Organizzare l'armadio: i consigli più utili

- 14 dicembre 2017

Organizzazione armadio

L’organizzazione dell’armadio è una questione da non trascurare. Perché organizzare il proprio guardaroba nel modo giusto significa risparmiare tempo, conservare meglio gli indumenti, evitare le snervanti ricerche di un determinato capo finito chissà dove, ottimizzare lo spazio. Forse in pochi ci pensano, ma si comincia nel momento stesso in cui viene acquistato il mobile in questione. Occorre cioè soffermarsi non soltanto sull’esterno dell’armadio, sulle dimensioni, sulla tipologia di ante e sui materiali (tutte cose fondamentali), ma anche sulle attrezzature interne. Un single ha esigenze diverse di una coppia, un uomo che tutti i giorni va a lavorare in giacca e cravatta ha necessità differenti rispetto a un personal trainer: sono soltanto alcuni esempi. C’è chi ha bisogno di un maggior numero di ripiani e cassetti, chi di un’ampia superficie per la collocazione delle grucce. E comprare un armadio che abbia la giusta composizione interna significa organizzarsi molto più facilmente. Si calcolino, anche in modo sommario, quanti pantaloni e maglioni, quante gonne, camicie, giacche, maglie e maglioni, quanti capi di biancheria intima dovranno essere riposti nell’armadio; ad ogni voce si aggiunga un 10-20 per cento in più relativo ai futuri acquisti. Questo calcolo permette di fare una prima separazione tra lo spazio per appendere e lo spazio da riservare a cassetti e ripiani. In genere si suggerisce di lasciare due terzi dello spazio totale del mobile ai capi da appendere, utilizzando quello restante per gli altri indumenti e gli accessori; bisogna però tener conto dello stile di ogni singola persona e del fatto che l’abbigliamento casual e sportivo, da qualche anno a questa parte, è molto più diffuso (quindi, per continuare con gli esempi, nella maggior parte dei casi si hanno molte più t-shirt che camicie). In foto l’armadio Warm di Lema, design David Lòpez Quincoces.

Come ordinare un armadio

Come organizzare l’armadio? E' importante confrontare lo spazio con il proprio vestiario, tenendo presenti le “regole” generali ma personalizzandole. Si dice che le altezze adatte ai vari indumenti da appendere siano due: una pari a 140 cm, per i cappotti, i soprabiti e gli abiti da donna; l’altra pari a 120 cm per le giacche, i pantaloni e le gonne. C’è da dire però che la modularità consente di richiedere misure ad hoc, quindi non è necessario adeguarsi a priori. Per i capi alti da ripiegare, come i maglioni, molto comodi risultano i cosiddetti cestoni, i quali sostanzialmente sono dei cassetti alti circa 30 cm e che scorrono su guide, permettendo così di sfruttare le parti basse dell’armadio più comodamente rispetto ai normali ripiani. Raramente, ormai, l’armadio ospita soltanto gli abiti, la biancheria personale e il cambio di stagione; quasi sempre si aggiunge la biancheria di casa (lenzuola, asciugamani, tovaglie ecc.), la quale deve trovare necessariamente posta in basso per essere sempre a portata di mano. Per le valige, le borse da viaggio, le coperte e i piumoni, che vengono spostati una o due volte all’anno, è più conveniente usare gli spazi più alti (che sono pure meno comodi). In foto, l'armadio New Entry di Flou.

