Minilavastoviglie: come risparmiare spazio

- 28 agosto 2013

Spazio ridotto o single? La minilavastoviglie è la soluzione

Non sempre quando dobbiamo scegliere un elettrodomestico per la casa, possiamo optare per un apparecchio di grandi capacità e dimensioni. In alcuni casi, magari per motivi di spazio, oppure semplicemente perché viviamo da soli, la scelta migliore è l’elettrodomestico più piccolo, che occupa meno spazio ma che allo stesso tempo, svolge la stessa funzione di quelli grandi. È il caso delle minilavastoviglie, elementi utilissimi e molto pratici, che ci corrono in aiuto evitando di caricarci dell’onere di lavare i piatti e permettendoci un risparmio sia energetico che di spreco di risorse, in questo caso acqua e sapone, notevole.   La minilavastoviglie è un elettrodomestico di dimensioni ridotte rispetto alle classiche lavastoviglie, che può essere da incasso, oppure anche da appoggio. Le dimensioni sono ridotte in larghezza oppure in altezza, e la possibilità di contenimento di coperti è quasi dimezzata rispetto alle lavastoviglie normali.  

Le misure e la capienza delle minilavastoviglie

Le classiche lavastoviglie hanno una capacità di contenimento che in genere varia dai 12 ai 16 coperti, mentre quelle mini, hanno una capienza che va dai 9 coperti, fino alle minuscole ma pratiche che ne contengono anche solo 4. Anche le misure ovviamente sono inferiori.    Come abbiamo detto ci sono due tipologie di minilavastoviglie, quelle sviluppate in verticale e quelle in orizzontale: quelle verticali sono larghe solo 45 cm per permettere anche l’incasso nelle cucine componibili mentre quelle sviluppate in orizzontale hanno un’altezza inferiore, poiché sono considerate da appoggio, hanno quindi altezza inferiore e profondità di soli 45 cm.   Il funzionamento delle minilavastoviglie è pari a quello delle classiche lavastoviglie, e come queste, lavorano meglio se non sono caricate al massimo della loro capienza.    

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