Come scegliere il mobile sottolavabo per avere un bagno sempre in ordine in cui conservare biancheria ma anche saponi, shampoo e profumi all’insegna di un design che si sposi con la praticità? Prima di tutto, questo elemento d’arredo deve adattarsi al nostro gusto, allo stile degli altri mobili e, ovviamente, al lavabo che sorregge. Oltre a materiali, colori, dimensioni, i parametri riguardano poi la tipologia. Il sottolavabo può essere sospeso, semplicemente d’appoggio, assecondando le forme del lavabo ma anche creando contrasti molto d’appeal (unendo ad esempio legni rustici a ceramiche super eleganti), oppure occupare del tutto la parte sottostante fino al pavimento, presentare piedini o meno, avere ante scorrevoli o a battente, o magari solo ripiani a vista. Sobrietà e pulizia delle forme per il sottolavabo ad incastro Maori della collezione Icone di Cerasa, caratterizzo dalla maniglia dalla forma tonda, in finitura oro rosa spazzolato, e strutture in metallo nero lucido che sorreggono le basi.
Il mobile sottolavabo è una occasione per sbanalizzare il bagno, oltre che rappresentare un arredo utile attrezzato con vani e cassetti per ospitare tutto quello che serve in una soluzione compatta , senza consumare centimetri inutili. Il che va molto bene anzi, è essenziale in locali piccoli in cui non c’è possibilità di avere altri mobili. Ma questo arredo rimane un elemento di grande attenzione in cui l’estetica gioca un ruolo fondamentale in ogni metratura a disposizione. Nelle tendenze viste anche all’ultimo Salone del Bagno 2018, è emersa la voglia di razionalizzare gli spazi con progetti minimal, dai volumi netti che nella loro essenzialità sono in grado tuttavia di movimentare la zona sotto il lavabo con soluzioni inedite e ad alto livello di personalizzazione in cui non è obbligatorio l’inserimento (o l’appoggio) in/su un mobile dedicato. Immaginate ad esempio un lavabo appoggiato su una lunga mensola di legno al di sotto della quale è sospeso un capiente mobiletto con doppia anta, entrambi disposti in modo irregolare tra loro in una massima libertà compositiva che non toglie nulla alla funzionalità: è un’idea di Juno, la collezione di Scavolini Bagno, tra comfort e leggerezza.
Per i mobili sottolavabo il materiale determina anche il mood finale dell’insieme bagno. Il legno è sempre molto gettonato (in diverse essenze con trattamenti anti umidità) dai diversi toni e dai tanti stili, poiché è adatto sia a look classici, dalle forme morbide e avvolgenti, sia a quelli più moderni mantenendo linee più razionali. Ci sono poi i cosiddetti materiali compositi, come possono essere mdf e i melaminici, equipaggiati con diversi tipi di rivestimenti e finiture che fanno assumere loro aspetti brillanti, opachi, satinati, in una enorme gamma di soluzioni di maggiore e minore pregio: sono particolarmente adatti a linee schematiche, senza fronzoli, per abitazioni moderne e contemporanee. Acuto di Inda è un mobile che solo in parte sorregge il lavabo, diventando anche un piano d’appoggio per altri oggetti: è caratterizzato dal taglio a 45° dell’anta e presa maniglia a gola nella parte superiore.
Andando a spulciare le novità in fatto di bagni, è evidente l’ampio ricorso a design rigorosi, con il bianco dei sanitari in primo piano (con pochi colori pastelli e confetto, pochissimo nero e grigio, pur se presenti) incasellati in soluzioni d’arredo che strizzano molto l’occhio ad atmosfere vintage, in un variegato gioco di materiali, finiture, geometrie, dove tutto può essere a vista, persino i tubi del lavabo. Accade per l’insieme Sciarada firmato da BluBleu, in cui il top in solid surface bianco opaco che si allunga per diventare piano di appoggio, è incastrato in una struttura in finitura noce sbiancato con contenitore in legno laccato opaco, giusto giusto per qualche asciugamano pronto all’uso. Le dimensioni sono una lunghezza di 105 cm, un’altezza di 85, una profondità di 45. Perfetto (anche) per bagni di dimensioni minime.