Redazione - 02 settembre 201602 settembre 2016
Le cucine shabby chic hanno un fascino speciale. Il fascino del passato, di ciò che è logorato dal tempo. Di un tempo cristallizzato. Ma non lasciatevi ingannare: nulla è lì per caso.
Redazione - 02 settembre 201602 settembre 2016
Lo shabby chic è fra gli stili più in voga per quanto riguarda l’arredamento di interni. Acquista quotazioni di anno in anno, sta seducendo anche gli italiani. Shabby chic, ovvero “trasandato chic”: un gusto classico ma non troppo, romantico ma non troppo, che ha elementi in comune con il country e il vintage ma mantiene salda la sua personalità. Shabby chic significa ambienti rilassanti, una sorta di trascuratezza che in realtà è frutto di grande attenzione e cura dei dettagli; significa valorizzare il fascino di ciò che è logoro, usurato, consumato. In realtà molto mobili vengono sciupati ad arte, tramite tecniche come la decapatura e il decoupage. In altri casi sono davvero “vecchi” e lasciati appositamente in uno stato di apparente abbandono. Solo apparente, appunto. E’ questa la chiave per comprendere a fondo lo stile shabby chic. Ciò che sembra, non è. I graffi sulla superficie di una credenza, un vetro crepato, una vasca da bagno con segni di ruggine non sono il risultato di una reale “approssimazione”. Sono chic, appunto. E le cucine shabby chic, infatti, conquistano anche chi dispone di budget elevati. Solo una questione di moda? No, perché davvero l’impatto dal punto di vista estetico è notevole. Vediamo quindi come arredare una cucina shabby chic.
Regola numero uno: nelle cucine shabby chic la tecnologia ha un accesso limitato. O meglio: c’è, ma non si deve vedere. Fate in modo che resti nascosta fra superfici che portano il segno del tempo. I mobili della cucina devono essere in legno grezzo, dimenticate quello laccato e dimenticate il marmo o altri materiali moderni e accuratamente lavorati. Semaforo verde, invece, per il cotto ma badate di non esagerare. Lo ripetiamo: il legno è il re dello shabby chic. E l’accoppiata vincente è soltanto con il ferro. Per quanto riguarda i colori, predominano il bianco e le tonalità neutre (dal beige al tortora), ma anche i pastelli sono i benvenuti. Soprattutto se la vernice è un po’ scrostata. In pool position troviamo l’azzurro e il verde, seguiti dal color carta da zucchero, dal turchese e dal lilla. Non abbinate a tutti i costi, anzi. Sedie diverse fra loro, intorno al tavolo di una cucina shabby, rappresentano un valore aggiunto. Non fa nulla se i pensili sono di un colore e il tavolo di un altro, l’importante è che l’insieme possa dare un senso di armonia.
Potete anche concepire la cucina shabby chic come l’esatto contrario della cucina minimal. Lo shabby chic, infatti, ama l’abbondanza e ciò vale soprattutto per la cucina. Abbondate. Abbondate con le mensole, se vi piacciono, e abbondate con gli oggetti su di esse collocate: vasi con o senza fiori, piatti, soprammobili, piccoli contenitori per le spezie, brocche di ceramica o di latta, bicchieri, vassoi decorati. Non abbiate paura di esagerare, anche perché lo shabby chic va a braccetto con questo tipo di “caos creativo”. Prestate anche particolare cura nella scelta delle tende (bianche, neutre con qualche ricamo oppure caratterizzate da fantasie floreali) e dei tappeti, che possono essere ambasciatori di colori anche molto accesi. Perché se è vero che lo shabby chic si basa su nuance delicate, è anche vero che un’improvvisa nota di un colore più vivace serve per valorizzare l’insieme. Per quanto riguarda l’illuminazione, consigliamo di prediligere le lampade a sospensione in metallo oppure in vetro o ceramica: di quelle che ricordano i tempi che furono e le vecchie case di campagna, insomma. Vi piace la cucina con isola? Con lo stile shabby chic è perfetta, come potete vedere nella foto. Notate anche le pentole in rame appese sopra il camino, la credenza bianca e quella poltrona in pelle che sembra ereditata dal nonno. Touché.
Abbiamo visto finora le principali caratteristiche delle cucine shabby chic. Adesso puntiamo i riflettori su una soluzione perfetta per chi desidera alzare il tiro e rendere davvero speciale la propria casa. Esiste una versione particolare dello stesso stile shabby, derivante dall’incontro con lo stile industriale. Il punto in comune, ovviamente, è l’amore per gli oggetti logori, per l’eco del passato, per il riciclo che diventa bellezza. Vi mostriamo in foto cosa ne può venire fuori: una cucina davvero unica. I mobili e i complementi, tutti gli oggetti fino al più piccolo potrebbero sembrare accostati l’uno all’altro in modo casuale; invece ogni cosa è studiata al millesimo, è proprio il caso di dirlo. A cominciare dal lavello massiccio e rettangolare, di quelli che “non si usano più” e dalle mensole che sembrano grate in ferro. Passando poi dal rivestimento metallico della parete e dall’alternanza di verde e marrone per quanto riguarda i vani contenitori. La vernice è rigorosamente scrostata, la lampada a sospensione è impolverata, davanti alla finestra c’è una vaschetta usurata in metallo che viene utilizzata per raggruppare le spezie. Una nota moderna: la macchina del caffè. Che messa lì, così, pare quasi una provocazione. E le piantine? Piante e fiori sono immancabili, quando si parla di stile shabby chic. Guardate ancora e fatevi questa domanda: come si fa a resistere dinanzi a una simile cucina?