- 22 novembre 2015

Nuove agevolazioni

Al via le nuove agevolazioni previste per gli interventi di ristrutturazione degli immobili dal nuovo decreto legge 22 giugno 2012 n.83 sullo Sviluppo, varato dal governo.    Dal 36 al 50 per cento. Aumenta la detrazione fiscale, valida per i bonifici versati entro giugno 2013, per lavori di ristrutturazione che possono raggiungere un tetto massimo di spesa di 96mila euro (prima non si potevano superare i 48mila euro detraibili).     

Atti e specifiche

Lo sgravio fiscale, inoltre, viene esteso, oltre alle spese per la ristrutturazione, anche a quelle per interventi edilizi ordinari. Sempre, però, solamente su immobili ad uso abitazione e sulle relative pertinenze, quali garage, magazzini e tettoie.   E’ stata anche introdotta la possibilità di sostituire l’atto formale con un’autocertificazione compilata da un tecnico abilitato sia nel caso di lavori edilizi soggetti alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività) sia nel caso di intervento soggetto alla Dia (denuncia di inizio attività).
   Fino al 31 dicembre 2012 la detrazione sul risparmio energetico si conferma al 55 per cento. Da gennaio al 30 giugno 2013, però, si abbasserà al 50 per cento, da detrarre in 10 anni. Non occorrerà più, dunque, fare compilare da un tecnico la documentazione per ottenere la detrazione.  

Le detrazioni

Resta più vantaggiosa della detrazione sulle ristrutturazioni quella sul risparmio energetico se i lavori vengono eseguiti su un edificio che non ha scopo abitativo; oppure se nell’installazione dei pannelli solari, nella sostituzione degli infissi o nella coibentazione, si oltrepassa la soglia dei 96mila euro; oppure ancora quando i lavori riguardano la riqualificazione energetica e la ristrutturazione (le detrazioni per l’una e l’altra possono essere usufruite contemporaneamente) e il tetto di spesa supera sempre i 96mila euro.    Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni 1/2012 ha abrogato le tariffe professionali, eliminando in tal modo i parametri per calcolare le parcelle professionali e le tariffe a base delle gare pubbliche. Nell’attesa che il Ministero della Giustizia emani un nuovo decreto legge in proposito, potete riferirvi al tariffario precedente all'entrata in vigore del Decreto Liberalizzazioni.

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