Redazione - 31 marzo 200616 aprile 2024
Scopri gli appuntamenti del Fuorisalone 2024 divisi per zone durante la Milano Design Week
Redazione - 31 marzo 200616 aprile 2024
Tutti pronti per la Milano Design Week, dal 16 al 21 aprile: la città, in occasione del Salone Internazionale del Mobile e degli eventi del Fuorisalone, diventa un incredibile laboratorio del design, con incontri, mostre, installazioni, curiosità per esperti e non.
Da sempre protagonista del Fuorisalone, Brera Design Discrit è in prima linea anche in questa edizione 2024.
Del resto, l’area è caratterizzata da ben 196 showroom permanenti di arredo, da godere tutto l’anno, ma nell’occasione Salone gli eventi sono davvero tantissimi. Se ne contano oltre 260, non solo dedicati al design e a tutte le sue sfumature, ma in grado di travalicare l’arredamento in senso stretto, allargandosi persino a tecnologia, automotive, moda.
Il tema dominante è “Materia Natura”, riflessione a 360 gradi su sostenibilità ed economia circolare, un’esortazione a essere tuttu parte del cambiamento green della società.
Difficile decidere ma da vedere in particolare “Architectural Scenarios”, una mostra collettiva in cui diversi studi internazionali di architettura e design di interni reinterpretano le cucine firmate da Valcucine. Poi, Unica SunRICE – La ricetta della felicità all’Orto Botanico di Brera, installazione ENI progettata da CRA – Carlo Ratti Associati e dall’architetto Italo Rota: si basa sul riciclo degli scarti del riso che hanno permesso di realizzare moduli triangolari in geopolimero (silica-based) adatto per gli esterni.
In zona Tortona è nato il Fuorisalone circa 20 anni fa e, per festeggiare degnamente l’anniversario, le strade del quartiere diventano una vera e propria “Walk of design”, che è il tema di questa edizione, con esposizioni, installazioni, workshop dove incontrare i protagonisti del settore e rendersi conto delle novità.
Ce ne sono di tutti i tipi, da scandagliare nelle diverse realtà del distretto, cioè Tortona Rocks, Base e Superdesign Show, quest’ultima con la partecipazione di 11 nazioni e 40 progetti.
Obiettivo: uscire dall’ordinario, sul concetto "Thinking Different. Everything everywhere everyone".
Molti i progetti provenienti dall’Asia, come i giapponesi Tokyo Creative Salon e Kawashima Selkon Textiles, con i suoi 100 tipi di nero per realizzare i kimono di Nishijin, Kyoto.
In questo distretto c’è anche Lexus che mostra le nuove frontiere della mobilità elettrica.
Non mancano le idee della portoghese Pixom, che mixa materiali sostenibili, intelligenza artificiale e stampa 3D.
Sono unite per un design classico ma in chiave contemporanea le idee d'arredo giovani designer della svedese Jönköping University e dell’Istituto Marangoni Milano.
Il futuro alla luce di sostenibilità e inclusività, senza rinunciare alla funzionalità e riscoprendo tradizioni locali e alto artigianato: “This Future is Currently Unavailable” è il tema dei progetti e dei programmi di Isola Design Festival.
in Isola Design District c’è una ulteriore novità, poiché il distretto si allarga anche ad altri hub di creatività.
fanno infatti parte:
Nel cuore del centro di Milano, sinteticamente tra Corso Magenta, Sant’Ambrogio, Colonne di San Lorenzo, il 5VIE Design Discrict propone un appetitoso mix di arte, design, creatività, novità, con il tema “‘Unlimited Design Orchestra”, come dire tutto è possibile all’estro umano per migliorare il vivere quotidiano.
Sede ufficiale è il settecentesco Palazzo Litta, nelle cui stanze sono collocate le opere di diversi designer, con l’idea di valorizzare il patrimonio culturale ma anche di creare una salda connessione tra antico e moderno, nella convinzione che la bellezza di varie epoche salverà il mondo, presente e futuro.
Tra i progetti visibili a Palazzo Litta, “Salvage” della designer coreana Jay Sae Jung Oh, mobili e accessori recuperati da scarti di vario tipo.
In occasione del Fuorisalone, è possibile visitare altri edifici di solito non aperti a tutti, come il Palazzo Visconti, il Palazzo Giureconsulti, il Palazzo Bovara, il Palazzo Castiglioni.
Alla Pinacoteca Ambrosiana, poi, è allestita la mostra “Nice to See You”, già programmata ma ora un omaggio all’artista Gaetano Pesce che ci ha lasciato qualche giorno fa.
È posizionato tra via Durini, via Borgogna, Via Visconti di Modrone, Corso Monforte, Durini Design District, il cui fil rouge dell’edizione 2024 del Fuorisalone è “Color Design Experience”.
Questo distretto associa una quarantina di brand, a partire dal nucleo originario composto da B&B Italia, Cassina, Interni, Meritalia, Luxury Living, Porro, Technogym.
Al momento si parla di oltre 40mila metri quadrati di esposizione in cui appunto, visto il tema, è il colore ad avere un ruolo al top. E l’idea di base è appunto ricercare l’armonia cromatica nel vivere quotidiano anche con arredi che ne possano narrare emozioni, sentimenti, suggestioni.
Ci sarà anche la “Notte bianca” il 18 aprile, ovviamente all’insegna del colore.
Tra le installazioni, “Dream up”, realizzata dallo studio di architettura Nick Maltese Studio.
“EverythinK is design” è il tema scelto dai designer di Porta Venezia Design District (anche chiamato L’Altro distretto), che così intende celebrare i progetti di ogni tipo, frutto tutti di un linguaggio creativo da scoprire, con tanta sperimentazione.
Infatti più che mai in questo distretto l’occhio è attento verso nuove tendenze e designer emergenti.
Il concept si ispira a Paul Rand, vera e propria leggenda del campo del graphic design: è lui che ha modificato l’opinione generale verso la comunicazione visiva, convinto di una forte unione tra forma e contenuto, in una visione inclusiva e contemporanea.
Tra i progetti, le mostre degli studenti di Raffles Milano, gli arredi per bambini e creazioni di argilla e Re/Creation del brand ceco LASVIT: a Palazzo Isimbardi mostra una monumentale installazione in vetro fuso, tecnica e artigianalità.
Al Palazzo della Triennale, in via Alemagna, il mondo del design e dell’architettura è al centro di alcune esposizioni importanti, come quella dedicata ad Alessandro Mendini.
Si chiama “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”.
All’architetto designer è poi dedicata l'installazione immersiva “What?” di un altro designer dei nostri tempi, Philippe Starck.
In programma anche la mostra “I 25 anni del SaloneSatellite”, la manifestazione che si è affermata quale trampolino di lancio di giovani designer under 35, proprio in concomitanza delle varie edizioni del Salone del mobile.
Da vedere poi “Inga Sempé. La casa imperfetta”, scenari domestici della designer francese in una casa in scala.
Sono in programma incontri con designer e architetti, mentre alcuni brand esibiscono negli spazi della Triennale i loro lavori, come la ditta americana nota per la sedia 1006 Navy Chair, realizzata artigianalmente in alluminio riciclato, testata per durare 150 anni: Emeco to Emeco.