Ecosostenibilità e bioedilizia per un progetto in Bretagna

- 06 dicembre 2017

Un progetto di biedilizia a Vigneux de Bretagne

Un progetto di bioedilizia si è concretizzato in Bretagna, bellissima regione del Nord-Ovest della Francia e affacciata sull’Oceano Atlantico. Il luogo preciso è Vigneux de Bretagne, mentre la dimora oggetto dei lavori, un’abitazione privata, è una villa dei primi anni del ‘900, costruita nel tipico stile architettonico bretone e facilmente riconoscibile per i solidi muri realizzati con mattoni in granito. Inizialmente, si presentava come una casa simile a tante e, dal punto di vista estetico, sembrava priva di particolarità, nonostante l’enorme potenziale, che ha permesso degli interventi in grado di trasformarla in un modello virtuoso di edilizia ecosostenibile. Il progetto, a cura dell’architetto Tristan Brisard, non ha, infatti, apportato modifiche sostanziali all’aspetto della vecchia casa, ma ha puntato sulla semplicità, dando vita a un giardino d’inverno ispirato all’archetipo della casa disegnata dai bambini, con il tetto spiovente. Un approccio essenziale e, al contempo, di grande raffinatezza, che ha dato alla villa una veste più contemporanea.

Casa in legno

L’ecosostenibilità è il concetto chiave attorno al quale ruota tutto il progetto della villa di Vigneux de Bretagne. Quando si parla di edilizia ecosostenibile, si intende la scelta di materiali edili e tecniche di lavorazione che abbiano un minimo impatto sull'ambiente. L’ecosostenibilità non è più un’eccezione, ma una vera e propria realtà consolidata, sempre più in crescita e volta a puntare all’innovazione e al massimo rispetto per l’ambiente. Al concetto di ecosostenibilità è correlato quello di bioedilizia, una branca dell’architettura particolarmente attenta al tema dell’ambiente e che, di conseguenza, progetta e costruisce edifici che riducono il più possibile il loro impatto sull’ecosistema, grazie a una serie di accorgimenti architettonici e anche tecnologici che puntano a un maggior risparmio energetico, impiegando una minima dispersione di risorse. Per questa villa in Bretagna il primo obiettivo, in termini di ecosostenibilità, è stato quello di mantenere un basso impatto ambientale per quanto riguarda le emissioni di CO2 nonché i consumi energetici e l’uso di materie prime. La scelta più naturale possibile è stata quella di realizzare una costruzione totalmente in legno che ampliasse quella preesistente e che avesse un aspetto essenziale e, allo stesso tempo, di piacevole impatto estetico.

L’originalità del progetto: il giardino d’inverno

Le travature del giardino d’inverno della villa in Bretagna sono in castagno massello non trattato, mentre le pareti e l’ossatura della casa sono state realizzate utilizzando l’abete rosso finlandese, con isolamento naturale in fibra di legno. Anche gli arredi, particolarmente luminosi, essenziali e in perfetto stile nordico, sono in legno. Nello specifico, è stata data preferenza a materiali a base di legno grezzo o non trattato oppure lavorato con colle naturali e prive di solventi. In questo modo, viene garantito un elevato grado di comfort abitativo, grazie all’effetto che i materiali hanno sulla qualità dell’aria presente all’interno dell’edificio: bassa conducibilità, elevata inerzia termica, traspirabilità e igroscopicità permettono di ridurre il bisogno di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate. Inoltre, Il fabbisogno energetico di tutto l’ampliamento è molto basso anche per via dello sfruttamento dell’illuminazione naturale, che avviene durante tutte le stagioni.

Riscaldamento con le stufe MCZ

L’obiettivo dell’ecosostenibilità è stato raggiunto anche grazie all’utilizzo del riscaldamento a pellet, scelto come alternativa ecologica e più economica rispetto al gasolio o al metano, oltre a essere più pratica della legna. I proprietari, Julien e Fanny Guérin, hanno scelto il riscaldamento di una sola stufa Thema di MCZ. Questo prodotto, a ventilazione forzata e di piccole dimensioni (è alta appena 80 centimetri), è in grado di riscaldare l’intero ambiente, che misura 70 mq. Infatti, riesce a mantenere 20°C costanti nell’arco della giornata e 18 durante la notte, tramite un consumo di pellet piuttosto ridotto, meno di una tonnellata per tutto l’inverno. Perché è stata scelta Thema di MCZ? I motivi sono diversi:

  • aspetto minimale, essenziale e raffinato
  • assenza di spigoli vivi. Vi sono solo linee curve e stondate
  • ingombro minimo, date le misure ridotte. Inoltre, il collegamento con la canna fumaria parte dal top e ciò riduce ancora di più l’ingombro
  • fiamma larga, come quella di un camino a legna, grazie a uno speciale braciere
  • funzionamento silenzioso. Thema continua a funzionare e diffondere calore per convenzione naturale, anche quando, tramite un comodo bottone, si decide di spegnere il ventilatore
  • non si surriscalda mai
I proprietari sono molto soddisfatti di Thema, perché il riscaldamento è istantaneo, la temperatura si controlla in maniera semplice e il caricamento del pellet si effettua dallo sportello in alto, senza sporcare. Inoltre, la stufa si pulisce facilmente.

Sfoglia i cataloghi: