- 07 febbraio 2020

Quali sono le classi di resistenza

Quando arriva il momento di scegliere un portoncino blindato, fra i più importanti elementi da valutare c’è la classe di sicurezza, che indica la capacità di resistere ai tentativi di effrazione. Sono le seguenti:

  • Classe 1: identifica le porte che resistono soltanto a chi prova ad aprirle con la forza fisica, senza alcuno strumento, e che quindi non risultano indicate per un appartamento.
  • Classe 2: le porte che appartengono a questa classe resistono ai tentativi di effrazione basati sull’utilizzo di attrezzi semplici come le cacciaviti e le tenaglie; possono andar bene al massimo per appartamenti situati in un condominio.
  • Classe 3: le relative porte resistono a uno scassinatore che tenta di forzarle con l’ausilio di un piede di porco, di conseguenza vanno bene anche per un’abitazione indipendente.
  • Classe 4: in questa classe troviamo le porte che non temono eventuali ladri armati di seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani a batteria; semaforo verde per le villette.
  • Classe 5: normalmente le relative porte non si aprono neppure con attrezzi elettrici, perciò si rivelano perfette per banche, gioiellerie, ambasciate e altri luoghi che necessitano della massima protezione.
  • Classe 6: rientrano in questa classe le porte che resistono agli attrezzi elettrici ad alta potenza.


In foto il portoncino battente singolo Hibry 4.0 di Dierre, dotato di serratura a gestione elettronica e manuale; si sceglie fra la versione in classe 3 e quella in classe 4.

I sistemi di chiusura più affidabili

Esistono diversi sistemi di chiusura per i portoncini blindati; noi vogliamo elencarvi i più sicuri:

  • Cilindro europeo: ha sostituito le serrature con chiavi a doppia mappa ed è molto diffuso; le chiavi sono caratterizzate da una mappatura e un codice di sicurezza; si consiglia di scegliere una serratura a ingranaggi con trappola antieffrazione e un cilindro anti picking e anti bumping.
  • Serratura antishock: rappresenta l’evoluzione del cilindro europeo. L’antishock è una sorta di copertura di acciaio posta sopra la serratura. Ci sono anche le chiusure con defender, ovvero elementi che proteggono la toppa.
  • Serratura elettronica: non prevede l’utilizzo di chiavi bensì di schede elettroniche, telecomandi, smartphone. I modelli più evoluti sono quelli digitali biometrici; la porta, cioè, si apre tramite scanner ottico, uno scanner che rileva le impronte digitali o, più semplicemente, un Pin segreto.


Nella prima foto vedete il portoncino Opentech ad arco di DiBi, dotato di una serratura elettromeccanica a cilindro europeo 1+5, con piastra in manganese antitrapano, apertura con tastiera digitale a codice segreto, trasponder, card e chiave.

Nella seconda foto, una delle porte della collezione Tekno di Oikos con cilindro europeo non duplicabile e nella terza foto Marostica di Scrigno, caratterizzata da una serratura elettronica motorizzata con apertura a mezzo lettura di transponder di serie.

Il tipo di rivestimento: quale scegliere?

Nello scegliere il rivestimento per il portoncino blindato bisogna tener conto dell’estetica e dei propri gusti, sì, ma anche della qualità e della funzionalità. Il pannello esterno è esposto all’azione degli agenti atmosferici, quindi deve essere caratterizzato dalla giusta resistenza.

Il legno richiede una manutenzione costante, ma è di grande impatto; più diffusi risultano i suoi derivati come l’Hdf e l’Mdf, a patto che siano stati trattati nel modo opportuno. Anche le superfici laccate ad hoc riscuotono consensi. Ottime opzioni sono l’acciaio, il Pvc e il vetro.

Per quanto concerne invece i pannelli interni, per ovvi motivi la libertà di scelta è parecchio più vasta e libera; molto di tendenza sono il metacrilico e il gres porcellanato.

Nella prima foto vi mostriamo la porta Elite 16.5089 M60Vip di Bauxt: il pannello liscio è rivestito con Laminam Collection Fumo e i coprifili in legno sono rivestiti con lamiera Oxy. Nella seconda foto vedete una delle porte blindate in alluminio della collezione Creo di Wisniowski e nell’ultima foto ecco un portoncino laccato di Carminati Serramenti.

Cos’è la certificazione CE

Dal 2009 tutte le “chiusure pedonali esterne”, quindi anche i portoncini blindati, secondo quanto stabilito dalla norma europea UNI EN 14351-1 devono possedere la certificazione CE. Si tratta di un marchio obbligatorio, il quale dimostra che il portoncino ha superato le prove relative alla tenuta all’aria, all’acqua, al vento; alla trasmittanza termica, all’isolamento acustico.

La marcatura CE non indica limiti prestazionali; il suo scopro è quello di informare l’utente circa le prestazioni che rendono il prodotto idoneo all’uso per cui è stato acquistato. Quindi sicuro, affidabile e adatto all’esposizione esterna.

Badate, perciò, che il portoncino da voi scelto riporti il marchio in questione. Quelli prodotti dall’azienda Zoe Porte blindate sono, in tal senso, una garanzia. Nella foto vi mostriamo il portoncino Arco con anta in lamiera di acciaio zincato.

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