi tutto da una notevole durezza e resistenza ai danni meccanici; ecco il motivo per cui molti piatti doccia filo pavimento vengono realizzati proprio con questo materiale.
La resa estetica è all’insegna di un’eleganza ultra moderna. I piatti doccia in resina, inoltre, trattengono molto bene il calore, quindi il piacere della doccia aumenta. Se si rompono – ma accade di rado – si riparano facilmente. Difetti? Solo uno: con l’andar del tempo, il colore tende a cambiare un po’. In foto il piatto doccia antiscivolo rettangolare in resina Forma Cover by Gruppo Geromin.
La superficie del vostro bagno è decisamente limitata, quindi siete alla ricerca di un piatto doccia piccolo e vi state interrogando sulle dimensioni disponibili in commercio? Bene. Cominciamo col fare presente che un piatto doccia quadrato standard misura 80x80 cm: questi sono i numeri da prendere come riferimento.
Restando sulla stessa forma, si scende massimo fino a 70x70 cm: in foto vi mostriamo un piatto doccia quadrato firmato Ceramica Galassia. Se lo spazio è ridotto, però, in molti casi è preferibile optare per un piatto doccia non solo piccolo, ma anche angolare. In questo modo si sfrutta una zona dell’ambiente bagno che altrimenti resterebbe inutilizzata e si ha maggiore libertà nella scelta degli altri elementi di arredo.
Il piatto doccia angolare, inoltre, permette di muoversi comodamente all’interno del box doccia, nonostante le dimensioni – appunto – limitate. E a proposito di dimensioni, i piatti doccia semicircolari più piccoli misurano anche in questo caso 70x70 cm, ma non mancano modelli di 65x65 cm.
Quali sono i pro e i contro del piatto doccia filo pavimento? Per rispondere, vogliamo rifarci alle opinioni di chi l’ha già scelto, ovvero provato personalmente. Il primo vantaggio, sono tutti d’accordo, coincide con la resa estetica: il piatto doccia filo pavimento è raffinato, accattivante e crea una perfetta continuità con il pavimento del bagno, appunto. Ciò si traduce pure nella percezione di uno spazio più ampio.
Il secondo vantaggio è l’elevatissimo livello di personalizzazione. Non ci sono, cioè, vincoli relativi alla forma e alle dimensioni, il disegno in pianta è libero. Naturalmente, bisogna tenere conto della collocazione degli scarichi. Il costo di un piatto doccia filo pavimento, inoltre, non è troppo elevato.
Lo sappiamo, il timore comune è che l’acqua, durante la doccia, fuoriesca. O che, comunque, un piatto di questo genere non abbia la medesima tenuta di un piatto doccia tradizionale. Si tratta, però, di una paura infondata e lo dimostra la crescente richiesta sul mercato.
Certo, i lavori per la posa risultano piuttosto impegnativi, anche perché il piatto deve essere incassato nel pavimento, tuttavia chi ce l’ha è convinto che ne valga la pena. Nella foto vedete il piatto doccia rettangolare in ceramica Viprint by Villeroy&Bosch.
Ok, avete preso la vostra decisione e individuato il piatto doccia che meglio risponde ai vostri gusti e alle vostre necessità. A questo punto, bisogna procedere con l’acquisto e passare dalla teoria alla pratica. Ma quanto costa far sostituire il vecchio piatto doccia con il nuovo?
In linea di massima, per il servizio in questione occorrono 150-200 euro, ma naturalmente sono compresi sia lo smontaggio del vecchio piatto doccia che la posa del nuovo, con tutti i relativi collegamenti. Chi dispone di una buona manualità e ha qualche competenza in merito può valutare l’idea di procedere da solo, risparmiando la suddetta cifra.
Online si trovano, a tal proposito, tutorial utili e interessanti. In foto vi mostriamo il piatto doccia angolare ultrapiatto Razor di Glass 1989.