Organizzazione guardaroba: consigli

All’interno dell’armadio sono presenti non solo i cassettoni, ma spesso anche alcuni cassetti. Quasi tutte le aziende ormai offrono la possibilità di inserirli o meno, non ci sono imposizioni di sorta ma si tratta di un’attrezzatura aggiuntiva. Naturalmente il costo sale, spesso anche di molto, ma aumentano proporzionalmente anche il comfort e la praticità. Non tutti nella propria camera hanno settimini, cassettiere, comodini capienti; i cassetti nell’armadio, quindi, in questi casi diventano davvero risolutivi. In linea di massima diciamo che in un armadio dovrebbero esserci almeno quattro cassetti bassi (cm 8-12, due cassetti per persona) riservati alla biancheria intima, ai foulards e ai fazzoletti, ai calzini e ai collant; e quattro cassetti di altezza media (cm 12-18, sempre due cassetti per persona) da utilizzare invece per la sistemazione di camicie e maglie piegate, di canotte, pigiami e altri indumenti per la notte, biancheria da letto e asciugamani. In mancanza di un cassettone, diventa necessario aggiungere altri cassetti. Se invece nella stanza di cassetti ce ne sono abbastanza, allora il numero complessivo può scendere da 8 a 4. Attenzione alla profondità: affinché un armadio risulti abbastanza capiente, tale valore deve essere di 60 cm, corrispondente cioè all’ingombro della gruccia inserita perpendicolarmente alla parete di fondo, appesa ad una barra orizzontale. Questa sistemazione è la più vantaggiosa perché permette di appendere un sostanzioso numero di indumenti. Le barre nel senso opposto, ovvero con le grucce parallele alla parete di fondo, vengono inserite soltanto in casi particolari, per esempio negli armadi a muro e negli spazi limitati. Se infatti in questo modo l’ingombro è minore, viene a mancare la visione d’insieme del guardaroba e per prendere un solo vestito occorre estrarre l’intera barra. In foto, l’armadio Gliss Master Start di Molteni&C.

Come organizzare armadio camera

Nell’organizzazione dell’armadio conta molto la disposizione interna dei vari supporti funzionali. Mai procedere a casa. Appendere abiti, cappotti e giacche ad altezze diverse significa sfruttare meglio lo spazio disponibile in relazione sia all’utilizzo stagionale sia ai cambiamenti della moda, che in determinati periodi portano a privilegiare capi più o meno lunghi. E si tenga conto anche del fatto che pantaloni e giubbotti femminili hanno il medesimo ingombro di quelli maschili. Come attrezzare un armadio? Se ancora dovete acquistarlo, informatevi sulle diverse disponibilità di assortimento; in molti non ci pensano, magari scelgono l’armadio così come è mostrato nel negozio, ma nella maggior parte dei casi sono davvero numerose le possibilità per agevolare le operazioni quotidiane relativa alla scelta di indumenti e accessori. Che poi, naturalmente, devono essere rimessi a posto. Si tenga inoltre presente che alcuni di questi sistemi razionali si possono inserire anche negli armadi giù esistenti, quindi non è mai troppo tardi per intervenire. Ci sono poi altre attrezzature che richiedono l’intervento del falegname e altre ancora (per esempio particolari scocche che costituiscono la parte interna delle ante dell’armadio) per le quali è necessaria una produzione industriale specifica. Ricordate sempre che alla misura dell’ingombro reale di abiti e biancheria occorre aggiungere un 10% in altezza per permettere all’aria di circolare, evitando così il ristagno e il conseguente formarsi dei cattivi odori, ed anche per facilitare l’operazione dell’appendere. Considerando anche le grucce, i vestiti e gli abiti da donna, i completi da uomo, i pantaloni stesi misurano circa cm 120, quindi l’altezza del contenitore sarà compresa nei 130 cm. Cappotti, pellicce, mantelle, abiti lunghi, vestiti da sera misurano cm 140, quindi cm 150/155 è l’altezza ideale del vano contenitore. Le lenzuola piegate hanno un ingombro di circa cm 30 x 40; le camicie di cm 25 x 35; è perciò consigliabile scegliere ripiani o cassetti secondo questi multipli.

Armadio vestiti: ottimizzare lo spazio

Anta battente oppure scorrevole: quando si pensa al sistema di apertura dell’armadio, generalmente, ci si preoccupa soltanto dello spazio che occupa all’esterno. Questo il motivo per cui gli armadi scorrevoli risultano molto richiesti da chi ha case di dimensioni contenute, nelle quali la riduzione degli ingombri è fondamentale. Gli armadi con anta battente, la tipologia più tradizionale, sono senza dubbio più comodi per quanto concerne l’apertura e la chiusura, ma nell’arredare la camera bisogna tenere conto della superficie che le ante occupano, appunto, quando vengono aperte. E fin qua ci sono tutti. Forse in pochi, però, collegano i suddetti elementi strutturali con l’organizzazione dell’armadio. In pochi, cioè, considerano che le ante scorrevoli, così come quelle a soffietto, sovrapponendosi l’una all’altra costituiscono un ingombro non indifferente rispetto allo spazio interno disponibile. Quelle battenti, invece, non influiscono minimamente. Scegliere e organizzare l'armadio, perciò, significa tenere presente anche questo punto di vista. In foto l’armadio Emotion con anta battente di Dall’Agnese.

Sistemazione dell’armadio

In genere gli armadi vengono prodotti con moduli di 45,50 e 60 cm. Moltiplicando questi moduli, si ottiene la larghezza totale dell’armadio. Un adeguato armadio per la camera matrimoniale deve essere composto da 5 o 6 moduli a seconda della parete a disposizione. Si tenga però presente che con 6 moduli da 45 cm si ha un armadio da 270 cm; con 6 da 50 cm l’armadio arriva a 3 m, se si utilizzano 6 moduli da 60 il risultato è una larghezza pari a 360 cm. Per un armadio di qualità media si usano i moduli da 45 cm, i più economici; i moduli da 50 e 60 cm caratterizzano invece gli armadi più pregiati e funzionali, anche perché aumenta notevolmente la flessibilità progettuale. Gli armadi di solito variano in altezza dai 200 cm ai 300 cm a seconda dalla parete e a seconda del marchio. La maggior parte degli utenti predilige l’altezza media, compresa fra i 250 e 260 cm, perché consente di dividere la struttura in altezza in due vani da 120/130 cm, che è poi la misura più adatta ad appendere la maggior parte degli abiti e a organizzare il cambio di stagione. Per alloggiare i cosiddetti “abiti lunghi” quali cappotti, pellicce, abiti lunghi da donna, impermeabili e tutti i capi con un’altezza che non rientra nei 120 cm sarebbe opportuno disporre di almeno un vano che abbia un’altezza di 140/150 cm; ciò non è possibile nel caso di un armadio doppia stagione di 250 cm di altezza diviso in due vani. Per ovviare al problema si può predisporre un vano doppio o singolo, mettendo in basso una cassettiera e in alto uno o due vani con ripiano, in modo che per differenza si possa ottenere al centro uno spazio unico alto 150 cm. In foto l'armadio Cornice_17 di Pianca.

Come organizzare l’armadio

Come organizzare al meglio il proprio armadio? Vediamo qualche consiglio pratico. Evitate di sovrapporre maglioni, t-shirt e altri tipi di indumenti formando delle piccole "montagne". Diventa difficoltoso raggiungere i capi posti più in alto così come quelli più in basso e, inoltre, si accumula polvere. Molto meglio avere più ripiani sui quali distribuire le varie cose. Una buona illuminazione è fondamentale: non limitatevi alla luce centrale ma usiamo almeno altri punti luce interni all’armadio. Fate il pieno di oggetti per appendere gli abiti, ovvero grucce e barre ma anche ganci e tasche. Servono pure per gli accessori, compresi cappelli e borse. E, cosa fondamentale, i vestiti appesi rimangono più in ordine e non si spiegazzano. Se non ci sono cassetti a sufficienza, ricorrete alle scatole: in commercio se ne trovano di ogni tipo e dimensione, in plastica o cartone. Se non vi piacciono le scatole, potete optare per quelle cassettiere in plastica reperibili nei negozi di casalinghi. Per gli abiti appesi molto in alto, utilizzate gli appositi bastoni con gancio oppure le speciali barre mobili manovrabili dal basso chiamate “servetto”. In foto l'armadio Gliss Master di Molteni, che quest'anno ha ampliato la gamma di finiture disponibili per la struttura, gli schieali e le ante.